Ferrari e il ritorno al Mapei. L’ex capitano sfida il passato
Sassuolo Quella di domani una partita diversa dalle altre per il difensore 32enne
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
La prima volta al Mapei Stadium fu nell’ottobre del 2016: giocava nel Crotone, Gian Marco Ferrari, ma il Sassuolo lo aveva acquistato in estate lasciandolo in prestito in Calabria e, ancora sul prato reggiano e ancora in prestito, Ferrari tornerà un anno dopo, con addosso la maglia della Samp, ma rimarrà in panchina. Detto invece che con la maglia neroverde la ‘prima’ al Mapei Stadium è un Sassuolo-Ternana di Coppa Italia (agosto 2018) e che il cerchio si è chiuso lo scorso 19 maggio, quando il Cagliari, battendoli, decretava la retrocessione dei neroverdi, resta da dire che è facile immaginare che partita sarà, domani, per il difensore parmigiano, atteso alla sua prima da ex con la maglia della Salernitana. Niente di che, in teoria, ma quella tra il Sassuolo e GMF è una storia – lunga sei stagioni, 194 presenze e 7 gol – tutta particolare, cominciata benissimo (il primo Sassuolo di De Zerbi faceva parecchio parlare di sé, Ferrari approdò anche in nazionale) e finita con una stagione disastrosa per il Sassuolo e per un giocatore diventato, suo malgrado, uno dei simboli di un 2023/24 tutt’altro che indimenticabile. Perchè il ‘Ferro’, l’estate scorsa diventò un caso, vittima di vicende di mercato e scelte societarie che lo spinsero addirittura fuori rosa: il suo campionato è cominciato solo a settembre, è finito con la scadenza del contratto, la retrocessione e l’approdo in granata. Domani, insomma, Ferrari sfida il suo passato, e immaginiamo senza troppa nostalgia. Perché al ‘Corriere dello Sport’, un mesetto fa, disse che "ringrazierò per sempre il Sassuolo", ma aggiunse come "se due anni fa mi avessero detto che sarei andato via per decisione di entrambi non ci avrei creduto".
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