Roma, Smalling punta il Lecce. Huijsen: “Ecco perché ho scelto l’Italia”

L'inglese vuole un posto da titolare contro i salentini, le parole dell'olandese al quotidiano spagnolo Marca

di FILIPPO MONETTI -
26 marzo 2024
Chris Smalling

Chris Smalling

Roma, 26 marzo 2024 – Si possono dire tante cose della stagione fin qui vissuta da Chris Smalling, ma di tutto quello che è successo, di certo non la si può definire fortunata. Il difensore inglese ha vissuto dalla tribuna la quasi totalità della stagione fin qui, dopo essersi infortunato nella terza giornata di campionato. Una tendinite al ginocchio, che non lo ha risparmiato, costringendolo a riposo forzato per oltre sei mesi, fino al ritorno in panchina contro l'Inter, prima di rivedere definitivamente il campo contro Forsinone, Torino e Monza. Tre partite giocate, tre presenze e poi un nuovo stop, proprio come accaduto a inizio stagione. Un pessimo e negativo eterno ritorno dell'identico, come direbbe il filosofo Nietzsche.

Prima della trasferta contro la Fiorentina infatti il giocatore ha subito una contusione alla caviglia in allenamento, fermandosi nuovamente. Scongiurato il rischio di un riacutizzarsi della tendinite, il recupero non è stato però celere quanto sperato. Il centrale britannico ha dovuto infatti saltare anche la sfida contro il Sassuolo di Ballardini, ora con la pausa Nazionali ha avuto la chance di recuperare fisicamente e punta senza dubbio a un ruolo da titolare nella sfida di lunedì a Pasquetta contro il Lecce, valevole per la trentesima giornata di Serie A.

Il giocatore va a caccia di conferme, visto come il proprio futuro nel calcio europeo sia attualmente in dubbio, almeno con la casacca giallorossa. Visto il suo ricco contratto e la scarsa affidabilità di questa stagione, in estate le strade di Smalling e della Roma potrebbero separarsi. Al momento non sono arrivare offerte, ma la pista Arabia Saudita era viva in estate e senza dubbio potrebbe riaprirsi una volta che le contrattazioni torneranno protagoniste della stagione calcistica in estate. Un futuro da scrivere nelle ultime settimane di Serie A ed Europa League, dove la sua esperienza può rivelarsi un'arma in più per far rifiatare Mancini e N'Dicka, fin qui designati come punti fermi della retroguardia capitolina.

Huijsen: "Ho scelto l'Italia perché mi avrebbe fatto crescere di più"

Un altro giocatore chiave per allungare le rotazioni della difesa romanista è senza dubbio Dean Huijsen. Il giovane giocatore di proprietà della Juventus è in prestito alla Roma fino a giugno e in questa sosta con le Nazionali ha esordito nell'Under 21 spagnola, preferendola alla selezione pari età dell'Olanda. Un tema che il centrale ha discusso ai microfoni del popolare quotidiano spagnolo Marca: "A essere sincero mi sento molto spagnolo. Sono molto felice di essere in questa nazionale, perché sono cresciuto a Malaga dall'età di cinque anni".

Il giocatore ha parlato anche delle proprie caratteristiche tecniche, facendo riferimento particolare al gioco palla al piede: "L'ho sempre fatto, anche da piccolo. Quando avevo cinque anni ho iniziato come attaccante, ma poi ho iniziato a giocare come difensore centrale. Sono sempre stato bravo a partire pulito con la palla". 

Tra i temi più interessanti affrontati dal quotidiano con il centrale olandese, naturalizzato spagnolo, c'è stato quello relativo alla scelta di sbarcare in Italia. Nonostante la corte di Real Madrid e Barcellona infatti il giocatore scelse la Juventus per la propria crescita, parlandone di una scelta cosciente per il proprio percorso di crescita: "All'epoca - dice Huijsen - pensavo che l'Italia mi avrebbe dato di più da imparare. Avevo già qualità palla al piede, ma dovevo migliorare nei duelli con gli attaccanti, negli scontri, nella tattica. E la Serie A mi sta dando davvero queste cose per farmi diventare un giocatore migliore, anche se ho ancora molto da apprendere". Il capitolo è proseguito parlando dell'attuale esperienza con la maglia della Roma: "Mourinho mi ha sempre trattato bene. Ma ora c'è Daniele De Rossi, si sta comportando in modo incredibile. Si prende cura di me, è una persona fantastica e mi trovo bene con lui".

L'intervista si è chiusa relativamente all'esultanza del giocatore, in pieno stile Cristiano Ronaldo. "C'è un aneddoto. Il giorno prima stavo giocando alla Play Station con un amico e ho detto che se avessi segnato un goal avrei festeggiato così. Ed è così che è successo".

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