Roma-Torino, De Rossi: "Bello vincere soffrendo, ma dovevamo chiuderla prima"

"Dybala? I campioni vincono le partite"

di MATTEO AIROLDI -
27 febbraio 2024
De Rossi (ANSA)

De Rossi (ANSA)

Roma, 26 febbraio 2024 – Continua la rincorsa a un posto in Champions League della Roma che piega 3-2 il Torino e si porta a due lunghezze dall’Atalanta – che ha però una gara da recuperare – e a quattro dal Bologna che occupa attualmente la quarta piazza. A incantare il popolo romanista assiepato sugli spalti dell’Olimpico è stato uno stratosferico Paulo Dybala, che ha indossato l’abito dei giorni migliori e ha steso i granata con la sua prima tripletta in giallorosso. Lo show dell’argentino è iniziato al 42’, con la trasformazione del rigore valso l’1-0 della Roma, poi riacciuffata allo scadere del primo tempo dall’incornata vincente di Zapata allo scoccare del 45’. Nella ripresa, però, la “Joya” ha ben presto ritrovato il bandolo della matassa e si è scatenata con un splendido sinistro a giro dai venticinque metri valso il sorpasso al 57’ e poi ha calato il tris, al 69’, dopo un bellissimo scambio con Lukaku. Nel finale, poi, c’è stato spazio anche per qualche brivido corso dai giallorossi dopo la sfortunata autorete di Hujsen all’88’. Proprio la gioia a fine gara ha incassato i complimenti di mister Daniele De Rossi, apparso decisamente soddisfatto ai microfoni di DAZN: “Mi è piaciuta la ventina di minuti di gestione, in cui abbiamo saputo spingere e rallentare quando serviva. A Rasmus dicevo che il Torino non avrebbe mollato fino alla fine e così è stato. Abbiamo sofferto fino alla fine. Mi piace vincere le partite soffrendo, ma queste sono partite da dover chiudere prima, anche perché, dopo aver pressato a lungo, il Torino aveva un po’ allentato la morsa. Potevamo gestirla fino alla fine un po’ meglio. Dybala? I campioni sono decisivi in questo sport e nessuno dovrebbe mai mettere in discussione questo. Nel primo tempo c’è stato equilibrio, perché il Torino ha giocato alla pari con tutti. Hanno giocato bene contro la Lazio e altre big. Sono ben allenati, forti fisicamente e ti pressano tanto. Sapevamo sarebbe stata dura, soprattutto dopo le fatiche di giovedì sera, ma penso che abbiamo fatto anche cose molto buone, come il palo colpito dopo pochi minuti, episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della partita. Nella ripresa siamo ripartiti subito, dopo un gol incassato che avrebbe ammazzato chiunque”. Elogi anche per Smalling e Lukaku: “Sono contento di Chris. Lo stavamo aspettando e andava gestito dopo un infortunio lungo. È un ragazzo eccezionale e un grandissimo professionista, che ha tanta voglia di tornare a fare ciò che sa fare benissimo. Sono contento anche dell’ingresso di Renato Sanches e di Lukaku, che ha giocato come solo lui sa fare e ci ha dato profondità e sicurezza negli uno contro uno, ma mi è piaciuto moltissimo anche Azmoun”. Sullo sfondo resta la sfida di Europa League contro il Brighton dell’amico Roberto De Zerbi: “Temo il Brighton che è una squadra forte, con una rosa molto equilibrata. Ci sono giocatori che sanno, pensare, che hanno grande gamba e altri che hanno estro, ma anche un allenatore che per me è uno tra i più forti d’Europa. Temo e rispetto tutti, ma è anche vero che la Roma non ha nulla da invidiare. Credo che siamo altrettanto forti. Il Brighton mi toglierà qualche notte di sonno per preparare la partita. Bisogna trovare le giuste dimensioni, ma penso che anche Roberto non sarà felicissimo di aver pescato noi nell’urna. Con lui ci siamo scritti il primo giorno e poi per correttezza non ci siamo più sentiti. Ci vogliamo bene e abbiamo raccontato dell’amicizia delle nostre figlie che vivono a Londra. Ormai mi ha passato tutto – scherza in chiusura il tecnico giallorosso – e io cerco di memorizzare e copiare dai più bravi come lui”.

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