Roma, Ranieri: "Dybala, Paredes e Hummels? Rinnoverei subito. Su Pellegrini..."
Le parole di Claudio Ranieri a due giorni dalla partita di campionato contro il Milan
Roma, 28 dicembre 2024 - Due giorni dalla sfida che chiude il 2024 della Roma, a Trigoria Claudio Ranieri ha guidato l'allenamento in vista dalla trasferta di San Siro contro il Milan. Una sfida difficile, ma che potrebbe riaprire le porte della zona Europa per i giallorossi in caso di risultato positivo. Tre punti dal peso specifico elevato in un momento critico di stagione, con i capitolini a caccia della prima vittoria in trasferta del loro campionato. Posta in palio elevata, per una sfida che l'allenatore giallorosso ha presentato così oggi in conferenza stampa. Ecco le sue parole.
Si parla subito di campo con Ranieri, partendo dalle condizioni di Cristante e dalle potenziali scelte a centrocampo, magari con un trequartista in più e un mediano in meno. "Rispondo subito alla seconda domanda. Sapete che decido sempre la sera prima della gara, quindi domani tirerò le conclusioni e vedremo chi va in campo. Chiunque giochi, sono sempre convinto che farà una buona partita, per cui hanno tutti la mia fiducia. Per quanto riguarda gli altri, hanno recuperato tutti. Su Cristante ho letto alcune critiche rivolte ai nostri dottori, però bisogna spezzare una lancia a loro favore. Loro hanno fatto tutto quello che il referto radiologico indicava. Abbiamo subito rimproverato chi doveva essere rimproverato e siamo corsi ai ripari. Ecco tutto".
Il secondo tema focale è senza dubbio il mal di trasferta della squadra giallorossa, una formazione che tra le mura amiche ha decisamente un altro passo. "Sicuramente i nostri tifosi, inutile che si sottolinei, sono la nostra forza, il nostro sangue. Sono loro che ci danno energia, ci danno la voglia di lottare sempre. Sì, siamo professionisti, ma c’è una grande differenza tra essere professionisti con un pubblico che ti spinge e farlo chi invece non lo fa. Ricordo quando ero ragazzo: giocavamo amichevoli vicino Roma, e all’epoca era possibile aprire maggiormente i campi di allenamento. Oggi è tutto più complicato, ma quando mi hanno chiesto cosa ne pensassi di far venire i bambini, ho detto di farli venire il primo dell’anno. Lasciamo aperto per farli innamorare subito della Roma. Questo è stato lo spirito che ci ha accomunato: chi ha organizzato e io, che ho dato il mio ok".
Si è fatto un parallelo tra la situazione di Fonseca al Milan e quella di Ranieri alla Roma, chiedendo al tecnico giallorosso quale sia la sfida, tra le due, più difficile. "Io credo che gli allenatori, quando prendono una squadra in mano, hanno sempre delle complessità. Sta poi a loro gestirle e superarle. A volte è più facile, altre più difficile. Dipende sempre dalle piazze dall’incontro che si fa con gli addetti ai lavori. Io sono fortunato perché ho trovato dei giocatori splendidi e una società totalmente a mia disposizione. So che è un compito doppiamente gravoso, però lo sto portando avanti con tutto il mio entusiasmo e tutto il mio amore".
Si parla molto rapidamente anche di alcune situazioni calde per il futuro, chiedendogli se gradirebbe la permanenza in futuro di Dybala, Paredes e Hummels: "Sicuramente sì. Secco!".
Tra gli uomini più in forma del Milan in questo momento, figura senza dubbio Reijnders tra loro. Leader tecnico del centrocampo, ci si chiede se la Roma studierà soluzioni specifiche per contenere la sua qualità. Ecco la risposta dell'allenatore: "Il Milan, se guardiamo i suoi giocatori uno per uno, ha un organico di grande qualità, con elementi fortissimi e particolari. Credo che sia fondamentale per tutta la squadra, nel momento in cui si perde la palla, mantenere la massima attenzione. Il Milan è una squadra che, sul proprio campo, incassa pochissimi gol: mi sembra sia la seconda migliore in questa statistica, subito dopo il Bologna. Noi, invece, siamo tra le squadre che segnano meno in trasferta. Per questo, dovremo fare una super partita".
