Sassuolo, avanti i nuovi. L’esame Lecce è superato
Nel match del ’Via del mare’ Dionisi ha schierato Castillejo, Pedersen e Racic. Le indicazioni ottenute sono state positive e c’è anche il ritorno di Ferrari.
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
"Turnover? Non so: so che dietro bussano", aveva detto Alessio Dionisi alla vigilia di Lecce, alludendo ai tanti che non erano ancora andati in campo nell’undici titolare ma, appunto, ‘bussavano’.
Ha fatto suo il motto biblico, il tecnico neroverde, e ha ‘aperto’ a chi ‘bussava’ regalandosi, a Lecce, un undici mai così ‘nuovo’ e mai con tanti esordienti dal 1’. In rigoroso ordine alfabetico Castillejo (in foto, 40’ in 4 gare, fino a Lecce), Pedersen (6 spezzoni per il norvegese, ma in campo per più di 45’) e Racic, che fino alla gara del ’Via del mare’ in campo ci era andato giusto per due spezzoni contro Napoli e Verona per complessivi 24’ l’ultimo dei quali lo scorso primo settembre.
Al terzetto, tutto nuovo e regalato a Dionisi dalle fasi finali del mercato va aggiunto Ferrari (32’ in campo in tre gare, prima del ‘ritorno’ di Lecce), che si è ripreso sia la fascia di capitano che quell’undici titolare nel quale non entrava dall’ultima giornata del campionato scorso. Presto per capire se la ‘sperimentazione’, figlia di qualche assenza – Toljan l’ultima, che si è aggiunta a quelle di Viti ed Henrique – e di gare ravvicinate, avrà seguito ancora in stagione, di sicuro se Dionisi voleva sapere fino a che punto puntare sui nuovi (o, come nel caso di Ferrari, su chi nuovo non è, ma esce da un periodo un tantino travagliato) la gara del ’Via del mare’ gli ha dato risposte che immaginiamo il tecnico toscano non sottovaluterà. Perché, visto il risultato ma soprattutto la prestazione di un Sassuolo nuovo per quasi metà, ai ‘fantastici quattro’ che ‘bussavano’ Dionisi ha fatto bene a dare ascolto, o meglio ad ‘aprire’, garantendosi quelle forze fresche non ancora testate del tutto che serviranno eccome nel corso di una stagione che si annuncia lunghissima e non priva di complessità. L’esame-Lecce è superato e adesso la pausa arriva, ammettiamolo, a proposito: si parla infatti di altri giorni utili a lavorare in gruppo – anche se la nazionali qualcosa toglieranno, a livello di organico, a Dionisi – e di un amalgama che sembra di capire cominci a dare tangibile segno di sé, in termini di compattezza, dentro un Sassuolo che, anche a causa dei tanti cambiamenti estivi, a volte ha mancato proprio, per dirla ancora con Dionisi, nell’essere squadra, e nell’aiutarsi. E nel fare blocco, a ben vedere, rispetto a difficoltà che ci stanno, dentro un gruppo così rinnovato e ‘nuovo’ rispetto alla serie A che ha sì certezze importanti (Berardi su tutte, ma anche i vari Consigli ed Erlic stanno scrivendo gerarchie che non sarà facile sovvertire) mutuate dalle stagioni scorse ma cui di certezze ne servono anche altre. Perché il campionato è lungo e il nuovo Sassuolo, par di capire, adesso che sa di poter contare sui nuovi, può guardare avanti con un pizzico di fiducia in più.
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