Guardarsi alle spalle. Sassuolo, il Pisa si avvicina: sabato decisivo

Dopo il pareggio a Genova, i neroverdi tengono d’occhio i toscani galvanizzati dalla vittoria in rimonta

di STEFANO FOGLIANI
23 febbraio 2025
Mister Fabio Grosso

Mister Fabio Grosso

Il Pisa accorcia, rimontando lo svantaggio che gli aveva imposto la Juve Stabia a domicilio e chiudendo la contesa sul 3-1. E, soprattutto, riducendo il distacco rispetto al Sassuolo capolista. Cinque punti dividono, oggi, i neroverdi e i toscani, attesi sabato ad un redde rationem con tutta probabilità decisivo al Mapei Stadium. E in attesa di capire se anche lo Spezia, come la squadra di Inzaghi, riuscirà a rosicchiare qualche punto alla capolista e allo stesso Pisa – i liguri vanno in campo oggi contro il Catanzaro – il Sassuolo manda in archivio il quinto pari stagionale – il secondo a reti bianche – non senza registrare quanto a Marassi ha funzionato e non senza ripromettersi di lavorare, già da oggi, su quello che ha funzionato meno.

"Nello sport quanto è già fatto non ti dà nessun credito", dice spesso Fabio Grosso, cui la gara di Marassi qualcosa ha comunque detto. Ad allargare il sorriso dell’allenatore del Sassuolo la ritrovata impermeabilità difensiva – i neroverdi non prendono gol da 375’ – ed il recupero di Filippo Romagna, in campo dal 1’ dopo due mesi e mezzo, ma anche il debutto di Simone Verdi e Luca Mazzitelli che hanno ulteriormente irrobustito la rosa garantendo al tecnico neroverde un’ampiezza di scelte di cui Grosso ha approfittato anche a Marassi, innestendo tre novità sull’undici che aveva battuto il Brescia. Da rivedere, invece, la fluidità di una manovra che ha prodotto, a livello di conclusioni verso la porta dell’ex Cragno, non granché, mandando in bianco un attacco da 58 gol.

La sintesi? Ha concesso poco, il Sassuolo anti-Sampdoria, ma ha creato altrettanto poco facendo comunque tornare, a suo modo, i conti. "Ci prendiamo sempre quello che arriva al termine del match: contro un avversario tosto abbiamo tenuto bene il campo e siamo stati equilibrati", ha detto Grosso nel dopogara di Genova e diventa difficile dargli torto, anche considerato che se non vinci, aggiungiamo noi, meglio pareggiare che perdere. E anche considerato che, lo si è visto dallo schieramento iniziale, con tre punte e un trequartista come Verdi, il Sassuolo a Marassi puntava al bersaglio grosso.

"Avremmo voluto un altro risultato, e lo abbiamo cercato, ma non siamo stati efficaci a concretizzare quanto costruito", ha detto ancora l’allenatore del Sassuolo, scegliendo il pragmatismo del fare buon viso a cattiva sorte, complice anche i segnali che la squadra continua a mandargli, anche a livello di "maturità e solidità: abbiamo comunque provato a vincere, cercando di cambiare il ritmo della gara, ma ci teniamo il pareggio e guardiamo avanti con fiducia".

Stefano Fogliani

Continua a leggere tutte le notizie di sport su