Il Sassuolo sale a +7 sul Pisa secondo. E alla coop del gol già 16 gli iscritti
Importante allungo dei neroverdi in vetta. Mentre la media dice 2,23 reti a partita, una ogni 39 minuti

Lovato esulta dopo il gol segnato al Brescia sabato al ’Mapei’ (Munarini)
Armand Laurientè, capocannoniere della serie B insieme a Iemmello e Pio Esposito (che sono due centravanti, però, e rispetto al francese hanno giocato di più) è solo la punta dell’iceberg. Matteo Lovato, invece, difensore classe 2000, è l’ultimo che si è iscritto, segnando il suo primo gol in neroverde e il suo primo tra i pro in carriera dopo 117 presenze, al non ristrettissimo ‘club’ dei bomber neroverdi. Già: nei tanti giocatori schierati da Grosso in stagione fin qua c’è chi non ha mai segnato, è vero – Toljan e Romagna, Pieragnolo, Paz, Missori e Obiang, Ghion e Skjellerup – ma gli atri segnano eccome. E gonfiano il dato delle reti realizzate dal Sassuolo di Grosso fino a 58, ovvero roba mai vista da quando la vittoria vale tre punti.
I conti, dopo 26 giornate, sono facilissimi da fare (2,23 gol a partita, uno ogni 39’ giocati) e, classifica alla mano, sono un’ipoteca su un primato che ora si regge sui sette punti di distacco dal Pisa secondo, cui la fase offensiva garantisce apporto costante – solo una volta il Sassuolo non ha segnato, e parliamo di quasi sei mesi fa – ed è stata garanzia di successo anche quando la fase difensiva – tra dicembre e gennaio il Sassuolo almeno un gol lo ha sempre subito – ha ‘mostrato la corda’.
Se poi ci si aggiunge che al ‘club’ di cui si diceva in apertura sono iscritti, fin qua, in 16, risulta di tutta evidenza come la forza offensiva dei neroverdi sia anche e soprattutto nella varietà di soluzioni che la rosa garantisce a Fabio Grosso. Che da Berardi ha avuto ‘solo’ 4 reti (ma 11 assist) e sta ovviando all’assenza di un incursore da 7 gol come Thorsvedt, allo stop del neoacquisto Skjellerup e ai ‘rodaggi’ imposti ad altri nuovi come Verdi e Mazzitelli, con altro. I già citati Laurientè, cinque gol nelle ultime cinque gare, e Lovato, appunto, ma anche e soprattutto con una varietà di soluzioni che rendono spesso imprendibile la fase offensiva dell’attacco-mitraglia dei neroverdi. E richiamano quel vecchio adagio (‘la miglior difesa è l’attacco’) che in serie B ha precedenti illustri che in quattro casi su quattro sono valsi la promozione in A. In scia al Sassuolo di oggi, nella particolare classifica degli attacchi ‘mosntre’ ci sono il Brescia del 2018/19, l’Empoli della stagione precedente, il Pescara del 2011/12 e il Sassuolo della stagione successiva. Anche in questo caso, come in quello della media di gol realizzati a partita, i conti sono fin troppo facili da fare.
Dal campo. Settimana cortissima, e già cominciata ieri dal Mapei Football Center per il Sassuolo. Il gruppo ha infatti ricominciato a lavorare ieri mattina in vista del match che venerdi sera oppone i neroverdi di Fabio Grosso alla Sampdoria. Oggi seduta pomeridiana.
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