Nakata intervista Totti: "Mi piacerebbe fare il direttore tecnico della Roma"

Le parole dell'ex capitano giallorosso nel colloquio con uno dei suoi compagni di squadra nello scudetto del 2000-01

14 novembre 2023
Totti e Nakata ai tempi della Roma

Totti e Nakata ai tempi della Roma

Roma, 14 novembre 2023 – Francesco Totti e Hidetoshi Nakata di nuovo insieme. Sul campo il fantasista azzurro e il centrocampista nipponico hanno festeggiato l'ultimo storico scudetto della storia giallorossa, quando nel campionato 2000-01 batterono in volata la Juventus di Carlo Ancelotti. Oggi, ventidue anni dopo quell'impresa, entrambi hanno appeso da tempo gli scarpini al chiodo e si sono ritrovati insieme con il giapponese a intervistare l'ex capitano e numero 10 della Roma. Ecco le parole dei due ex romanisti in questa intervista per Dazn e Sport Graphic Number, quindicinale giapponese tra i più letti di tutto il paese del Sol Levante.

L'intervista comincia con il saluto di Francesco Totti all'ex compagno di squadra: “Volevo incontrare Nakata, mi piace come persona, sempre rispettoso ed educato. Nel mondo del calcio è difficile. È arrivato a Trigoria in punta di piedi, persone che rimangono dentro“.

La risposta del giapponese è molto simpatica e oltre a mettere in mostra le qualità del pupone, racconta rapidamente come trovava gli allenamenti più difficili delle partite. “Totti era il sindaco di Roma - dice Nakata - e della Roma, come calciatore non ho mai visto uno così. Calciava benissimo e anche dopo Roma non ho visto nessuno, impressionante. Lui stava sempre in mezzo, non correva tanto (ride ndr), ma aveva qualità superiore agli altri calciatori. Avevamo giocatori fortissimi, Tommasi, Emerson, Zanetti, Di Francesco. Era più difficile l’allenamento che la partita.”

La replica di Totti al nipponico conferma quanto detto da Hidetoshi: “Vero, facevamo 2, 3 gol a tutti. Avevamo tanti giocatori forti, questo rendeva la cosa più difficile. Mentalmente lo era perché se non giocavamo perdevamo anni“.

L'ex capitano ha poi raccontato dell'aneddoto relativo alla sfida tra Roma-Juventus. “Quando ti chiamavano - dice Totti facendo riferimento a Nakata - in causa eri sempre pronto. Questo fa la differenza nel gruppo. Ogni volta che entravi facevi qualcosa, anche quando non giocavo io ha fatto sempre gol o assist. In questo scudetto tutti erano importanti. Contro la Juventus dopo 10 minuti perdevamo 2-0. Non facevamo nulla, eravamo mosci a 6 punti dalla Juve a 3 giornate. Quando è entrato lui è cambiato tutto, era la sua serata. Noi avevamo Capello che era scaramantico e la settimana dopo contro l’Atalanta mi ha sostituto per Nakata e ha segnato Montella“.

Si è parlato anche della Roma di oggi, con Nakata a chiedere a Totti quali sensazioni abbia sulla squadra allenata da José Mourinho. “Alti e bassi. Per me - continua l'ex Campione del Mondo 2006 - lui è uno dei migliori al mondo perché i numeri non si possono cambiare. Può stare antipatico ma se vinci tutti quei titoli. Abbiamo fatto due finali in due anni, non era mai successo in 100 anni di Roma“.

Hidetoshi ha continuato a parlare di Roma e di Mourinho, chiedendo se Totti e Mourinho si confrontino spesso. “Parliamo della squadra, dell’ambiente. L’ambiente di Roma è bello ma particolare, passi dalle stelle alle stalle in un attimo. Abbiamo avuto la fortuna, lui soprattutto di trovare l’anno perfetto, ma nell’anno dello scudetto neanche potevi uscire da Trigoria c’erano 5000 tifosi. Però era bello viverlo qualcosa che non si può descrivere. Roma è una piazza diversa da tutte le altre”

L'intervista si conclude con una domanda un pizzico maliziosa da parte di Nakata, il quale chiede in modo molto diretto: “Ma alla Roma vorresti tornare?”. La risposta di Totti non si fa attendere: “Dipende che vai a fare. Mi piacerebbe - dice la leggenda giallorossa - avere un ruolo accanto alla squadra, il direttore tecnico. Siamo uomini di campo, se non lo facciamo noi...”.

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