Roma: errori e disattenzioni condannano al ko, ma i giallorossi riscoprono Shomurodov
L'analisi della sconfitta della Roma nella seconda giornata di Serie A
Roma 26 agosto 2024 - La delusione è tanta e il senso di incompiutezza di questa squadra, nonostante il mercato di altissimo profilo che si sta concludendo, sembra al momento pervadere ogni tifoso giallorosso. Un incidente di percorso non previsto, si può definire così la sconfitta della Roma nel suo debutto casalingo in questa nuova Serie A. I capitolini alzano bandiera bianco di fronte a un super Empoli, capace di tenere altissimi i ritmi di gioco e colpire a ripetizione i romanisti a ogni occasione possibile, nonostante il risultato finale alla fine dica di un successo di misura per 1-2, merito delle reti di Gyasi e Colombo. Non tutti i mali vengono per nuocere in casa giallorossa: se infatti Tammy Abraham non ha giocato (senza nemmeno riscaldarsi) vista l'imminente cessione, forse Daniele De Rossi ha trovato in casa un sostituto già pronto in Eldor Shomurodov, autore della rete che rende meno amaro il ko e autore di una prestazione di altissimo livello nel finale di incontro.
La sfida è divertente fin dalle prime battute: il piano gara di De Rossi è semplice, far valere la superiorità tecnica in campo schiacciando la formazione avversaria nella propria metà campo. Per farlo però è necessaria compattezza tra i reparti e precisione in fase di palleggio, cose che nella Roma si vedono poco. La squadra di casa viene costantemente messa in difficoltà dalla pressione alta dell'Empoli. Fazzini ha il compito di togliere ritmo a Paredes, mentre Colombo comanda le salite, sostenuto poi dall'ex di serata Solbakken. Il risultato è di una squadra, quella della Capitale, spaccata in due già dalle primissime battute di gioco, complice anche i rapidissimi contropiedi avversari che acuiscono il problema. Fazzini non si rivela solo un ottimo schermo in mediana, ma una vera spina nel fianco ogni volta che riesce a prendere palla e a tentare il cambio di passo. Le sue giocate mandano costantemente fuori giro la difesa romanista.
Quando la Roma sembra riuscire a trovare maggiore qualità in fase di palleggio, questo risulta lento e prevedibile, con particolare fatica nel accendere il talento dei tre uomini chiamata a fare la differenza negli ultimi metri per servire a Dovbyk i palloni per il gol, ovvero Pellegrini, Dybala e Soulé. In una situazione così faticosa in attacco, si apre lo spazio per i contropiedi avversari e se prima Colombo spreca la grande azione di Fazzini, mandando sulla traversa la respinta di Svilar con la porta spalancata, lo stesso non fa Gyasi. L'italo-ghanese infatti viene perso da Soulé e sul cross dalla sinistra, sbuca sul palo lontano per superare Svilar con un tocco sporco sul finire della prima frazione.
Nella ripresa la Roma alza il baricentro dopo la scelta di De Rossi di passare alla difesa a tre uomini. Ogni cambio porta a una piccola variazione tattica e l'accerchiamento sembra poter creare i presupposti per il pareggio romanista, ma ci si mette di mezzo Paredes e un clamoroso doppio errore di ingenuità da parte del Campione del Mondo 2022. L'argentino infatti prima regala il pallone a Esposito in mediana, poi nel tentativo di recuperarlo lo atterra in area di rigore, provocando il penalty del raddoppio toscano, firmato Colombo, il quale riscatta l'errore del primo tempo con un tiro dal dischetto perfetto: Svilar spiazzato e pallone forte sotto la traversa per il raddoppio ospite.
Il finale è una vera e propria corrida: gli schemi saltano completamente e la squadra di De Rossi si riversa nella metà campo avversaria a caccia della vittoria. In questo finale disordinato brilla la stella di Eldor Shomurodov: l'uzbeko entra come mossa disperata da parte del tecnico giallorosso, ma si fa valere per tutti i minuti su cui è il terreno di gioco. Il suo colpo di testa è uno splendore, un gesto di pura forza fisica, ma al tempo stesso elegante e preciso per trovare il gol. Non solo la rete, l'asiatico si costruisce anche altre due vere occasioni da gol nel finale, venendo sempre murato dagli avversari, non riuscendo così a smuovere il punteggio dall'1-2 conclusivo.
Le statistiche dell'incontro
I numeri dell'incontro raccontano di tutto lo sforzo profuso dalla Roma per cercare di schiacciare l'Empoli e, nella ripresa, rimontare lo svantaggio. Tutti i numeri infatti indicano della larga superiorità tecnica e di gioco mostrata dei giallorossi, confermando però per certi versi anche l'efficacia dei toscani quando si è trattato di attaccare la metà campo avversaria. La squadra giallorossa infatti detiene il possesso per il 73% del tempo, contro il 27% avversario, numeri da cui derivano anche i 547 passaggi riusciti dei giallorossi (89% di precisione), contro i 171 degli azzurri (precisione del 74%).
Quelli però che colpiscono sono i numeri dei tentativi in rete, al netto dei 3 legni colpiti della Roma, contro uno solo per l'Empoli, i giallorossi hanno tirato per ben 27 volte totali (7 nello specchio), contro le 14 degli avversari (4 in porta). Numeri che a livello quantitativo indicherebbero maggior merito nei capitolini, ma che in realtà, se analizzati nella loro qualità, sottolineano tutti i meriti degli ospiti. Secondo gli expceted goals infatti la Roma avrebbe meritato 2,04 xG, mentre gli azzurri addirittura 3,08 xG, con ben 5 occasioni dal valore superiore agli 0,3 xG (comunemente definite grandi occasioni da gol).
Altri numeri dell'incontro vedono però la Roma subire la grande aggressività degli avversari. Una cattiveria agonistica che però non è sfociata nell'incorrettezza in campo da parte dei toscani, visti i soli 11 falli commessi a fronte dei 10 giallorossi, con 3 ammonizioni per gli ospiti, mentre nessuna per i padroni di casa. In compenso gli azzurri corrono di più (111 km percorsi contro 108 km), vincono più contrasti (12 a 9), recuperano più palloni (47 contro 39) e perdono meno possessi (9 a 10). Tutti numeri che danno un ottimo tornaconto del meritevole primo storico successo empolese all'Olimpico giallorosso. Per De Rossi e i suoi ragazzi è invece già il momento di cambiare pagina e di prepararsi alla delicatissima trasferta di Torino contro la lanciatissima Juventus di Thiago Motta.
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