Roma: Ranieri per ricostruire il rapporto di fiducia tra club e tifosi, ma sul futuro...
I giallorossi annunciano il nuovo allenatore, contratto solo fino a stagione poi ruolo da dirigente
Roma 14 novembre 2024 - Sono servite alcune ore extra, ma alla fine è arrivata l'ufficialità. La Roma riparte da Claudio Ranieri, richiamando il tecnico dal suo ritiro la scorsa estate per provare a riportare sulla linea di galleggiamento una squadra che invece sembra in balia delle onde fin dalla partenza del campionato. L'esperienza e il carisma del tecnico vincitore della Premier League con il Leicester ha il doppio merito di aggiungere esperienza in panchina: arriva in fatti un traghettatore esperto, nonché conoscitore dell'ambiente romano; e quello di placare, almeno momentaneamente, le proteste di un tifo inferocito per l'avvio di stagione. Ecco il comunicato che annuncia l'ingaggio dell'ex Cagliari sulla panchina capitolina:
"L’AS Roma è lieta di annunciare che Claudio Ranieri è il nuovo Responsabile Tecnico della Prima Squadra. Al termine della stagione assumerà un ruolo dirigenziale senior: sarà consulente della Proprietà per tutte le questioni sportive del club. La ricerca del nuovo allenatore continuerà nei prossimi mesi e Claudio avrà voce in capitolo anche in questa decisione. Romano di nascita, romanista da sempre, dopo aver vestito la maglia giallorossa da calciatore nella stagione 1973-74 e aver ricoperto la carica di allenatore in due diversi momenti (dal 2009 al 2011 e nel 2019), rappresenta un simbolo dei valori del Club ed è uno degli uomini di sport romani più apprezzati nel mondo. Ranieri porta in dote il suo enorme bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate tra Serie A, Premier League, Liga e Ligue 1, guidando i migliori top club d’Europa e vincendo titoli storici, come quello ottenuto alla guida del Leicester nel 2016. Il Club rivolge al tecnico i migliori auguri di buon lavoro per questo nuovo capitolo della sua entusiasmante carriera, certi che rappresenterà un valore aggiunto per la Squadra e per tutta l’AS Roma. Forza Roma e bentornato a casa Mister!".
Il lavoro di Ranieri
La Roma attualmente occupa il dodicesimo posto, con 13 punti ottenuti. Sotto la guida di Ivan Juric i capitolini non sono mai riusciti a festeggiare un successo lontano dall'Olimpico: né in Italia, né in Europa League. Daniele De Rossi prima di lui tre pareggi in quattro partite, intervallati anche da un ko. Risultati decisamente al di sotto delle aspettative della dirigenza, che in estate, con l'arrivo di Florent Ghisolfi come nuovo direttore sportivo, puntava molto su una squadra ringiovanita e alleggerita di ingaggi pesanti, senza però rinunciare al talento. In questo senso andavano interpretati gli arrivi di Dovbyk, Soulé, Le Fée e Koné, i quattro principali acquisti di quest'estate. Spese importanti a cui però non sono corrisposti i risultati in campo. L'esonero di De Rossi è sembrato fin troppo repentino, non a caso sono emersi precedenti attriti con la ex Ceo Lina Souloukou.
Gli attriti con la dirigenza non tolgono però responsabilità dalle spalle di De Rossi. L'ex capitano è sembrato anch'egli in difficoltà riguardo lo schieramento della propria formazione in campo. Tanti errori individuali pagato a caro prezzo sì, ma anche scarsa incisività negli ultimi metri di campo. Problemi che si sono ripetuti anche dopo il cambio in panchina. A livello tattico infatti è sbagliato dire che la squadra non abbia recepito i concetti del nuovo allenatore. Questo però non ha salvato i giallorossi dai risultati negativi, ultimo in ordine cronologico, il 2-3 casalingo contro il Bologna. I risultati incerti hanno così portato a questo nuovo cambio di rotta e di leader in panchina, con l'arrivo di Ranieri: un allenatore a tempo, perché a fine stagione il tecnico si sposterà in un ruolo dirigenziale, come affermato dallo stesso comunicato giallorosso.
A Claudio Ranieri l'arduo compito di raddrizzare non solo la squadra, ma anche il rapporto dei vertici del club con il tifo. Se infatti le prestazioni sul campo si possono definire mediocri, ad essere realmente disastrato adesso è il rapporto di fiducia tra il club e i suoi tifosi. Difficile immaginare già dalla sfida con il Napoli risultati positivi, affiancati da prestazioni sbalorditive, ma un cambio di rotta sì. Maggiore compattezza tra i reparti e più aggressività negli ultimi metri, con un atteggiamento meno passivo quando la squadra arriva negli ultimi metri di campo. Il vero test di fiducia però per il nuovo allenatore sarà all'Olimpico, quando in Europa League prima e in campionato poi, arriveranno Tottenham e Atalanta, per un vero e proprio terzetto di debutto per cuori forti, come però "Sir" Claudio Ranieri ha dimostrato di avere.
I dubbi sul futuro
Claudio Ranieri in panchina è una certezza, il presente romanista con lui ha tutte le carte in regola per potersi raddrizzare. Ma il futuro? Se lo scorso anno fu applaudita la scelta dei Friedkin per De Rossi, come investimento su futuro, l'ingaggio di Ranieri è senza dubbio un passo indietro. Il tecnico non garantirà continuità sulla panchina giallorossa, a fine stagione diventerà un dirigente, riaprendo i casting per il ruolo di tecnico capitolino. Una vera e propria incognita che contempla dal cavallo di ritorno dello stesso DDR, a ipotesi molto più ambiziosi come si è parlato nei giorni scorsi di Edin Terzic, allenatore lo scorso anno del Borussia Dortmund finalista di Champions League. Chissà che proprio l'attuale allenatore non possa affiancare Ghisolfi nella scelta, così da poter finalmente costruire un progetto a caccia del rilancio definitivo ormai da quattro stagioni, ma che invece di avanzare, sembra ogni volta costretto a fermarsi e ripartire, incapace però di migliorarsi di volta in volta.
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