Dal lato tecnico, si è passato anche al lato mentale della squadra, chiedendo all'allenatore cosa stia dando al gruppo in termini di carica emotiva: "Cerco di dare serenità e tranquillità, e poi, durante gli allenamenti, metto tutto me stesso, cercando sempre di ottenere il massimo da ciascuno di loro e non sono mai contento. Voglio sempre di più. Credo che partite come questa, la prima contro il Milan, si carichino da sole, perché tutti vogliono giocare, tutti vorrebbero essere in campo a San Siro. Sono convinto che faremo una buona partita, ma è importante, come dico sempre, dare tutto fino all’ultimo secondo. Poi vedremo il risultato, le opportunità che avranno loro e quelle che avremo noi. Dobbiamo stare attenti ai piccoli particolari, perché spesso fanno il risultato finale".
Ancora senza Ceo, ci si chiede se Ranieri, il cui futuro sulla carta è nel board dirigenziale e non sul campo, sia coinvolto nella scelta del nuovo amministratore. "Non ne sono coinvolto. Sono coinvolto soltanto nell’aspetto tecnico della società sportiva, non entro in questi meandri. Queste sono cose delicate che spettano, giustamente, alla società".
Tornando sul tema di mercato, si è parlato anche della possibile cessione di Lorenzo Pellegrini. "Il giocatore gode di tutta la mia fiducia, perciò se verranno offerte, le valuteremo come tutte le altre, né più né meno. Mi auguro che Lorenzo possa restare qui con noi, ma deve essere contento anche lui, questa è la cosa più importante".
Si torna poi a parlare dei singoli, questa volta il tema è legato a Svilar. "Lasciamo perdere i paragoni tra portieri. Da quando sono arrivato, sta facendo veramente molto, ma molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro, ma anche rinviare velocemente lungo. Una volta che i giocatori sono catechizzati, io poi li lascio liberi. Noi allenatori possiamo gridare, ma in campo sono loro a prendere le decisioni. Molte volte gridi al tuo giocatore che sta lì a due metri e non ti sente assolutamente. Quindi, cerchiamo di dare delle indicazioni, ma poi sta a loro interpretare in base alla loro esperienza e a quello che sentono in quel momento. Il portiere, però, è colui che ha un’influenza ancora maggiore sull’andamento della gara. Lui sa quando accelerare e quando rallentare l’inizio dell’azione".
Attualmente in prestito dal Milan, ci si chiede se la sfida di domani sarà un'occasione per intavolare con i rossoneri una trattativa sula permanenza in giallorosso di Saelemaekers. "Solitamente, quando si va a giocare, c’è poco da parlare con la controparte. Saelemaekers si è ambientato benissimo a Roma, ed è uno di quei giocatori che vogliamo tenere. C’è anche la questione con Abraham. Vediamo come lo valuterà il Milan e come si svilupperanno le cose".
L'ultima domanda della conferenza stampa ha chiesto al tecnico se abbia faticato questa settimana ad allenare i giocatori non entrati nella sfida contro il Parma. "Allora, tante volte si fanno dei cambi perché l’avversario fa dei cambi e cambia un po’ la partita. Mandando dentro altri giocatori, dai altre disposizioni. Lì stavano tutti spingendo. Io voglio che si spinga fino all’ultimo secondo della partita. Stavano tutti giocando bene, tutti. Per cui non mi è sembrato doveroso fare dei cambi. Non ho pensato al perché e per come. Ho visto che andavano, spingevano. Tutti stavano sul pezzo. Ho detto che dovevamo continuare così. Tutto qua".
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