La storia, il 19enne del Polimnia ha svolto un test con i neroverdi. Ieri il barcone, oggi il provino: riscatto Camara

Un giovane migrante gambiano, Yakuba Camara, ha avuto l'opportunità di sostenere un provino con il Sassuolo, mostrando il suo talento nel calcio e la sua storia di fuga verso un futuro migliore. Altri migranti come lui hanno trovato nel calcio una via di riscatto in Italia.

14 marzo 2024
Ieri il barcone, oggi il provino: riscatto Camara

Ieri il barcone, oggi il provino: riscatto Camara

Un provino, un’esperienza da ricordare, e se il sogno non si realizzerà, resterà comunque la gratificazione di essere stato notato e averci provato: è, in sintesi, ciò che ha vissuto la scorsa settimana, per una manciata di giorni, un 19enne ragazzo del Gambia, Yakuba Camara, che da Polignano a Mare, dove gioca nel Polimnia (Eccellenza pugliese), è salito sino a Sassuolo dove ha potuto mostrare le sue doti ai responsabili e ai tecnici del club neroverde, che avevano chiesto al club di appartenenza del giocatore la disponibilità a mandarlo in Emilia per un test. Un provino come tanti altri, non fosse per un particolare, ovvero la peculiare storia del centrocampista gambiano. La sua vicenda l’ha ricostruita in breve Luca Guerra sul dorso barese di Repubblica, alcuni giorni fa, raccontando del "ragazzo che due anni fa ha camminato per giorni nel deserto per raggiungere il Senegal e partire con un barcone per un viaggio della speranza fino all’Italia", seguendo di fatto la rotta di tanti altri giovani che tentano di lasciare l’Africa tra mille rischi. Camara, a differenza di tanti altri meno fortunati, in Italia è arrivato e proprio con il calcio sta tentando di rifarsi una vita. Di sicuro si sta mettendo in luce. Di certo la sua è una delle tante vite di ragazzi migranti che nel calcio cercano riscatto. Tutte diverse, tutte con un denominatore comune: la fuga verso un domani migliore. A Sassuolo, ad esempio, passò Hamad Traoré, che arrivò in Italia attraverso la pratica del ricongiungimento familiare (ne nacque un’indagine che ipotizzò un traffico illecito), a Bologna Godfred Donsah, il cui padre sbarcò a Lampedusa via Libia, al Modena a al Carpi Edgar Cani, albanese che nel 1991, infante, fuggì dall’Albania a bordo della Vlora.

Lorenzo Longhi

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