Dionisi, i numeri e una rosa limitata. La gara col Toro può essere decisiva

Un’altra sconfitta rischia di far traballare un allenatore che ha sempre goduto della fiducia della società

di STEFANO FOGLIANI -
7 febbraio 2024
Dionisi, i numeri e una rosa limitata. La gara col Toro può essere decisiva

Dionisi, i numeri e una rosa limitata. La gara col Toro può essere decisiva

La gara contro il Torino decisiva per Alessio Dionisi? Sono in diversi a chiederselo, a loro modo increduli che il tecnico amiatino sia ancora al suo posto dopo quel rovescio di Bologna che avrebbe dovuto preludere, stando alle voci che si sono rincorse domenica, all’esonero. La società ha fatto invece altre scelte – e del resto Carnevali aveva confermato piena fiducia all’attuale allenatore giovedì scorso, subito dopo la chiusura del mercato – consapevole, peraltro, che se colpe del momento neroverde sono (anche) nel tecnico, non sono tutte lì.

I neroverdi infatti pagano assenze pesanti – Berardi da ultimo –, ma soprattutto una debolezza strutturale dell’organico più imputabile alla direzione sportiva e allo scouting che non all’allenatore ex Empoli, che peraltro fa il pane con la farina che ha. E, peraltro, da qualche settimana a questa parte non è che nasconda il suo disappunto per atteggiamenti, da parte dei suoi, ben lontani da quelli che richiederebbe la bagarre salvezza. Resta vero, tuttavia, che i conti si fanno con la classifica e quella piange, a dirotto, da diverso tempo, quindi nessuno stupore che quella stessa dirigenza che non ha perso fiducia in Dionisi possa trovarsi costretta ad un cambio in corsa che tuttavia, se possibile, verrà evitata. La politica neroverde, e quella che Giovanni Carnevali ha sempre definito ‘la linea’, non prevede esoneri che, da quando il Sassuolo è in A, ma anche prima, sono eccezioni (Di Francesco, Malesani, Bucchi) che tuttavia confermano la regola. Di Francesco venne esonerato – e poi ripreso – dopo una ‘striscia’ di 3 punti in 7 gare con il Sassuolo terz’ultimo a 17 punti, Malesani fece 0 punti in 5 gare prima di andarsene, con il Sassuolo nel frattempo scivolato all’ultimo posto e Bucchi pagò, nel 2027/18, il quart’ultimo posto con 11 punti dopo 14 partite.

Il contesto, oggi, non è dissimile e suggerirerebbe possibili svolte, rispetto alle quali il Sassuolo non sembra tuttavia ancora deciso del tutto. La rete ‘spingeva’ Giampaolo, si è parlato di Semplici e Ballardini, come di quello Iachini nel frattempo si è accasato al Bari, e l’ultimo nome ‘soffiato’ in tal senso è quello di Fabio Grosso. Passato dal Frosinone, con cui vinse il campionato di B la stagione scorsa, al Lione in Ligue1 la scorsa estate, Grosso è stato esonerato a fine novembre e sarebbe il nome più ‘forte’ nel caso il Sassuolo scegliesse di arrendersi a conti che, calcolatrice alla mano, non tornano. E peggiorerebbero sensibilmente in caso arrivi un altro stop. Facendo della gara di sabato contro i granata uno snodo decisivo. A questo punto decisivo non solo per la classifica dei neroverdi.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su