Sassuolo-Bigica, la favola continua. Il mister firma un cotratto biennale

Primavera L’accordo con la società dopo il trionfo tricolore: "Risultati del genere non arrivano per caso"

6 giugno 2024
Sassuolo-Bigica, la favola continua. Il mister firma un cotratto biennale

Sassuolo-Bigica, la favola continua. Il mister firma un cotratto biennale

di Lorenzo Longhi

SASSUOLO

L’accordo e le parole per comunicarlo, prima di tutto: "Sarà ancora Emiliano Bigica a guidare la formazione Primavera del Sassuolo Calcio. L’accordo, valido per le prossime due stagioni – scrive il club neroverde – è stato sottoscritto ieri (martedì, ndr) fra il tecnico neo campione d’Italia e l’amministratore delegato neroverde Giovanni Carnevali, alla presenza del direttore sportivo Francesco Palmieri". Contratto biennale, insomma, per l’allenatore ("Questa un’isola felice del calcio, quando raggiungi risultati del genere non è per caso", le parole di Bigica ieri a Radio Sportiva) che ha portato il Sassuolo a vincere per la prima volta il campionato Primavera 1, ottenendo un successo epocale. Proprio in virtù di questo trionfo, con Bigica in panchina il Sassuolo Primavera disputerà una stagione 2024-25 che già si annuncia ricchissima di impegni, a partire dalla sfida di Supercoppa che in agosto vedrà i neroverdi affrontare una delle ex squadre di Bigica, la Fiorentina, per la Supercoppa di categoria, mentre il campionato vivrà di un nuovo format che prevede la presenza di 20 squadre. Gli impegni più interessanti e suggestivi, tuttavia, saranno quelli che vedranno impegnata la Primavera nella Uefa Youth League, la Champions League delle migliori formazioni europee Under 19. Una competizione che, peraltro, ben conosce anche Fabio Grosso, avendola affrontata alcune stagioni or sono sulla panchina della Primavera della Juventus. Il rinnovo, per Bigica, è anche la conferma di una quotazione decisamente rilevante come tecnico giovanile, carriera cominciata nel 2014 con gli Allievi Nazionali dell’Empoli, proseguita con un’esperienza nell’Under 17 azzurra e che lo ha portato a ottimi risultati sulle panchine di Fiorentina – una finale della Coppa Carnevale e una del campionato Primavera, quindi la vittoria della Coppa Italia – e appunto del Sassuolo dove è diventato a tutti gli effetti uno dei pochi allenatori che possono fregiarsi del titolo di campione d’Italia. Va da sé che l’ultima stagione, al di là del trionfo della Primavera, resterà nella sua memoria anche per il debutto su una panchina di Serie A, appunto quella neroverde, nell’interim tra l’esonero di Alessio Dionisi e l’assunzione di Davide Ballardini, coinciso di fatto con la partita casalinga contro il Napoli, quell’1-6 che ha rappresentato uno dei punti più bassi dell’annata neroverde.

Il tecnico barese, in realtà, per ciò che accadde allora ha ben poche responsabilità, ma lo spessore di un allenatore si vede anche dalla capacità di accettare situazioni scomode – quella lo era – senza avere alcuna certezza di andare oltre. Ebbene: oltre Bigica ci andrà, ma con la Primavera, la sua vera squadra.

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