Salernitana-Empoli 1-3, il tris toscano inguaia Inzaghi

Gli ospiti espugnano l'Arechi grazie a un autogol di Zanoli e al rigore di Niang, che poi apparecchia per il tris di Cancellieri. Ora Super Pippo rischia grosso, mentre l'ex granata Nicola gode

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
9 febbraio 2024
L'Empoli ha vinto sul campo della Salernitana

L'Empoli ha vinto sul campo della Salernitana

Salerno, 9 febbraio 2024 – La posta in palio della partita che apre la giornata 24, in ottica bassa classifica, è altissima: da una parte c'è una Salernitana ultima e desiderosa di provare a regalarsi un barlume di speranza sul campo dopo averlo già fatto con un mercato suggestivo e ricco di nomi altisonanti, mentre dall'altra c'è un Empoli che sta beneficiando al massimo della cura Nicola, i cui effetti sono ben noti in zona Arechi. Il grande ex mette in pratica una delle regole più antiche del calcio e regala una delusione ai granata, stesi dal fuoco amico di Zanoli, dal rigore trasformato da Niang, tanto per restare in tema di mercato di gennaio e dal tris calato da Cancellieri. I toscani, al quarto risultato utile di fila, salgono a 21 punti, allontanandosi ulteriormente da una zona retrocessione chiusa sempre dai campani, inchiodati a quota 13 punti e stasera privi anche degli alibi dati dalla forza dell'avversario di turno e da una prova sul campo rincuorante. La Salernitana, seppur punita probabilmente al di là dei propri demeriti e fin troppo severamente, continua a palesare i soliti limiti in tutte le fasi di gioco: da valutare in tal senso l'apporto del fresco acquisto Manolas, presto a disposizione di Inzaghi. Sempre ammesso che all'orizzonte per Super Pippo non ci siano cattive notizie a causa di una panchina sempre più bollente. Parlando di mercato sono invece ottimi i feedback raccolti per ora dall'Empoli, che si gode un Niang che sembra tornato ai vecchi fasti: non a caso, proprio l'ingresso dell'ex Milan ha letteralmente cambiato una partita che appone un pesante mattone sulla lotta salvezza.

Le formazioni ufficiali

Inzaghi schiera un 3-4-2-1 aperto tra i pali da Ochoa, protetto da Pierozzi, Boateng e Pellegrino, con Zanoli e Bradaric come quinti e la coppia Maggiore-Basic in mezzo al campo: l'unica punta è Dia, innescato da Candreva e Kastanos. Nicola, grande ex di giornata, replica con lo stesso modulo: in porta c'è Caprile, con Bereszynski, Ismajli e Luperto in difesa, Gyasi e Cacace sulle bande e il tandem Grassi-Maleh in mediana, mentre davanti c'è Cerri, rifornito da Zurkowski e Cambiaghi.

Primo tempo

L'inizio di partita sorride alla Salernitana, che parte con il piede giusto almeno sotto il profilo del ritmo. Occasioni vere però non ce ne sono: neanche all'11', quando Boateng prova a modo suo ad arginare la mezza rovesciata di Zurkowski su suggermento di Gyasi, azione vanificata dalla segnalazione di fuorigioco. Al 20', un po' a sorpresa, è l'Empoli a sfiorare la rete con un colpo di testa di Cerri che, deviato, termina di poco alto sopra la traversa. Il gol ospite è nell'aria e in effetti arriva al 23', quando un tiro-cross di Cambiaghi viene toccato da Zanoli e diventa così letale per Ochoa, colpito dal fuoco amico. La Salernitana non riesce a reagire e, anzi, al 35' rischia di incassare il colpo del ko quando un colpo di testa dalla sinistra trova Cerri, che di testa in tuffo sfiora l'incrocio dei pali: il tutto con Ochoa in leggero ritardo. Scampato il pericolo, i granata provano a imbastire una sorta di reazione: al 38' Boateng cerca e trova Dia, che con il mancino non va lontano dal bersaglio grosso. Sui padroni di casa piove sul bagnato allorché Pierozzi si fa male: Inzaghi, ben prima dell'intervallo, è costretto a gettare nella mischia Weissman. L'arbitro Mariani assegna 3' di un recupero all'inizio del quale Kastanos raccoglie un rinvio corto della difesa toscana e scocca un gran destro dal limite che Caprile toglie dall'incrocio con un riflesso prodigioso. E' di fatto l'ultimo guizzo di un primo tempo vinto dall'Empoli ma chiuso dalla Salernitana con dei rincuoranti segnali di rinascita.

Secondo tempo

 Zanoli, lo sfortunato autore dell'autogol che decide la partita, rimane negli spogliatoi: al suo posto entra Sambia. Al 52' Candreva prova a sfruttare il buon approccio dei suoi nella ripresa con una botta che tuttavia non impensierisce Caprile. Inzaghi cambia ancora per provare a dare seguito alle iniziative della sua squadra: fuori Boateng e Kastanos e dentro Pirola e Tchaouna. L'Empoli, assorbita la sfuriata (per la verità timida) della Salernitana, prima prova ad addormentare la partita e poi, quando possibile, a sferrare il colpo del ko: al 64' Cacace si posiziona in zona tiro e scaglia un sinistro che non va lontano dalla porta difesa da Ochoa, paradossalmente più inoperoso di Caprile. Quest'ultimo al 69' è costretto a raccogliere la sfera dal sacco allorché Candreva crossa dalla destra e Weissman, complice lo stacco aereo fuori tempo di Ismajli, di testa firma l'1-1. Nicola non ci sta e corre subito ai ripari: escono Maleh e Cerri ed entrano Fazzini e Niang, uno dei volti nuovi di gennaio. Inzaghi risponde inserendo Coulibaly per Maggiore, esaurendo così tutte le mosse a sua disposizione in una partita che di colpo assume altre prospettive. Nicola replica gettando nella mischia Cancellieri e Kovalenko per Cambiaghi e Zurkowski. La partita sembra indirizzarsi verso il pareggio, ma all'88' Fazzini penetra in area con un gran numero e viene steso da Pellegrino: Mariani indica un dischetto dal quale è implacabile Niang, che spiazza Ochoa. La Salernitana, nonostante il brutto colpo incassato, prova a tuffarsi in avanti nei 6' di recupero, che invece sorridono all'Empoli, che cala il tris e mette al sicuro il risultato grazie a Cancellieri, che si invola in campo aperto, mette a sedere Pirola con un dribbling e poi insacca il suggerimento preciso di Niang, l'uomo che ha cambiato una partita che premia ancora una volta l'operato di Nicola, forse il miglior allenatore subentrante in Serie A.

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