Roma, quando l'allievo supera il maestro: come Thiago Motta ha battuto Mourinho

L'analisi della sconfitta dei giallorossi contro il Bologna

di FILIPPO MONETTI -
19 dicembre 2023
José Mourinho

José Mourinho

Roma, 19 dicembre 2023 – Nella trasferta di Bologna la Roma non ha solo perso il proprio posto al sole, ovvero il quarto posto in coabitazione proprio con i rossoblu, ma anche buona parte della fiducia accumulata in queste settimane di lenta ma continua risalita in campionato. I felsinei infatti hanno costretto i ragazzi di Mourinho al quinto ko stagionale, a due mesi di distanza dall'ultima volta, ma proprio come successo lo scorso 29 ottobre contro l'Inter, a preoccupare non è tanto il risultato in sé, ma come questo sia arrivato.

Al Dall'Ara i ragazzi di Thiago Motta hanno impartito una lezione di calcio ai giallorossi, resistendo a tutti i tentativi di mettere sabbia negli ingranaggi bolognesi da parte della squadra di Mourinho. A differenza del match contro i nerazzurri, qualche lampo offensivo romanista questa volta si è visto, ma non è stato abbastanza per far vacillare la retroguardia rossoblu. La scelta dello Special One per la sedicesima giornata di Seria A era di impostare la sfida in maniera molto fisica, puntando anche a irretire e innervosire i padroni di casa. Le idee tattiche del tecnico portoghese sembrano inizialmente funzionare, ma nel momento migliore della Roma, quando Belotti aveva appena messo in seria difficoltà Ravaglia, ecco che i rossoblu colpiscono in contropiede con il gol di Moro, realizzato al termine di un'azione corale finalizzata dall'assist di Ndoye per il croato.

Un copione che si ripete anche nella ripresa, quando i rossoblu colpiscono a freddo, mentre i capitolini con il pressing alto stanno cercando di spingere gli emiliani all'errore. Un'altra discesa sulla destra, questa volta di Ferguson, a servire Ndoye con Kristensen che, nel tentativo di salvare la rete subita, finisce con essere lui a insaccare Rui Patricio. Da quel momento in poi la sfida diventa una rincorsa aggressiva al pareggio, con tre occasioni ottime costruite dalla Roma, su cui però il Bologna non vacilla, portando così la nave dei tre punti in porto, vincendo per 2-0.

Dal punto di vista statistico, la partita è stata tutto sommato in equilibrio, ma con i padroni di casa ad avere qualche piccolo margine sotto diverse voci. Tanti piccoli mattoncini che nel complesso costruiscono il successo degli emiliani. I rossoblu infatti hanno un miglior possesso palla (56% contro il 44%), aiutato anche da una maggiore precisione nei passaggi (88% Bologna, 84% Roma), con oltre 120 fraseggi in più portati a termine proprio dai ragazzi di Thiago Motta rispetto agli ospiti (487 passaggi completati dei bolognesi, 359 dei capitolini). Si equivalgono invece il numero di tiri delle due squadre: 8 a testa, con i capitolini più precisi con 3 tiri in porta, contro i 2 dei felsinei. La squadra petroniana però è più incisiva: secondo la statistica degli expected goals infatti il Bologna combina per 0,76 xG, mentre la Roma solo per 0,57 xG.

Un successo meritato dai rossoblu, costruito sui dettagli, come fanno le grandi squadre e come spesso è riuscita a fare la Roma in questi ultimi due mesi, fallendo però in questa occasione. Ora i capitolini sono precipitati all'ottavo: la Champions resta distante solo 3 punti, certo, ma venire superati in un colpo solo da Atalanta, Napoli e Fiorentina, anche solo dal punto di vista visivo, in graduatoria può avere qualche importante contraccolpo psicologico. Se c'è una cosa però di cui è maestro Mourinho è quello di ricompattare l'ambiente nei momenti di difficoltà: il ko di Bologna non deve dare il via a una spirale discendente, ma essere solo un incidente di percorso di una stagione ancora lunga e ricca di potenziali colpi di scena.

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