L’Udinese vede il traguardo vicino. Al Mapei servirà il miglior Sassuolo
Per i bianconeri guidati da mister Cioffi la gara di lunedì è una sorta di match ball in chiave salvezza. Sono sicuramente i neroverdi, nella zona caldissima della classifica, ad avere ben più da perdere.
Varrà la pena non fare troppo affidamento sull’esito dell’amichevole che ha visto l’Udinese, prossima avversaria dei neroverdi, dare strada al Padova, che l’ha battuta 3-2 e siamo certi che nessuno se ne farà fuorviare.
Perché lo stop in amichevole ha solo confermato le non buonissime consuetudini che i bianconeri hanno con il prato di casa, ovvero quella Dacia Arena dalla quale uscì con un punto anche il Sassuolo, e dove i friulani sono tanto abituati a faticare da essere la squadra che in casa ha vinto meno. Una sola gara su 15, cui gli uomini di Cioffi hanno aggiunto nove pareggi e cinque sconfitti. La musica cambia in trasferta, nel senso che la classifica dei bianconeri di oggi, tredicesimi a quota 27, aggiunge ai 12 punti fatti in casa anche in 15 gare i 15 fatti nelle 14 trasferte, a suggerire differenza di rendimento ragguardevole. Se l’Udinese casalinga è terz’ultima in classifica, quella con la valigia è 12ma e lontano dal ‘suo’ stadio ha confezionato imprese non male, che fanno dei bianconeri l’ammazzabig che nbon ti aspetti.
Già: l’etichetta era solita appiccicarsela addosso il Sassuolo, che pure a settembre ha battuto Juventus e Inter, ma l’Udinese ha fatto decisamente meglio, e tre delle sue quattro vittorie le ha raccolte fuori casa contro il Milan all’andata, e sui campi di Juventus e Lazio al ritorno, aggiungendo poi alla ‘collezione’ di ‘scalpi’ anche quello del Bologna, asfaltato in casa a capodanno.
Morale? Attenzione ai bianconeri, che planano sul Mapei Football Center con la palla del match in tasca: se vincono vanno a 30, ovvero ad un passo da quella che con tutta probabilità sarà a fine stagione una quota salvezza che dovrebbe attestarsi attorno ai 32, 33 punti, ma anche se non perdono danno senso compiuto ad un incedere che porta al traguardo. Da perdere, dentro il lunedì di pasquetta che oppone i neroverdi e i friulani, insomma, ne hanno decisamente di più gli uomini di Ballardini, ma pensare che l’ammazzabig in bianconero possa recitare da comprimaria è escluso: ai già citati ‘colpi’ sui campi delle grandi i friulani aggiungono anche pareggi su campi non semplici come quelli di Torino e Fiorentina a suggerirne avversario difficilissimo da battere. Soprattutto per un Sassuolo che se in casa va meglio che fuori, a Reggio Emilia i bianconeri li ha battuti solo una volta su dieci possibili, ed è successo ben sette anni e mezzo fa: e hai un bel dire che i friulani sono depotenziati dalla probabile assenza della punta Lucca – scalpitano alla sue spalle Success e l’emergente Brenner – perché la difesa del Sassuolo, priva di Erlic, solo due volte non ha subito gol e in assenza del croato il ruolino di marcia recita quattro sconfitte e 13 gol subiti. Anche in questo caso, insomma, da perdere rispetto ai friulani ne ha di più il Sassuolo.
In foto: mister Davide Ballardini
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