Roma: a Napoli si soffre tanto, ma Abraham regala un punto all'ultimo istante
L'analisi del pareggio capitolino al Maradona
Roma 29 aprile 2024 - È stata una sfida difficile e sofferta, ma alla fine De Rossi e i suoi ragazzi sono sopravvissuti alla trasferta del Maradona tornando a casa con un punto d'oro. Contro il Napoli finisce 2-2 al termine di una partita emozionante, dove tutti i gol sono stati realizzati nella ripresa. Una sfida che i giallorossi avevano a sorpresa aperto con la rete di Dybala su calcio di rigore, propiziato dall'ottima giocata in profondità per Azmoun, poi però un pizzico di fortuna ha assistito gli azzurri negli episodi del pareggio. Prima infatti Kristensen devia, mettendo fuori causa un sontuoso Svilar, per la rete del pari, poi Sanches perde per un rimpallo sfortunato il duello con Kvaratskhelia per il pallone sul limite dell'area e nel tentativo i recuperare lo sgambetta, provocando il penalty, che poi Osimhen realizza. Sul finale però ci pensa Abraham al novantesimo a rimettere in parità la sfida, correggendo in porta il primo colpo di testa di N'Dicka sul calcio d'angolo.
Sul piano della gara, De Rossi chiede aggressività fin dal primo minuto, cercando di prevenire il possesso avversario. N'Dicka marca a uomo Osimhen, contenendolo molto bene nel primo tempo, molto meno nella ripresa. I partenopei ripagano i giallorossi però con un posizionamento speculare in campo, ma una maggiore energia in fase di non possesso. La qualità del pressing fa infatti tutta la differenza del mondo in questa sfida. I padroni di casa hanno più gamba e poco a poco questo aspetto emerge, rendendo la manovra sempre più complicata per la Roma e le verticalizzazioni campane sempre più efficaci e pericolose. I tanti contropiedi in campo aperto subiti da parte dei giallorossi testimoniano la difficoltà di trovare contromisure alla richiesta di energie che questa partita presentava ai giallorossi.
Nel secondo tempo la Roma prova a metterci maggiore velocità nel verticalizzare la manovra. Le giocate in avanti dei capitolini diventano sempre più efficaci e cominciano a far paura alla retroguardia azzurra, dopo un primo tempo in cui è stato il solo Svilar a tenere alta la bandiera capitolina. Il vantaggio di Dybala è il premio non tanto per quanto espresso da parte dei giallorossi, più per la capacità di reazione dopo una pessima prima frazione. Il pareggio immediato però costringe De Rossi ai cambi, con Renato Sanches e Abraham a dimostrarsi rispettivamente croce il portoghese e delizia l'inglese. L'errore dell'ex Psg regala il rigore ai partenopei, il colpo di testa dell'ex Chelsea invece il pareggio ai giallorossi, al termine di un finale di gara pirotecnico.
I numeri del match raccontano di una sfida dove i capitolini hanno giocato la loro partita, ma devono ringraziare il loro portiere se a fine incontro non hanno pagato dazio agli azzurri. Se infatti si stesse parlando di pugilato, probabilmente ai punti il Napoli avrebbe portato a casa tutti gli score sui cartellini. Uno dei pochi dati in equilibrio è infatti relativo al possesso di palla, con un piccolo margine per la Roma sul 49% al 51%. Un dato figlio dei 386 passaggi completati dagli ospiti (85% di precisione), contro i 361 dei campani (86% di precisione).
La vera differenza in termini numerici in favore del Napoli arriva dal punto di vista offensivo. I padroni di casa collaborano per addirittura 27 occasioni totali, di cui 9 tentativi nello specchio della porta contro gli appena 10 dei capitolini di cui 4 a impensierire Meret. Una partita super da parte di Svilar, come testimonia anche il numero di expected goals di fine match: i partenopei infatti combinano per 3,88 xG contro gli appena 1,79 xG capitolini, nella loro peggior prestazione difensiva sotto questo punto di vista. Anche dietro i numeri sorridono ai campani, con 48 palloni recuperati contro i 39 della Roma, in una gara poco fallosa, visti gli appena 16 interventi irregolari complessivi (11 degli azzurri contro 5 dei romanisti).
Continua a leggere tutte le notizie di sport su