Le pagelle. Lovato, l’affidabilità vale la conferma. Verdi, prove di intesa con Berardi
MOLDOVAN 6. Si oppone a Niang al 17’ p.t. e ad un corner oltremodo insidioso di Riccio che lo obbliga,...

MOLDOVAN 6. Si oppone a Niang al 17’ p.t. e ad un corner oltremodo insidioso di Riccio che lo obbliga,...
MOLDOVAN 6. Si oppone a Niang al 17’ p.t. e ad un corner oltremodo insidioso di Riccio che lo obbliga, 10’ dopo, ad un’uscita non priva di affanni. Secondo tempo in controllo.
TOLJAN 6. Guardingo ma non rinunciatario, ‘studia’ con alterne fortune le percussioni di Ioannau.
LOVATO 6 (foto). L’affidabilità dimostrata di recente gli vale un’altra conferma nello starting- list. Attento su Sibilli al 12’, efficace prima e dopo.
ROMAGNA 6,5. Ritrova la maglia da titolare che aveva smesso, suo malgrado, a fine novembre a causa di un problema muscolare che lo ha restituito al campionato solo una settimana fa. Il canovaccio della gara gli consegna Niang: respinto senza perdite (39’ s.t. Muharemovic s.v. Dentro nel finale, a preservare il quarto clean sheet consecutivo)
DOIG 6. Duello a tutta fascia con Venuti e le attenzioni del caso a Oudin, che sale a intermittenza e trova il fondo di rado. Lo scozzese, invece, il fondo lo trova in più occasioni, prima di ripiegare nella ripresa. Spende un ‘giallo’ su Ioannau, e fa bene. Il cambio gli evita guai (34’ s.t. Pieragnolo s.v. La giusta attenzione dove e quando serve)
BOLOCA 6. Puntuale in costruzione, letale nei raddoppi, si abbassa per impostare e si alza per pressare. Illunina la manovra senza soste, la ‘dinamo’ neroverde.
OBIANG 6. Lo piazza a mo’ di ‘semaforo’ davanti alla difesa, preferendone la stazza e il senso delle posizione alle geometrie di Ghion, Grosso. Lo spagnolo, che con la maglia blucerchiata fece cose importanti, sente aria di casa e troverebbe anche il modo di trasformarsi, poco prima del 40’, in assist man con un cross che meritava miglior fortuna e miglior seguito.
VERDI 6. Al debutto, e a sorpresa, dal 1’. Più mezzala che trequartista, ha ‘numeri’ e ‘piede’ e cerca con insistenza il dialogo con Berardi, ma trova solo una botta in testa che lo obbliga al ‘turbante’ già prima della mezz’ora. Si sacrifica, però (17’ s.t. Mazzitelli Ancora in rodaggio, verrà utile)
BERARDI 6. Cerca Cragno su punizione già al 5’, sfiora la rete e gioca di prima.
MORO 5,5. Vince il ballottaggio con Mulattieri, scappa ad Altare, che si prede un giallo e rischia anche qualcosa di più, quando non sono passati nemmeno 5’, e più in generale da’ sempre l’impressione di poter far male alla linea difensiva di Semplici, ma è, appunto, un’impressione (17’ s.t. Mulattieri 6. Si muove di più e meglio di Moro, ma resta sui blocchi di partenza)
LAURIENTÈ 5,5. Galleggia di fianco a Verdi e poco ‘sopra’ a Doig., seguendo traiettorie più imprevedibili che impreviste e imprimendole anche ai palloni che rincorre e conquista, con applicazione che la dice lunga sulla ‘fedeltà’ al progetto di Grosso. Occasionissima, per lui, all’alba della ripresa, Cragno c’è (34’ s.t. Pierini s.v. Un po’ di corse, a mettere nel mirino, chissà, il Pisa…)
Stefano Fogliani
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