Sassuolo, anche il derby contro il Bologna è un incubo: due volte in vantaggio, poi il crollo

La serata del Dall’Ara inguaia ancora di più i neroverdi. Volpato segna ’alla Berardi’, ma la squadra si spegne

di STEFANO FOGLIANI
4 febbraio 2024
Bologna-Sassuolo 4-2

Bologna-Sassuolo 4-2

Bologna, 4 febbraio 2024 – Nulla da fare . Terza sconfitta di fila per il Sassuolo (settima nelle ultime nove), che al termine di questa 23ma giornata – tutto dipende da quanto faranno Cagliari e Verona – potrebbe anche trovarsi terz’ultimo.

E a Bologna , contro un avversario superiore, abbozza gara possibile e a tratti inattesa, la tiene in equilibrio finchè può ma alla fine naufraga, vittima di una difesa da incubo – altri quattro gol subiti, siamo a 41 – e anche del poco che entra a gara in corso, quando l’undici iniziale comincia a mostrare la corda.

Gara, tuttavia, non banale, e chissà che non si possa partire, volendo guardare lontano, a quanto si è visto nel primo tempo, quando inaspettatamente sembra addirittura potercela fare. L’inatteso, infatti, si manifesta al 13’, e da’ spessore al buon approccio neroverde. Ci vuole una topica di Skorupski, ok, ma Thorstvedt non si può dire non ci metta del suo per portare in vantaggio i neroverdi. Cui Dionisi ha cambiato pelle – rispetto a Monza cinque ‘nuovi’ – ottenendone, oltre che quel ‘coraggio’ invocato alla vigilia, anche un po’ di organizzazione ed equilibrio. La prima la garantisce Lipani, metronomo vecchio stampo, il secondo deriva da una linea difensiva che soffre ma non sbraca.

La gioca alla pari , insomma, il Sassuolo, la gara del Dall’Ara, ma a pareggiarla è proprio il Bologna, che vede Zirkzee trovare la sfortunata deviazione di Viti che riporta a terra gli uomini di Dionisi. La cui ‘planata’, tuttavia, non si trasforma in una picchiata. Non del tutto, almeno: il gol garantisce ossigeno al Bologna, ne toglie ai neroverdi che, meno efficaci nel pressing alto e meno stretti in difesa, trovano il secondo jolly con un gol ‘alla Berardi’ di Volpato, che salta un paio prima di battere a giro Skorupski.

Questione, anche, di certezze. Il Bologna ha la classifica e il cammino che gliele garantiscono, il Sassuolo prova a costruirsele cercandole dietro ogni pallone conquistato e ogni contrasto vinto: ecco allora il ‘guardare oltre’ del fantasista ex Roma, il ‘coraggio’ di provarci che ne premia l’intuizione, sua e di Dionisi che lo mette dal 1’ e riporta avanti i neroverdi. In barba all’oltre 72% di possesso palla del Bologna, che è tuttavia un’ipoteca su una ripresa che i rossoblù approcciano col piglio atteso.

Urbanski al 49’ spaventa Consigli, come lo spaventa 10’ dopo Calafiori e più in generale i padroni di casa – cui Motta aggiunge Saelemaekers e Orsolini – salgono di tono, abbassando un Sassuolo che inserisce Boloca, Ceide e Racic ma si abbassa troppo e paga dazio al 2-2. Lo segna Fabbian, di testa e lì la luce, invero soffusa, neroverde, si spegne. I cambi danno tanto a Motta quanto tolgono a Dionisi, il Sassuolo arretra e cade ancora: sul tracciante di Ferguson che ribalta la gara e sul ricamo di Saelemaekers che la mette in ghiaccio, consegnando il Sassuolo ad una classifica da incubo.

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