L'Inter sotto il segno di Lautaro, il Toro ne fa quattro e stende la Salernitana

All'Arechi il capitano nerazzurro subentra dalla panchina e firma tutti i gol del successo interista per 0-4

di FILIPPO MONETTI -
1 ottobre 2023
Lautaro Martinez

Lautaro Martinez

Salerno, 30 settembre 2023 - Troppo Martinez per la Salernitana. I granata giocano 60' esemplari, poi l'ingresso dell'argentino spacca la partita. All'Arechi finisce 0-4 in favore dell'Inter, ma non fatevi ingannare dal risultato netto, a fare la differenza è quasi esclusivamente il numero 10 interista, che da solo firma tutte le reti del successo nerazzurro in appena 35' di utilizzo. Dopo un'ora di gioco intensa, con ottime chance di sbloccare il risultato, ci pensa il Toro a regalare il successo ai suoi, con quattro gol in sequenza, che tagliano le gambe ai campani. Ora trema la panchina di Paulo Sousa, con la Salernitana che rimane ferma a quota 3 punti al diciannovesimo posto, mentre Inzaghi risponde a distanza a Pioli e torna nuovamente in vetta insieme al Milan a quota 18.

Primo tempo

Paulo Sousa cambia un elemento in difesa rispetto al ko di Empoli, con Daniliuc a completare la retroguardia accanto a Gyomber e Lovato. Cambio poi di disposizione a centrocampo e in attacco, con due centravanti di ruolo in Dia e Jovane Cabral, mentre si schiera a cinque nella linea mediana. Inzaghi invece sceglie Pavard al posto di Darmian, mentre a centrocampo c'è una chance per Klaassen dal primo minuto, così come per Sanchez in attacco.

Il primo quarto d'ora è tutto di marca nerazzurra, con gli ospiti che schiacciano i campani arrivando a creare la bellezza di 4 palle gol importanti già in avvio di gara. Il primo tentativo di sfondamento è affidato a Thuram, che con Sanchez sembra trovare subito un ottima intesa: il cileno apre infatti lo spazio al cross di Çalhanoglu, che sul secondo palo pesca il francese, che colpisce bene di testa, ma Ochoa fa buona guardia e devia sopra la traversa. Dopo il numero nove nerazzurro, tocca al sudamericano giocarsi la sua chance: tentativo in girata da dentro l'area, con il portiere messicano battuto, ma il pallone si impenna sulla traversa. La squadra di Inzaghi però è ispirata e lavora bene a livello corale. Sanchez oltre al tentativo personale, cerca anche l'assist, con un imbucata pressoché perfetta per Dumfries, con l'olandese che calcia potente, ma poco preciso con il pallone che termina largo. Ultimo tentativo ancora sulla testa di Thuram, che incorna dal dischetto del rigore, ma la sfera si perde sul fondo. Tutto questo quando si è appena al 12' minuto di gioco.

Arriva però la reazione della Salernitana, che dopo essere rimasta in trincea per il primo quarto d'ora prova a distendersi con le proprie qualità. La superiorità territoriale dei nerazzurri viene meno e questo permette anche alla squadra di Paulo Sousa qualche sortita dalle parti di Sommer, il quale però non è mai realmente impegnato. Ci prova Jovane Cabral con un tiro in diagonale da sinistra verso destra, che passa sì in mezzo a due difensori, ma termina la propria corsa largo alla sinistra del portiere elvetico.

Scendono un po' i ritmi nella fase centrale del primo tempo, con le due squadre a tirare un po' il fiato, dopo un avvio molto intenso da parte di entrambe le formazioni. Arriva il primo giallo dell'incontro con Çalhanoglu che nel tentativo di mantenere il possesso dopo un brutto stop, finisce con il colpire Legowski in un contrasto molto duro. La partita resta però molto corretta, questo sarà infatti l'unico cartellino giallo di questa metà di gara, nonostante l'altissima intensità espressa dalle due formazioni in campo.

La fase di stanca dura fino agli ultimi 5' del tempo, con le due formazioni tornano ad accelerare, in particolare l'Inter, a caccia del gol del vantaggio negli istanti finali del periodo. Sanchez sembra avere l'argento vivo addosso. Attacca la profondità in maniera esemplare, ma pecca un po' di precisione negli ultimi metri. È lui infatti a non controllare il cross rasoterra perfetto di Carlos Augusto, che lo aveva pescato all'altezza del dischetto del rigore. La risposta al 43' dei padroni di casa è affidata a Jovane Cabral, che scappa in contropiede, ma a tu per tu con Sommer sceglie la potenza, calciando forte sul primo palo, ma mancando clamorosamente lo specchio e calciando alto. Sono le ultime emozioni di un primo tempo divertente, il cui risultato però non si sposta dallo 0-0 iniziale.

