La Roma di De Rossi gioca male, ma si salva all'ultimo secondo

L'analisi del pareggio del Franchi contro la Fiorentina

di FILIPPO MONETTI -
12 marzo 2024
La Roma festeggia il gol del pareggio allo scadere contro la Fiorentina

La Roma festeggia il gol del pareggio allo scadere contro la Fiorentina

Roma 11 marzo 2024 - Un punto conquistato all'ultimo su un campo ostico dopo aver sofferto per tutta la durata dell'incontro. La Roma gioca forse la sua peggior partita da quando Daniele De Rossi siede sulla panchina giallorossa, ma questo non le ha permesso ugualmente di capitolare: al Franchi finisce infatti 2-2. A mettere la firma sul pareggio maturato a Firenze sono Ranieri e Mandragora per la Fiorentina, mentre Aouar e Llorente siglano il pareggio giallorosso. Il risultato permette ai ragazzi di De Rossi di accorciare la distanza dal Bologna, mantenendo le distanze con i viola in classifica e conservando anche il quinto posto in classifica, in virtù dei risultati maturati sugli altri campi. 

La Roma torna alla difesa a tre, nel tentativo di aggiungere un difensore, sacrificando maggiormente Angeliño ed El Shaarawy in fase difensiva sulla linea mediana a quattro, ma la scelta si rivela errata. Gli esterni della Viola tengono sotto scacco la retroguardia giallorossa, con Mancini, ammonito dopo pochissimi minuti, a rischiare a più riprese l'espulsione già nel primo tempo, costringendo De Rossi a cambiarlo già alla mezz'ora con Huijsen. Il vantaggio di Ranieri è assolutamente meritato da parte della Fiorentina, con il difensore bravo a tagliare alle spalle di N'Dicka, bruciandolo al momento di colpire di testa. La Roma prova a rimettersi in carreggiata, ma non riesce comunque a reagire. Il giovane olandese soffre come il compagno di squadra che ha sostituito e la Viola sfiora a più riprese il doppio vantaggio, peccando però di precisione nel momento di calciare in porta.

Questo tiene a contatto la squadra giallorossa, permettendo loro di reagire nella ripresa. Prima Cristante impegna Terracciano, poi Aouar lo supera sul cross dalla sinistra di Angeliño deviato. Il pareggio dura però poco, perché Mandragora sfrutta bene la sponda di Belotti e trafigge Svilar, per il nuovo vantaggio casalingo. Sfiorato anche il terzo gol per i viola, i quali si rammaricano per il calcio di rigore sbagliato da Biraghi, o meglio con Svilar a neutralizzarne il tentativo. Un episodio che si rivela fondamentale, perché il singolo gol di svantaggio tiene a galla i ragazzi di De Rossi. La Roma così si riversa in avanti e all'ultima occasione disponibile non fallisce il gol del pareggio. Il cross di Pellegrini incrocia la testa di N'Dicka, il quale fa da sponda per Llorente e lo spagnolo incrocia il mancino come l'omonimo attaccante ex Juventus, per siglare il gol del pareggio last minute.

Un pareggio meritato per lo spirito, ma che in realtà, se si analizza nel complesso la sfida, forse premia oltremodo i giallorossi. La Fiorentina infatti guida sotto quasi ogni voce statistica la sfida, legittimando quello che era stato il vantaggio fino al 95'. Solo sotto il punto di vista del possesso la Roma è nettamente meglio degli avversari, 67% del tempo il pallone lo hanno i ragazzi di De Rossi, i quali palleggiano 516 volte con l'88% di precisione, mentre i viola completano 220 fraseggi con l'80% della precisione nel 37% del tempo restante.

In zona offensiva però non c'è storia. La Fiorentina tira di più e con maggiore pericolosità: sono infatti 15 a 10 il conto dei tiri complessivi in favore dei toscani, 5 a testa quello dei tentativi tra i pali, con la differenza magniloquente degli expected goals. La squadra di Italiano infatti combina per ben 2,48 xG, contro gli appena 0,78 xG dei capitolini. Numeri che avrebbero ampiamente giustificato il successo viola, che invece dovrà fare i conti con la scarsa precisione dei propri bomber. 

Altri numeri dell'incontro vedono la Fiorentina recuperare più palloni (27-24), tira più corner (8-2) ed è meno fallosa rispetto agli avversari (10-15). Tante piccole cose ad evidenziare però come dal punto di vista della qualità e della quantità del gioco, peccando però di cinismo, qualità che invece ha permesso ai giallorossi di esultare per il pareggio a fine incontro. Un'importante iniezione di fiducia per i ragazzi di De Rossi chiamati ora alla trasferta di Brighton, dove avranno sì 4 gol di margine da difendere, ma non possono permettersi di adagiarsi sugli allori, perché la gloria è tanto veloce ad arrivare, quanto fugace all'abbandonarti. 

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