Grosso, mister pragmatismo: "Si può ancora migliorare"
L’allenatore del Sassuolo non concede spazio ad entusiasmi eccessivi "Il derby con la Reggiana? Altra partita difficilissima, dovremo essere bravi" .
di Stefano Fogliani
REGGIO EMILIA
I numeri esaltano, la classifica anche. La ‘capolista se ne va’, cantano i tifosi neroverdi che sciamano oltre il Mapei Stadium mentre Fabio Grosso (foto) non se ne va, ma resta lì. Sul pezzo, come si dice, perché se i numeri sono importanti, avverte l’allenatore del Sassuolo "sarà altrettanto importante tenere le antenne dritte e recuperare le energie spese oggi contro un avversario di qualità. La difficoltà – la chiosa – sono sempre dietro l’angolo, quindi teniamoci stretto quanto stiamo facendo ma restiamo consapevoli che si può ancora migliorare".
Meglio di così, ribattono i numeri, non sarà semplice fare, ma tanto vale dar retta a Grosso e disporsi all’attesa di un derby – con la Reggiana, venerdi sera – cui i neroverdi arrivano davanti a tutti. "Quella è un’altra partita difficilissima e dovremo essere bravi a rispondere presente", dice Grosso, che tuttavia così avanti non guarda, anche perché da celebrare – senza trascendere, ovvio – c’è comunque l’ottava vittoria nelle ultime dieci gare. Maturata, peraltro, non senza parecchie fatiche spese prima che la macchina da gol neroverde mettesse il turbo. "Anche prima di segnare abbiamo avuto diverse occasioni, che siamo stati bravi a costruire e meno lucidi a sfruttare. È vero che dobbiamo essere più spietati, ma è anche vero che abbiamo comunque fatto una partita importante contro un avversario che imponeva una prestazione all’altezza, cui abbiamo dato concretezza nel secondo tempo segnando, raddoppiando e chiudendo, infine, la partita", dice ancora Grosso, che manda in cavalleria – giustamente, visti gli esiti del match – quei 10, 15’ della ripresa che hanno visto una Salernitana più presente anche in fase offensiva.
È proprio su quei minuti che hanno visto salire in cattedra Moldovan che recrimina invece l’allenatore degli ospiti Stefano Colantuono, cui non ha detto bene il quinto ritorno in carriera sulla panchina della prima squadra granata. "Passivo troppo pesante e – dice – punteggio che, per come abbiamo affrontato la partita, disturba, anche se il Sassuolo ha giocatori che con la B non centrano nulla". Ha provato, il tecnico dei campani, a limitarli, ma la coperta granata si è accorciata via via che il Sassuolo ha preso il ritmo giusto, trovando quella continuità offensiva che insieme alla vittoria, gli consegna un dato importante (29) relativo ai gol fatti, ovvero due a gara, e soprattutto quel primato in classifica che, conclude Obiang, ieri capitano del Sassuolo, "ci da’ una bella sensazione".
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