Secondo tempo

Ritmi più bassi in avvio di ripresa, rispetto a quelli visti nei primi minuti del match. La Salernitana sta bene in campo e sembra poter impensierire i nerazzurri, con una pressione alta che toglie spazio ai palloni verso Sanchez e Thuram che tanto hanno fatto male nei primi minuti. Così Inzaghi ricorre ben presto ai cambi, parliamo infatti di una tripla sostituzione quando sono passati 10' dall'inizio della ripresa. Entrano Lautaro Martinez, Mkhitaryan e Asllani, che prendono il posto di Sanchez, Çalhanoglu e Klaassen.

Le sostituzioni di Inzaghi sortiscono subito l'effetto sperato, perché poco meno di 10' dal loro ingresso in campo, provocano il primo giallo dei padroni di casa, con Jovane Cabral che finisce sul taccuino dei cattivi di Abisso, poi il gol che sblocca la partita. Il rilancio di Sommer mette in motto la staffetta di Lautaro e Thuram: l'argentino stoppa e concede campo alla progressione del francese, che porta il pallone fino all'area di rigore, prima di servirlo nuovamente al toro nerazzurro, che gira benissimo e supera Ochoa. L'Inter trova con merito il vantaggio quando la partita recita 63 minuti sul cronometro, all'Arechi è 0-1.

Non bisogna però giudicare la rete dell'argentino decisiva. La squadra di Sousa è orgogliosa e tutt'altro che battuta. Così sul palleggio un po' pigro dell'Inter, arriva il recupero di Legowski, che lancia il contropiede di Martegani, che temporeggia fino all'ultimo prima di servire nuovamente il polacco, che con un tocco preciso supera Sommer in uscita. Sarebbe il gol del pareggio all'Arechi, ma la gioia dei tifosi granata dura poco. Dopo un rapido check del Var infatti Abisso annulla la rete campana, con il giocatore della Salernitana che è scattato con un attimo di anticipo, finendo in fuorigioco sull'assist di Martegani.

Frustrata la Salernitana trova il secondo giallo della sua partita, per fallo di Gyomber ai danni di Martinez. Sousa prova allora a dare la scossa dalla panchina, mandando in campo Mazzocchi al posto di Martegani, ma la realtà è che l'Inter, dopo lo spavento del 66', con il gol annullato, è in controllo del match e il toro è troppo per la difesa granata. Al 77' arriva infatti anche il gol del raddoppio, sempre firmato dal bomber nerazzurro. Dumfries recupera palla negli ultimi 25 metri avversari e serve il suo numero 10. Uno-due tra il sudamericano e Barella, che ripropone in area: altra girata dall'interno dei 16 metri avversari e Ochoa è nuovamente battuto: 0-2 all'Arechi.

Altri cambi nei minuti successivi: l'Inter inserisce Darmian per Dumfries, mentre la Salernitana schiera Stewart e Maggiore al posto di Jovane Cabral e Bohinen. Ma la realtà è che con il ritmo della partita totalmetne dalla propria parte, i nerazzurri riescono a punire ulteriormente i campani. È l'84' quando Thuram viene pescato da un delizioso filtrante in area: Lovato si arrangia, ma nel farlo stende il francese dell'Inter, procurando un calcio di rigore per gli ospiti. Dal dischetto si presenta nuovamente Martinez, che spiazza Ochoa e sigla la tripletta personale.

Altri tre cambi e altro gol del Toro nei minuti conclusivi. Prima i nerazzurri concedono campo al classe 2002 Agoumé, che prende il posto di Barella; poi è il turno della Salernitana, che getta nella mischia Tchaouna e Pirola al posto di Dia e Daniliuc. Infine è il momento ancora di Martinez, che fa salire i titoli di coda sull'incontro firmando lo 0-4, con annesso poker personale, sull'incontro. Mkhitaryan apre a sinistra per Carlos Augusto. Cross basso per Lautaro, che sotto porta è ancora letale e di destro, di prima intenzione mette il sigillo definitivo sulla panchina. Così dopo appena 2' di recupero, Abisso fischia tre volte e riconsegna ai nerazzurri il primo posto della classifica, mentre la Salernitana resta ferma a quota 3 punti, al diciannovesimo posto.

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