Roma: il Milan spadroneggia all'Olimpico, centrocampo rimandato
L'analisi del ko con i rossoneri: superiorità ospite messa in dubbio solo dall'ingenuità di Tomori
Roma 2 settembre 2023 - Ci si aspettava una serata di festa, con il successo sul Milan a coronare l'ingaggio di Lukaku, ma avevano piani diversi i rossoneri. Nel match dell'Olimpico valevole per la terza giornata di Serie A i milanisti si impongono sui giallorossi per 1-2, rimandando ancora il primo successo stagionale dei ragazzi di Mourinho e simultaneamente mantenendo immacolato il proprio rullino di marcia. Vittoria che permette a Pioli di godersi le prime 24 ore da leader solitario della classifica, in attesa di conoscere i risultati di Inter e Napoli.
Mourinho tiene ancora in panchina N'Dicka, preferendogli Llorente. A centrocampo invece prova a giocarsi il tris di palleggiatori Paredes-Cristante-Aouar, per cercare di ottenere la superiorità tramite il palleggio. In attacco Belotti guida il reparto affiancato da El Shaarawy, mentre Lukaku parte solo dalla panchina. Pioli invece si affida agli stessi undici che gli hanno permesso di ottenere i primi due successi in altrettante partite.
Si mette male fin da subito per la Roma, che nei primi minuti è letteralmente soffocata dalle folate offensive degli ospiti. I tre della mediana capitolina, composta da Cristante, Paredes e Aouar, sono sopraffatti dalla maggior fisicità e in generale dal maggior ritmo di gioco, di quella di Pioli. Reijnders e soprattutto Loftus-Cheek sono rebus difficilissimi da risolvere per i giallorossi e proprio dai da una sortita di quest'ultimo nasce il calcio di rigore che sblocca il match dopo nemmeno 10 minuti di gioco. Uno-due sulla destra con Giroud, che apre un'autostrada centrale all'inglese: il primo tiro è murato, ma sulla ribattuta c'è ancora lui, che steso da Rui Patricio si procura il rigore del vantaggio rossonero. Giusta l'assegnazione del penalty in favore dei rossoneri, con il portiere portoghese che da terra colpisce con i tacchetti la tibia del centrocampista del Milan. Dagli undici metri glaciale Olivier Giroud, che spiazza l'estremo difensore della Roma e regala il vantaggio al Milan.
I rossoneri tirano poco in porta, ma sono costantemente nella metà campo della Roma. Il solo Belotti concede qualche rara folata offensiva giallorossa, ma non riesce mai a trovare la via della porta. Lo spostamento di Calabria quasi in mediana e l'abbassamento di Krunic tra i due centrali è prezioso in favore dei rossoneri, il cui palleggio sembra a tratti inattaccabile. La formazione di Pioli domina a livello di duelli individuali: la superiorità del Milan è pressoché totale, con la squadra di Mourinho costantemente in affanno e sempre sull'orlo di subire la seconda rete.
I giallorossi resistono fino all'avvio della ripresa, prima di capitolare al colpo di classe di Leao, che si inventa un gol su cross di Calabria, colpendo il pallone in una semi rovesciata da terra. La Roma è sfiduciata: lenta nel palleggio, debole nel pressing, incapace di reagire al dominio tecnico e fisico della squadra di Pioli. L'egemonia rossonera è spezzata solo dall'ingenuità di Tomori, che già ammonito, torna a stendere Belotti, guadagnandosi così il secondo cartellino giallo e l'espulsione.
La superiorità numerica concede maggior possesso palla alla Roma, ma questo non si traduce in occasioni e qualità di gioco. Per quasi venti minuti gli attacchi dei giallorossi sono confusi: si punta più sulla bagarre, che non sullo sfruttare il vantaggio di uomini e questo aiuta gli ospiti. I neo-entrati rossoneri giocano sulle ali dell'entusiasmo tipico di una squadra in salute e che si diverte. Un paio di spunti di Okafor sono fondamentali per tenere i pericoli lontani dalla porta di Maignan. Alla fine la squadra di Mourinho trova il gol che dimezza le distanze solo al 92', ma l'azione di Spinazzola nasce e si concretizza solo per le doti dell'esterno azzurro. Il numero 27 fa tutto da solo: stop a centrocampo e discesa fino al limite dell'area per poi liberare il destro, che deviato da Kalulu, diventa irrecuperabile per Maignan.
Le statistiche dell'incontro
Come scritto in precedenza, il dominio del Milan è stato pressoché totale e questo si è tradotto anche nelle statistiche dell'incontro, a partire dal possesso palla. In fase di palleggio infatti gli ospiti detengono il pallone per il 57% del tempo, per un totale di 33 minuti, contro i 25' totali dei giallorossi. Sono in totale 544 i passaggi tentati dai rossoneri, 479 quelli completati, con un tasso di precisione dell'88%, la Roma invece da parte sua riesce a completare 335 palleggi sui 399 provati, ovvero l'84% di precisione.
L'unico dato in favore dei giallorossi in questa partita è il numero di tiri totali. I padroni di casa infatti concludono per ben 13 volte, contro le sole 9 tentate dai rossoneri. A tradire la squadra di Mourinho è però la precisione, nonostante quattro tiri in più scoccati dai piedi dei lupacchiotti, solo due vedono lo specchio della porta difesa da Maignan. Al contrario invece il MIlan colpisce nello specchio di Rui Patricio per ben 4 volte, quasi la metà delle conclusioni rossonere sono dirette in porta.
Anche il dato degli Expected Goals riassume la superiorità offensiva dei rossoneri. La somma dei tentativi giallorossi raggiunge lo 0.41 xG, spalmato su 13 tiri complessivi. La rete di Spinazzola arriva da un tiro da 0,02 xG, a testimoniare le difficoltà dei capitolini di nuocere alla difesa avversaria. Un trend che si sta ripetendo in queste prime tre partite di campionato, facendo rivedere i limiti della peggior Roma della scorsa stagione. Il Milan invece dall'altra parte realizza ben 1,63 xG: 0,87 xG su azione, a cui si somma il rigore del voloe di 0,76 xG.
Anche dal punto di vista difensivo, ad avere la meglio, stando ai numeri, è la squadra di Stefano Pioli. In totale sono 48 i palloni recuperati dal possesso giallorosso per i milanisti, mentre i ragazzi di José Mourinho si fermano a 48. Una partita fin da subito molto fisica e di conseguenza fallosa. Gli interventi irregolari commessi in totale sono 29: 14 da parte dei giallorossi, contro i 15 dei lombardi. Dal punto di vista disciplinare sono quattro in totale i cartellini gialli: due per parte. Dalla parte dei rossoneri pesa però come entrambi i cartellini gialli siano stati sventolati all'indirizzo di Fikayo Tomori, che viene dunque espulso e salterà il derby della quarta giornata contro l'Inter.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su