Sassuolo Con Berardi è tutta un’altra storia

Il ritorno del fantasista, giocatore più rappresentativo e determinante, può dare un’ulteriore svolta alla già buona stagione neroverde

5 novembre 2024
Sassuolo Con Berardi è tutta un’altra storia

Il ritorno del fantasista, giocatore più rappresentativo e determinante, può dare un’ulteriore svolta alla già buona stagione neroverde

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Un gol decisivo. E fin qua niente di nuovo, visto che Domenico Berardi, per il Sassuolo, è sempre stato decisivo. E su rigore (foto sopra). Ma anche qui nulla di nuovo visto che Berardinho, dal dischetto, ha fatto 48 gol e dal suo esordio nei pro, nei cinque principali campionati europei, solo Ronaldo e Immobile hanno fatto meglio di lui.

Sfuma, la statistica, anche se si considera che quello al Mantova è il gol numero 143 di una carriera che consegna il fantasista calabrese alla storia del Sassuolo ma, al netto dei numeri vale la pena concentrarsi (anche) sui simboli. E non tanto perché la mimica del talentino che, dopo aver battuto Festa, si affaccia alla curva neroverde – c’è ampia letteratura video sui social – emozionato fino alla commozione, emoziona a sua volta (foto sotto). Quanto perché la rete al Mantova arriva oltre 320 dopo giorni l’ultimo graffio portato al tabellino dal 10 neroverde (Udine, 17 dicembre 2023) ed esattamente otto mesi dopo quel 3 marzo che consegnò Berardinho ad un infortunio che lo ha tolto dai giochi a lungo. Restituendolo poi alla causa attraverso un percorso il cui divenire è stato un crescendo (prima 15’, poi 30’, poi 45’, poi un turno di riposo) cui mancavano giusto l’ingresso nell’undici iniziale e il gol. Ha fatto giustizia di entrambe le lacune, la partita con il Mantova, restituendo al campionato il Sassuolo secondo in classifica e al Sassuolo ‘l’uomo in più’. Quello più forte di tutti.

Perché è vero che il Sassuolo ha una rosa che vale tanto e, dicono gli addetti ai lavori, "giocatori che con la B non c’entrano nulla", ma Berardi è quello che con la serie cadetta, con tutto il rispetto, c’entra meno di tutti. È valore aggiunto ad una rosa che vale già tanto – senza di lui il Sassuolo ha comunque fatto 16 punti in 9 partite – i 3 con il Cittadella li diamo per fatti a prescindere dal suo rientro – e da quando ha ritrovato il suo totem vale ancora di più. Con Berardi in campo per almeno un terzo di gara ci sono infatti tre vittorie su tre e, per quanto attiene alla produzione offensiva, senza Berardi in campo il Sassuolo se la cava egregiamente, ma con lui in campo mette il turbo. La prova? Senza il ‘10’ i gol sono 18 in poco più di 900’ (uno ogni 50’ circa), mentre con Berardi in campo il Sassuolo ha segnato 6 volte in meno di 180’. I conti tornano…

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