Grosso è soddisfatto solo a metà: "Perché qualcosa non ha funzionato"

Il mister: "Errori qua e la, lettura errata di alcuni momenti". Castori ci ha creduto: "Sconfitta che fa male"

di STEFANO FOGLIANI
20 gennaio 2025
Fabrizio Castori e Fabio Grosso ieri prima di Sassuolo-Sudtirol (fotofiocchi)

Fabrizio Castori e Fabio Grosso ieri prima di Sassuolo-Sudtirol (fotofiocchi)

REGGIO EMILIACi sta tutto, dentro una gara che dice, nel suo rocambolesco andamento, che tutto si tiene. Ci stanno le fatiche del Sassuolo e ci sta una vittoria che conferma gap ineludibile con gli avversari, già scritto in una classifica che dice Sassuolo primo, Sudtirol 19mo. Ma ci stanno anche i rimpianti di Fabrizio Castori, tecnico degli altoatesini, cui è giusto dare la parola in apertura perché lui e il suo Sudtirol, qual gap, lo hanno nascosto per due terzi gara, "poi – ammette – errori ed episodi ci hanno condannato ad una sconfitta che ci stava ma fa male". Perché, spiega l’ex tecnico del Carpi, "al Sassuolo abbiamo fatto tre gol, ma non è bastato, e del resto quella di Grosso è una squadra che ha giocatori che con la B non c’entrano nulla".

Già sentita, una considerazione del genere, ma tant’è, anche perché le dichiarazioni di Grosso dicono altro. Ovvero che la B "resta un campionato difficilissimo, e questa partita lo ha confermato: siamo stati bravi a restare in gara, a riprenderla dopo essere andati in svantaggio due volte e a vincere con qualità e generosità ma…".

Quel ‘ma’ resta lì: nemmeno troppo, tuttavia, perché l’allenatore del Sassuolo prima spiega come Laurientè non fosse al top, inducendolo ad impiegarlo part time, poi ha di che complimentarsi "con lui e con gli altri che sono entrati e hanno cambiato la partita, facendo benissimo e risultando determinanti" e infine, incassato un risultato che sorride ai neroverdi e dei neroverdi mette in evidenza qualche limite "su cui – dice – dobbiamo lavorare".

Ogni riferimento a quell’approccio un tantino morbido che ha garantito al Sudtirol 2 gol in 10’ e ad una manovra a lungo prigioniera degli altoatesini (non) è puramente casuale. "Subita la prima rete siamo stati bravi a rifarci sotto, ma dopo abbiamo subito ancora, patendo la fisicità e l’aggressività dei nostri avversari e prestando il fianco alle loro ripartenze. E una volta passati in vantaggio, ci siamo fatti sorprendere di nuovo", dice l’incontentabile tecnico neroverde, che evidenzia "errori qua è la e la lettura errata di alcuni momenti della partita". Passerebbe tutto in cavalleria, visto il risultato e visto che quello che ieri ha sbagliato la difesa non lo ha sbagliato un attacco-mitraglia che se continua a questa media finisce a ridosso delle 100 reti segnate, ma Grosso guarda oltre. E dice che "la strada è ancora lunga", aggiunge che "quello che non ha funzionato andrà analizzato". Magari già in questi – pochi – giorni che dividono i neroverdi dalla trasferta del Picco di La Spezia che tuttavia, numeri, calendario e classifica alla mano, potrebbe anche accorciarla. E, se vinta, di un bel po’…

Stefano Fogliani

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