Roma-Venezia 2-1: Cristante e Pisilli rimontano Pohjanpalo e regalano il successo a Juric
Il Venezia passa nel primo tempo, ma subisce la rimonta nella ripresa
Roma 29 settembre 2024 - Pohjanpalo illude il Venezia nel primo tempo, Cristante prima e Pisilli poi salvano la Roma nella ripresa e le regalano i tre punti. I giallorossi superano i lagunari in rimonta per 2-1 in una partita complicatissima dove i ragazzi di Di Francesco hanno costretto quelli di Juric a mostrare tutto il loro carattere e qualità per portare a casa i tre punti. Festeggia il tecnico croato: due successi in tre partite nell'ultima settimana; per i veneti invece la consapevolezza di potersela giocare con chiunque e un briciolo di amarezza per aver solo sfiorato l'impresa all'Olimpico.
Primo tempo
Per la sfida dell'Olimpico, la terza casalinga consecutiva su tre per Juric, la scelta è di Svilar tra i pali, con Mancini, N'Dicka e Angeliño a comporre la linea arretrata di difesa. In mediana Koné e Cristante sono gli uomini al centro, con Çelik ed El Shaarawy sulle corsie, poi Soulé e Pellegrini alle spalle di Dovbyk. Di Francesco schiera il suo Venezia a specchio e sceglie Joronen tra i pali, protetto dalla linea composta da Candela, Svoboda e Idzes. A centrocampo Zampano e Haps sono sulle fasce, mentre Nicolussi Caviglia ed Ellertson i mediani. Busio è il jolly a fare da connettore in trequarti insieme a Oristanio, Pohjanpalo è la punta.
Partita frizzante già dalle prime battute, con ben tre occasioni da gol nei soli primi dieci minuti. Subito pericolosa la squadra lagunare, Svoboda raccoglie al limite dell'area sugli sviluppi di un calcio di punizione e calcia in diagonale verso la porta: si distende Svilar a deviare in calcio d'angolo. Per la Roma invece è Soulé a cercare di rendersi pericoloso con un'ottima giocata sul centro sinistra. ma il suo tentativo è troppo centrale, bloccato in due tempi da Joronen. Venezia ancora propositivo con lo spunto in velocità di Oristanio, bravo a costruirsi lo spazio per calciare in porta, attento però Svilar a bloccare a terra la sfera.
Dopo una prima parte di partita in cui i capitolini soffrono le incursioni e le verticalizzazioni rapide, i giallorossi cominciano a prendere poco a poco il possesso del pallone, imponendo il proprio ritmo. Il tentativo di Pellegrini su punizione al 18' è respinto in bagher da Joronen, prova a segnare l'inizio del predominio territoriale parte dei romanisti. Gli ospiti non ci stnno però a farsi schiacciare e complice un pizzico di imprecisione da parte dei padroni di casa, non accennano a diminuire le scorribande offensive dei veneti.
Le occasioni non mancano da una parte e dall'altra del campo, ma sono pochi i tentativi realmente pericolosi a far sporcare i guantoni ai due portieri. Dopo il giallo di Idzes, infatti è necessario aspettare il 40' con il tentativo di Soulé, per vedere un intervento da parte di uno dei due estremi difensori in campo. La partita sembra pronta a chiudere la propria prima frazione sullo 0-0, quando un fulmine a ciel sereno sblocca l'incontro. Sul tentativo infatti da dentro l'area di Busio il pallone si stampa sul palo e torna in campo, dove il più veloce e bravo ad approfittarne è Pohjanpalo, il quale con un destro rasoterra supera Svilar per lo 0-1 del Venezia. Sull'ultima azione del primo tempo rischia di subire anche il raddoppio la Roma, con Mancini bravo a salvare sulla linea il tap-in degli avversari. Finisce così con il vantaggio a sorpresa dei lagunari la prima frazione di gara.
Secondo tempo
Nessun cambio all'intervallo e partita che riprende con gli stessi protagonisti del primo tempo. Subito in pressione la Roma a caccia del gol del pareggio, il primo tentativo arriva dopo appena 6 minuti della prima frazione, con il tentativo di Koné di superare Joronen, ma la risposta attenta da parte del portiere finlandese del Venezia. Piede però sull'acceleratore per i padroni di casa, rinvigoriti dall'intervallo. Al 55' è Pellegrini a crearsi lo spazio per tentare la conclusione a giro dal limite: Joronen sarebbe battuto, ma la sfera sfiora solo il palo lontano, terminando la propria corsa sul fondo.
La Roma però perde un po' di equilibrio e diventa attaccabile in profondità e le ripartenze lagunari sanno fare male, tanto che un minuto dopo il tentativo del capitano giallorosso, arriverebbe in contropiede la rete del raddoppio ospite, firmata da Haps su assist di Zampano, ma la partenza di quest'ultimo è viziata da una posizione di fuorigioco, causando quindi l'annullamento della rete. Juric legge il momento di difficoltà dei suoi e si gioca le carte Baldanzi e Pisilli al posto di Mancini e Koné, per una formazione sempre più offensiva. Ma la prima occasione successiva ai cambi è per il Venezia: Oristanio si lancia in campo aperto e arriva a tu per tu, con Svilar, ma sul tiro dell'ex Inter, ci mette la mano il portiere serbo della Roma a salvare la propria porta.
La squadra di casa dopo l'ennesimo spavento cresce e Pisilli si dimostra fin da subito protagonista della sfida. Due colpi di testa dal cuore dell'area di rigore lagunare per il centrocampista della Roma, entrambi alti dopo tanta abilità nello smarcarsi in area. I giallorossi insistono e dopo il cartellino giallo per Candela, sfiorano il pareggio in ben tre occasioni diverse, dove manca solo l'acuto per realizzare il gol del pareggio. Ci pensa Cristante, con un pizzico di aiuto da parte della fortuna. Il numero 4 infatti prende la mira e calcia da fuori: Busio devia il pallone e crea una traiettoria irraggiungibile per Joronen; torna in parità il risultato all'Olimpico sull'1-1 quando la partita è arrivata al 74' minuto di gioco.
Di Francesco vuole tornare a rendersi pericoloso e allora si gioca un triplice cambio. Entrano insieme Crnigoj, Doumbia e Andersen, lasciano il campo Oristanio, Ellertsson e Nicolussi Caviglia. Il copione però non cambia. A premere è sempre la squadra di Juric, che poco dopo l'ingresso di Paredes per Pellegrini, trova anche la rete del sorpasso. Ci mette la firma Pisilli, la prima all'Olimpico, dopo aver sfiorato due volte il gol in precedenza, questa volta il suo colpo di testa è preciso e supera Joronen per il 2-1 giallorosso. Esplode la gioia all'Olimpico, quando la sfida entra nelle sue ultime battute.
Per il finale di gara Di Francesco si gioca le carte Raimondo e Gytkjaer per Candela e Pohjanpalo, mentre Juric cerca di corprirsi gettando nella mischia Hermoso per Soulé. Minuti di sofferenza giallorossa, salvati dal grandissimo lavoro in pressione e dalla gestione dei suoi difensori esperti. Salvo il cartellino giallo per Cristante, non ci sono ulteriori emozioni nella sfida e dopo quattro minuti di recupero Abisso fischia la fine e decreta il successo in rimonta dei giallorossi sui lagunari per 2-1.
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