De Rossi fa due su due. L’analisi della sofferta vittoria della Roma a Salerno

I giallorossi soffrono, ma continuano a macinare punti

di FILIPPO MONETTI -
30 gennaio 2024
La Roma festeggia il gol del momentaneo 0-2 realizzato da Pellegrini contro la Salernitana

La Roma festeggia il gol del momentaneo 0-2 realizzato da Pellegrini contro la Salernitana

Roma 30 gennaio 2024 - Si soffre, ma i tre punti continuano ad arrivare, la Roma di Daniele De Rossi è così, prendere o lasciare. Nella serata di ieri i giallorossi hanno vinto, proprio come contro il Verona (e anche nell'amichevole in Arabia Saudita), per 1-2 in una sfida ad alta tensione, dove i ragazzi del tecnico Campione del Mondo nel 2006 hanno sofferto, ma ottenuto i tre punti. Due vittorie nelle prime due in Serie A, a un allenatore dei lupacchiotti non succedeva da ben undici anni, quando nel 2013 era Rudi Garcia a ottenere i sei punti dopo la prima coppia di match da tecnico dei capitolini. A decidere il match sono state le reti di Dybala, su calcio di rigore, e di Pellegrini, con la rete di Kastanos per i campani a rendere vivace il finale di incontro.

Per la sfida contro i granata, l'allenatore dei giallorossi punta ancora sulla difesa a quattro, schierando il suo 4-3-3. Sugli esterni giocano Karsdorp a destra e Kristensen a sinistra, mentre Mancini e Llorente occupano la zona centrale della retroguardia davanti a Rui Patricio. Assente Paredes per squalifica, torna Cristante in cabina di regia con Bove e Pellegrini a completare il reparto. In attacco c'è Lukaku supportato sulle fasce da Dybala ed El Shaarawy. Si gioca il tridente anche Filippo Inzaghi, il quale però punta forte su una massiccia organizzazione difensiva per imbrigliare la manovra giallorossa e approfittare degli errori di palleggio per colpire in contropiede.

La tattica messa in campo dall'allenatore dei campani funziona bene per tutto il primo tempo. Il palleggio dei giallorossi è lento e inefficace: Lukaku e Dybala sono isolati, il primo accerchiato dai difensori, il secondo sempre troppo lontano dalla porta avversaria per incidere. La circolazione del pallone rallentata offre spesso il fianco alle ripartenze di Tchaouna e Candreva, con Simy a dominare fisicamente nel duello con i centrali giallorossi, evidentemente in difficoltà nel mismatch con il centravanti nigeriano dei campani. La retroguardia dei giallorossi però regge l'urto delle ripartenze della Salernitana e conclude il primo tempo sullo 0-0, con un paio di parate di Rui Patricio a salvare il risultato, mentre Ochoa non si sporca mai i guantoni nella prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo però la Roma cambia passo dal punto di vista del palleggio. La pausa dell'intervallo ha fatto bene agli ospiti, i quali iniziano la ripresa con ritrovato vigore nella propria costruzione, spinti anche dal grave errore della difesa campana, che al 50' concede un penalty ai giallorossi. I campani lasciano il solo Maggiore isolato contro Mancini e Cristante sul cross di El Shaarawy. Il centrocampista colpisce di testa e in maniera goffa il centrocampista ex Spezia tocca il pallone con il braccio largo. Di Bello è ben posizionato e comanda il penalty, poi trasformato da un glaciale Dybala, il quale esulta sotto il settore ospiti.

La rete segnata dà animo alla squadra di De Rossi, che in tempo rapido trova anche la rete del raddoppio, guidata ancora dal talento di Dybala, galvanizzato dalla rete segnata. Il pallone viene recuperato sulla sinistra da El Shaarawy, il quale trasmette a Bove, prima del passaggio per la Joya, la quale si è aperta sulla destra, andando a impegnare Bradaric per lasciare lo spazio necessario a Karsdorp per attaccare la linea di fondo. Il servizio per l'olandese è perfetto e il cross raggiunge il secondo palo, dove Pellegrini non manca l'appuntamento col pallone per il raddoppio giallorosso. Un'azione perfetta, dove tutti fanno la cosa giusta e siglano il raddoppio capitolino.

Il doppio vantaggio però dura poco. Meno di cinque minuti dopo il raddoppio infatti arriva la reazione dei padroni di casa, i quali accorciano le distanze. Tchaouna resta isolato sulla sinistra contro Karsdorp, sfilando il difensore olandese sul fondo mettendo un buon pallone in area di rigore. La difesa romanista non si accoppia con Kastanos, il quale resta solo, dimenticato dai difensori capitolini, e di testa punisce un incolpevole Rui Patricio, fissando il risultato sul poi definitivo 2-1. L'assedio finale della Salernitana mette sotto grossa pressione la retroguardia romanista, la quale però regge la linea fino al triplice fischio. I ragazzi di De Rossi soffrono, ma sopravvivono con i tre punti in tasca, rischiando solo al 92', con un altro cross, stavolta da destra di Bradaric, per lo stacco in area di Tchaouna, che impegna in presa bassa Rui Patricio, prima del triplice fischio di Di Bello.

Le statistiche della partita

I giallorossi vincono ma non convincono contro una Salernitana poco fortunata, che prova a buttare il cuore oltre l'ostacolo, peccando però di precisione sotto porta. I ragazzi di De Rossi, in netto contrasto con l'era di José Mourinho, confermano la voglia dei giallorossi di giocare il pallone, i capitolini infatti detengono il pallone per il 61% del tempo totale contro il 39% dei campani. Dati che si rispecchiano anche nella statistica dei passaggi effettuati con 542 fraseggi completati dai capitolini con l'88% di precisione, contro i 299 passaggi completati dai padroni di casa con l'82% come tasso di conversione. Dato però in netto contrasto con quello dei cross, perché i campani crossano la bellezza di 27 volte, con 12 traversoni utili contro gli appena 3 dei capitolini su sei tentati.

Anche in attacco i numeri infatti raccontano di una sfida in cui i campani hanno raccolto meno di quanto avrebbero meritato. I padroni di casa infatti triplicano i giallorossi sia dal punto di vista dei tiri totali, sia dal punto di vista delle conclusioni nello specchio della porta. I granata combinano per ben 15 tiri totali, di cui 7 nella porta difesa da Rui Patricio, mentre i capitolini fanno fruttare al meglio le proprie occasioni: 5 i tentativi complessivi di cui due in porta a cui corrispondono altrettanti gol. Numeri che si rispecchiano anche nella statistica degli expected goals, con la Roma che ha si margine, ma strettissimo: parliamo infatti di 1,49 xG per i giallorossi contro 1,43 xG dei campani. Un dato che diventa ancora più importante se si conta che il rigore di Dybala da solo vale 0,76 xG, lasciando i romanisti con appena 0,73 xG creati dai ragazzi di De Rossi su azione.

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