Roma, Farioli: "Ghisolfi è un direttore di grande valore e spessore"

Le parole dell'allenatore del Nizza sul suo rapporto con l'attuale ds della Roma

11 giugno 2024
Francesco Farioli ha lavorato al Nizza con Florent Ghisolfi

Francesco Farioli ha lavorato al Nizza con Florent Ghisolfi

Roma 11 giugno 2024 – Il nuovo ds della Roma ha fiuto e metodo di lavoro, certificato Francesco Farioli, si può riassumere così parte dell'intervento dell'allenatore italiano sul nuovo direttore sportivo giallorosso. Intervistato infatti da Radio Serie A, l'allenatore, prossimo a diventare il primo tecnico italiano dell'Ajax, ha ripercorso la propria carriera, spendendo anche parole importanti sul nuovo direttore sportivo capitolino. Ecco le parole del mister toscano alla radio ufficiale del massimo campionato italiano. 

Il racconto è iniziato parlando di come il Nizza per Farioli sia stata un'opportunità incredibile, parlando anche dell'avvicinamento al lavoro, senza dimenticare le squadre in Turchia che gli hanno dato possibilità di crescere. "È stata un'opportunità enorme. Sono sempre molto grato alle squadre che mi hanno dato l’opportunità di costruire il mio percorso e di vivere questa avventura. A partire dal Fatih Karagumruk per poi tornare al Alanyaspor e poi chiaramente allenare in un club che rientra nei top 5 campionati europei con la chiamata di Florent Ghisolfi al Nizza. Ho cercato di farmi trovare pronto arrivando con un'idea di squadra, di quelli che erano i valori individuali dei giocatori. Volevo avere una conoscenza discreta rispetto alle difficoltà e le possibili problematiche del campionato. Penso sia fondamentale capire questo: informarsi, studiare, guardare le partite, chiedere e confrontarsi con i giocatori delle squadre che si andranno ad affrontare, costruirsi la propria idea e capire le necessità primarie".

Il racconto del tecnico è proseguito parlando di come ha deciso di impostare il lavoro una volta giunto nella Costa Azzurra a guidare i rossoneri, con Ghisolfi come direttore sportivo del club. "Nella prima settimana abbiamo fatto cinque colloqui che sono stati più degli interrogatori, molto precisi e mirati con molte domande che spaziavano dalla conoscenza della squadra alla conoscenza del campionato, alla mia idea di gioco e alla proposta che avrei voluto proporre con il mio gruppo di lavoro; e ancora sulla costruzione dello staff e poi tutto quello che è inerente alla parte gestionale, il rapportarsi in merito a determinate situazioni, le linee guida da seguire e il rapporto con i calciatori".

Farioli non si è fermato però al solo racconto di come i lavoro era stato impostato, ma anche di come questo percorso non sia stato privo di difficoltà, su tutte la Coppa d'Africa, che ha privato i francesi a lungo di diverse pedine importanti, senza però che questo abbia pregiudicato il risultato finale. "La nostra cavalcata è stata ricca di tanti momenti belli. Abbiamo avuto un inizio di stagione un po’ complicato con tre pareggi e poi abbiamo avuto una serie incredibile di risultati. Abbiamo fatto diverse partite senza sconfitte con la soddisfazione di vincere in trasferta in due campi molto prestigiosi. Questo ci ha permesso di rimanere agganciati alla parte alta del campionato per un lungo periodo. L'obiettivo per noi era di rimanere il più in alto possibile accumulando più punti disponibili sapendo che tra gennaio e febbraio avremmo avuto molte difficoltà con diversi giocatori impegnati in Coppa d’Africa. Per una rosa come la nostra, perdere 6 o 7 giocatori dello stesso ruolo è stata una problematica importante da affrontare. È arrivato il momento di flessione in quel periodo, ma poi fortunatamente ci siamo ripresi e abbiamo concluso raggiungendo l'obiettivo in campo e nella valorizzazione di giovani affermandosi in un campionato così importante".

Quello che però è di grande interesse per la Roma e i suoi tifosi, sono senza dubbio le parole che Francesco Farioli ha riservato a Ghisolfi, direttore sportivo da qualche giorno nuovo dirigente giallorosso, ma la scorsa stagione proprio al Nizza con il tecnico italiano. "Con Ghisolfi - dice l'allenatore toscano - ho un ottimo rapporto, è stata la persona che mi ha dato l’opportunità di tornare in un campionato così importante in Europa. C’è tantissima gratitudine, credo che lui abbia delle grandi qualità con un metodo di lavoro molto preciso e chiaro, sa bene quale è la direzione che vuol prendere. Questo è fondamentale perché quando si ha un metodo di lavoro e si ha una struttura mentale che ti porta a organizzare la squadra in un certo modo, credo che sia la cosa più importante perché non sono mai decisioni campate in aria o prese per quello che è la sensazione del momento ma un’analisi molto più profonda e dettagliata. Credo che sia un direttore di grande valore e spessore, Roma è una piazza di altissimo livello, sono sicuro che si farà valere come ha fatto nelle due esperienze in Francia. Credo che la sua opportunità se la sia guadagnata con tanto lavoro, dedizione e idee chiare. Ha davanti un orizzonte di ambizioni che ha sempre portato avanti con grande umanità e valori”.

Parole al miele per il dirigente francese oggi al timone del club giallorosso, pronto a cimentarsi nella sfida fallita del suo predecessore Tiago Pinto: riportare la Roma in Champions League. Il finale di stagione di De Rossi ha indicato la via ai giocatori e alla società, ora la palla passa al mercato e al suo uomo cardine Florent Ghisolfi. La rosa della Roma ha tanti protagonisti da sostituire o confermare, esuberi da piazzare sul mercato e sogni da concretizzare quando si tratta di acquisti. All'ex ds del Nizza l'arduo compito di consegnare una squadra all'altezza delle ambizioni e dell'obiettivo da raggiungere. Il giudizio è sospeso almeno fino al primo settembre, quando chiuderà la sessione estiva di trattative, ma le premesse sono delle migliori.

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