Pinamonti, voglia di riscatto: "I punti non ci bastano"
L’attaccante ritrovato (già 7 i gol segnati) e i progetti per il girone di ritorno "Siamo consapevoli di dover fare meglio, la vittoria con la Viola dà morale".
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
"La vittoria con la Fiorentina ci ha dato morale, dopo un periodo che ci ha visto raccogliere meno di quanto meritassimo. I punti sono due in più rispetto all’anno scorso, ma non ci bastano".
Il centravanti del Sassuolo Andrea Pinamonti ha fatto il punto della situazione in casa neroverde, a pochi giorni dall’avvio del girone di ritorno che vedrà la squadra di Dionisi affrontare la Juventus all’Allianz Stadium. Contro i bianconeri, e sul prato torinese, l’arciere di Cles debuttò in neroverde, il 15 agosto del 2022: martedi, 53 presenze e 13 gol dopo, cercherà anche di bissare la rete dell’andata (foto), e non solo per fare un piacere alla ‘sua’ Inter, che lo ha lanciato nel grande calcio, ma soprattutto per sé, e per il Sassuolo. "Cominciamo il girone di ritorno consapevoli che dobbiamo fare meglio rispetto a quanto raccolto all’andata", dice, aggiungendo come l’obiettivo che si era prefissato a inizio stagione era "quello che mi prefiggo sempre, ovvero andare in doppia cifra. La stagione scorsa non ce l’ho fatta, per diversi motivi, ma quest’anno le cose vanno un po’ meglio, anche se so che non devo smettere di lavorare". Il centravanti trentino, in effetti, è a quota 7, in media con il suo anno migliore a livello realizzativo (13 gol con l’Empoli, stagione 2020/21) ma non ha nessuna voglia di accontentarsi.
"Il gol per un attaccante dovrebbe essere la normalità: mi alleno per farne quanti più possibili, sento la fiducia dei compagni di squadra e di una società che ti mette in condizione di lavorare al meglio. Espressione di una piccola città, è vero, ma da 11 anni in serie A", ha detto ancora Pinamonti, che punta deciso su se stesso anche in chiave azzurra. L’esordio del 16 novembre del 2022 è, fin qua, la sua unica presenza con la nazionale maggiore, cui tuttavia Pinamonti non smette di guardare, pensando anche ad una chiamata ad Euro 2024. "Se ci credo? Diciamo che ci spero, anche perché – aggiunge – per ogni calciatore di livello la nazionale è un sogno e un obiettivo: farò quanto posso per arrivarci". E farà quanto può, aggiunge, anche per realizzare quello che definisce il suo sogno, ovvero giocare la Champions League, "che credo sia il top per ogni calciatore". In realtà, con la principale competizione europea per club, l’attaccante di Cles ha già avuto a che fare: 27 ottobre 2020, Inter-Shaktar a San Siro. Conte lo manda in campo, ma solo negli ultimi 5’. "La ricordo bene, quella gara, ma fu solo un piccolo spezzone: il sogno è quello di giocarla ancora, la Champions, ma da protagonista".
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