Roma: servono i rigori, ma i giallorossi meritavano il passaggio del turno

L'analisi della sfida di Europa League contro il Feyenoord

di FILIPPO MONETTI -
24 febbraio 2024
Mile Svilar

Mile Svilar

Roma 23 febbraio 2024 - È stato necessario soffrire e sopravvivere alla lotteria dei rigori per accedere agli ottavi di finale, ma la Roma sfata il tabù dei penalty all'Olimpico e supera l'ostacolo olandese. I giallorossi eliminano il Feyenoord, ai tiri dagli undici metri, dopo aver pareggiato proprio come all'andata per 1-1 con i campioni dei Paesi Bassi in carica. Terza eliminazione continentale consecutiva operata dai capitolini ai danni della squadra di Rotterdam, dopo la finale di Conference League del 2022 e i quarti di finale di Europa League dell'anno scorso. 

Eppure Slot per qualche istante aveva pregustato la possibilità di riuscire per una volta a restituire il favore ai capitolini. Il vantaggio del match è stato infatti ospite, con il colpo di petto di Gimenez, sul tentativo di Nieuwkoop nato dal cross di Hartman. Una disattenzione difensiva unita a un pizzico di fortuna da parte dei biancorossi, provoca il momentaneo 0-1 per il Feyenoord. Bastano però 10 minuti a capitan Pellegrini per rimettere in equilibrio il risultato: un destro a giro perfetto che non lascia scampo a Wellenreuther, per siglare l'1-1 che durerà fino a oltre il 120' di gioco.

Una partita emozionante dal punto di vista dell'intensità in campo. Le due squadre infatti non si risparmiano mai, nonostante le occasioni di gol siano molto più rade di quello che ci si potrebbe immaginare. Dopo un buon primo tempo, le due squadre sembrano sentire la pressione, si sente, metaforicamente parlando, il pallone diventare sempre più pesante, minuto dopo minuto. Le due squadre sembrano quasi intimidite dall'avvicinarsi dei supplementari e di fatto si stuzzicano, ma raramente impegnano rispettivamente Svilar e Wellenreuther, finendo così con il far scadere i 90 minuti a disposizione, volando al supplementare. 

Le due squadre si dividono i due tempi dei supplementari: ospiti superiori nel primo quarto d'ora, mentre la Roma arriva a pochi centimetri dal gol vittoria sul finale dell'extra-time. Lukaku trova prima il miracolo di Wellenreuther a dirgli di no, sullo splendido contropiede giallorosso al 120'. Poi sul seguente calcio d'angolo ancora il belga a colpire di testa e schiacciare la sfera, ma sul rimbalzo il pallone è alto di pochissimo sopra la traversa. Si vola così ai calci di rigori, dove Lukaku si fa ipnotizzare dal portiere avversario, ma Svilar fa di meglio e cancella l'errore del compagno: prima pareggia subito i conti fermando Hancko, poi con una parata quasi in fotocopia si ripete su Jahanbakhsh, regalando il vantaggio ai suoi compagni. Gli altri giallorossi non tremano dal dischetto e alla fine è Zalewski a segnare il penalty che vale gli ottavi di finale di questa Europa League.

Un successo meritato, ma con le dovute sofferenze, perché è vero che la Roma ha fatto qualcosa in più del Feyenoord, ma non abbastanza da meritarsi il passaggio del turno prima della roulette dei calci di rigore. Anche i numeri confermano questo con i giallorossi superiori sotto il punto di vista del palleggio (58%-42%), numeri viziati anche dai tanti errori in palleggio degli ospiti, i quali convertono i propri fraseggi con appena il 78% di precisione (389 passaggi completati), mentre la squadra di De Rossi finalizza 576 palleggi (84% di precisione).

In sostanziale equilibrio invece le statistiche offensive: la Roma tira per un totale di 15 volte, di cui solo 2 nello specchio, mentre gli ospiti tirano meno della metà, ma con tanta precisione in più, 7 tiri di cui 4 a impegnare Svilar. Maggiore qualità però nelle occasioni capitoline, la squadra di De Rossi infatti combina per 1,23 xG, mentre quelli di Slot si fermano a 0,75 xG per la partita. I padroni di casa riescono a calciare più volte dalla bandierina (8-3); mentre gli olandesi la spuntano nelle palle recuperate (54-57). Tanto nervosismo in campo, con ben 30 falli commessi in totale (12-18), con 3 ammoniti di maglia giallorossa e 4 con la casacca biancorossa.

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