Sassuolo Un gol per tempo e lo Spezia è a -14

I neroverdi passano anche al ’Tombolato’ (per la prima volta). Decidono Mulattieri e Berardi, unica pecca la rete subita proprio in chiusura

di STEFANO FOGLIANI
16 marzo 2025
I neroverdi passano anche al ’Tombolato’ (per la prima volta). Decidono Mulattieri e Berardi, unica pecca la rete subita proprio in chiusura

I neroverdi passano anche al ’Tombolato’ (per la prima volta). Decidono Mulattieri e Berardi, unica pecca la rete subita proprio in chiusura

Arriva alla sosta archiviando la 21ma vittoria stagionale il Sassuolo, vincendo la prima gara di sempre in quel di Cittadella – fino a ieri otto i tentativi andati a vuoto – e spingendo a -14 lo Spezia, che resta terzo dopo aver pareggiato a Cesena. Al netto del gol subito nel finale, quando i neroverdi, già sul 2-0, pensavano già forse al ‘supplemento’ di vacanze che regalerà loro la pausa, il Tombolato vede la squadra di Grosso offrire un’altra prova di forza.

Un gol per tempo e tutti a casa, con tanti saluti alla buona volontà dei veneti, in partita ma sempre troppo lontani dalla possibilità di vincerla, nonostante il già citato acuto finale che ha regalato un pò di suspence ad una gara che il Sassuolo ha a lungo dominato, e che il Citta ha fatto solo nella misura in cui qualche svagatezza di troppo del Sassuolo gli ha lasciato fare. Le cose in chiaro, Grosso, de resto, le mette da subito, con un 4-2-3-1 che assesta Volpato sulla trequarti aggiungendolo al tridente annunciato e ad una mediana più di governo che lotta, con Boloca e Mazzitelli che relegano in panchina, ma per poco visto che Mazzitelli esce subito, Ghion. A dire che se il Sassuolo non mai vinto al Tombolato, la sua corazzata è pronta a spezzare anche l’ultimo tabù. Lo sa bene Dal Canto, tecnico di un Cittadella che in casa nel 2025 non ha ancora vinto e si ‘copre’ con un 3-5-2 troppo basso, tuttavia, per reggere. E dura poco più di 15’. Il tempo, per il Sassuolo, di registrarsi, cercare la porta veneta al 7’ con Berardi (facile Kastrati) e trovarla 10’ dopo, quando Volpato e Berardi, combinando, innescano Mulattieri che sblocca. E rende tangibile una differenza già scritta nella classifica: il Citta ci prova a ridosso della mezzora ma trova Moldovan con Okonkwo e subito dopo il fondo con Vita, mentre il Sassuolo, che a lungo si specchia in giocate inconcludenti e non concretizza condotta di gara in controllo, appena riaccelera mette la gara in giaccio. Berardi, che proprio contro i veneti, all’andata, era tornato in campo dopo sette mesi di stop, capitalizza l’ennesimo ‘strappo’ di Volpato e raddoppia, spegnendo fuochi che il ‘Citta’ non era mai stato in grado di accendere.

Troppa la differenza, tra veneti e neroverdi, marcata anche dai cambi. Quelli che Dal Canto aziona per riarrampicarsi sul match cambiano solo il tabellino (a segno andrà Tronchin, ma a buoi già scappati) mentre quelli di Grosso – il primo, obbligato, sostituisce l’infortunato Mazzitelli con Ghion – consolidano verità che quel che resta della gara non altera. Il Cittadella è tutto in una conclusione di Rabbi sul fondo, i neroverdi mettono il pilota automatico e se si adagiano su quanto fatto prendendo gol nel finale, vincono ancora. E vedono la A sempre più vicina.

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