Salernitana-Verona 1-2: Suslov e Folorunsho firmano il colpo salvezza degli scaligeri

Gli uomini di Baroni sbancano l'Arechi e si assicurano la matematica permanenza in A

di MATTEO AIROLDI -
20 maggio 2024
La sfida tra Salernitana e Verona

La sfida tra Salernitana e Verona

Salerno, 20 maggio 2024 – L’Hellas Verona batte la Salernitana 2-1 e si assicura l’aritmetica certezza di giocare in Serie A anche il prossimo anno. Un successo che ha messo il sigillo su una vera e propria impresa degli scaligeri, terzultimi a quota 14 punti a fine girone d’andata e protagonisti di una straordinaria rimonta, suggellata dal sostanziale monologo questa sera all’Arechi: gli uomini di Baroni sono infatti partiti con il turbo innestato e al 22’, dopo aver fatto un paio di prove generali, hanno trovato il gol che ha sbloccato la situazione grazie al potente mancino di Suslov che si infilato nell’angolino basso. Forti dell’1-0, gli ospiti hanno comunque continuato a spingere e proprio a una manciata di secondi dall’intervallo hanno messo a segno anche il raddoppio con Folorunsho che, a pochi dalla porta, ha depositato in rete l’assist rasoterra di Lazovic. Nella ripresa, poi, i gialloblù si sono limitati a gestire i ritmi di gara che a tratti si sono un po’ abbassati, sfiorando il tris con la conclusione di Folorunsho finita sul palo all’80’ e rischiando qualcosa di troppo solo nei minuti finali quando il neoentrato Maggiore ha provato invano a riaprire i giochi con il gol del definitivo 1-2 siglato al 90’.

Le scelte di Colantuono e Baroni

Colantuono, costretto a fare i conti con una lunga lista di indisponibili tra i quali c’è anche Ochoa, opta per il 3-4-2-1 e tra i pali sceglie Fiorillo, schermato dal trio di centrali formato da Pierozzi, Fazio e Pirola. Zanoli e Sambia sono gli esterni di un centroicampo completato dalla coppa Coulibaly-Basic in mediana. Tchaouna e Kastanos agiscono invece sulla trequarti a supporto della punta Weissman. Baroni risponde con un collaudato 4-2-3-1: la linea a quattro davanti a Montipò è composta da Tchatchoua, Coppola, Dawidowicz e Cabal. Davanti alla difesa, con compiti di frangiflutti e impostazione ci sono Serdar e Duda. Il terzetto formato da Suslov, Folorunsho e Lazovic parte invece dalla trequarti, alle spalle della punta che è Noslin.

Primo tempo

Proprio l’attaccante olandese in forza agli scaligeri, lanciato in verticale, crea un’occasione potenzialmente pericolosa, dopo appena 2’, concludendo largo sul primo palo con un buon sinistro. Un primo squillo in un avvio di gara che vedere assoluti protagonisti i gialloblù, i quali – approfittando di qualche indecisione difensiva dei granata – si propongono in avanti con tanti uomini e ci riprovano all’8’ con lo stesso Noslin, che per un soffio non trova la deviazione sotto porta su cross basso di Duda, e al quarto d’ora con la sventagliata su punizione di Suslov, che scalda i guanti di Fiorillo. Lo slovacco è però scatenato e sa farsi perdonare con gli interessi al 22’, quando recupera un pallone sulla trequarti e, dopo una triangolazione con Noslin, fa partire una botta di sinistro che si incastona nell’angolino basso alla destra di Fiorillo. Nonostante l’1-0, acquisito, la gara continua ad essere un vero e proprio assolo degli scaligeri, che al 25’ reclamano a gran voce un calcio di rigore per un tocco di mani in area di Pierozzi, ma non si scompongono e continuano a gestire i ritmi di gara fino al 2-0: a firmarlo, al 2’ minuto di recupero, è Folorunsho: il centrocampista nativo di Roma, al culmine di un’azione nata dall’ennesimo recupero di palla alto, approfitta dell’ennesima leggerezza difensiva dei granata e tutto deposita in rete il pallone su assist rasoterra di Lazovic.

Secondo tempo

Per cercare di dare una scossa emotiva, Colantuono subito dopo l’intervallo inserisce Maggiore e Candreva al posto di Coulibaly e Pirola, ma è l’Hellas a fare la partita anche in avvio di ripresa e a sfiorare il tris con il diagonale di Noslin che, su assist in profondità di Suslov, non inquadra clamorosamente lo specchio della porta avversaria. Non pago, l’olandese spreca un’altra occasione ghiottissima al 55’, quando di testa, su cross di Lazovic, non riesce ad indirizzare bene il pallone e trova sulla sua strada un eccellente Fiorillo che sventa la minaccia. La prima, vera iniziativa pericolosa dei granata arriva invece a mezz’ora dalla fine e porta la griffe del neoentrato Candreva che con un destro potente non va lontano dall’incrocio dei pali della porta veronese. Un lampo nel buio, perché la situazione continua a restare sostanzialmente sotto il controllo dell’Hellas che, con l’ingresso di Magnani, al posto di Cabal passa al 3-5-2 per avere maggiori garanzie in fase di copertura. Tutto sembra insomma filare liscio per gli scaligeri, i quali sfiorano il tris all’80’ con il diagonale di Folorunsho che si stampa sulla base del palo, ma proprio al 90’ la Salernitana ha un ruggito d’orgoglio e – con l’unico tiro in porta della sua serata – prova a riaprire i giochi con la rete del neoentrato Maggiore, lesto a ribadire in rete la conclusione di Pierozzi respinta dal palo. Il gol granata arriva però troppo tardi perché, pur con un po’di apprensione, i gialloblù riescono a difendere questo preziosissimo risultato valso la salvezza.

Il tabellino

Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo; Pierozzi, Fazio (dal 72’ Manolas), Pirola (dal 46’ Candreva); Zanoli, Coulibaly (dal 46’ Maggiore), Basic, Sambia; Tchaouna, Kastanos (dall’82’ Vignato); Weissman (dal 76’ Fusco). All. Colantuono

Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Coppola, Dawidowicz, Cabal (dal 66’ Magnani); Serdar, Duda; Suslov (dall’81’ Dani Silva), Folorunsho (dall’81’ Swiderski), Lazovic (dal 91’ Vinagre); Noslin. All. Baroni

Marcatori: Suslov (22’), Folorunsho (45’+2’), Maggiore (90’).

Note – Ammonizioni: Sambia, Duda, Basic, Serdar, Tchaouna.

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