Grosso "Riprendiamoci ciò che è stato perso"

Ha un obiettivo chiaro il nuovo mister dei neroverdi: "Ma serve una squadra solida che possa affrontare una Serie B difficilissima" .

11 giugno 2024
Grosso "Riprendiamoci ciò che è stato perso"

Grosso "Riprendiamoci ciò che è stato perso"

di Stefano Fogliani

"Ricostruire" e "ripartire". Ci sono due verbi che ricorrono, e si rincorrono, dentro la ‘prima’ da neroverde di Fabio Grosso, allenatore cui il Sassuolo ha affidato un piano che provvede una pronta risalita in A. E la dicono lunga tanto sulla determinazione del neotecnico, che abbraccia il progetto "con grande entusiasmo", quanto sulla consapevolezza che la prossima, per il Sassuolo, sarà una stagione "non priva di difficoltà". Idee ben chiare, per Grosso, e la giusta ambizione. "Mi piace migliorare sempre, mi piace migliorare chi lavora e collabora con me. L’obiettivo – dice – è riprendersi quanto questa società ha perso, allestendo una squadra all’altezza, in grado di ricominciare nel modo giusto dopo una delusione come quella patita a fine stagione".

Che Sassuolo ha in mente? "Una squadra solida, che possa affrontare le difficoltà di un campionato complesso come la B. E una bella squadra, riconoscibile anche per la cifra di gioco che saprà esprimere"

Cosa l’ha convinta ad accettare?

"Il Sassuolo è una società che mi ha sempre ‘intrigato’: ha valori nei quali mi riconosco, nella lungimiranza nelle scelte e nella capacità di programmazione. L’intesa con la dirigenza e con la proprietà è totale, e siamo già al lavoro per gettare le basi della prossima stagione, sapendo che quando si riparte, dopo le delusioni, se si riparte nel modo giusto poi arrivano le soddisfazioni"

C’è già qualche nome che Grosso avrebbe in mente?

"Siamo solo in fase di presentazione: fare nomi mi sembra prematuro, ma dico che daremo fiducia a giocatori che si riconosco nei miei valori e in quelli del club, e che il club lo metteranno al primo posto. Su questo appoggeremo chi vuole restare e i nuovi che vorranno essere parte del progetto"

In organico il Sassuolo ha già, in Boloca e Mulattieri, giocatori che conosce bene, per averli allenati a Frosinone…

"Parliamo di professionisti seri, di giocatori di grande valore: sarei contento se rimanessero, ma sui nomi vale quello che ho detto prima, ovvero che sono discorsi prematuri"

Il luogo comune vuole Sassuolo sia una piazza troppo tiepida per dare gli stimoli giusti… "Conosco le caratteristiche del club e della piazza, ma non credo un ambiente troppo caldo o troppo freddo possano incidere: diciamo che tra gli obiettivi c’è anche quello di restituire, attraverso il gioco e i risultati, entusiasmo ad una piazza che ne ha perso un pochino, come sempre accade in questi casi"

Il 4-3-3 è il marchio di fabbrica di Grosso: si riparte da lì? "Si riparte dal modo, non dal modulo. Si riparte da una sfida che a mio avviso è bello affrontare, da una squadra che ha, come la società, volontà e obiettivi chiari"

Che Serie B si aspetta?

"Difficilissima, con quattro o cinque squadre che partono per essere protagoniste e altre che si proporranno strada facendo. La differenza più grande, rispetto alla massima serie, è che il gap tra ‘grandi’ e ‘piccole’ è molto ridotto: il minimo dettaglio può fare la differenza".

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