Il Sassuolo domina la Serie B: la firma è di Fabio Grosso

Il Sassuolo ha dominato la Serie B con una serie di vittorie, una promozione da record

di LORENZO LONGHI
14 aprile 2025
Tutta la gioia di capitan Romagna nella vittoria fondamentale contro il Pisa secondo al ’Mapei’ del 1 marzo (fotofiocchi)

Tutta la gioia di capitan Romagna nella vittoria fondamentale contro il Pisa secondo al ’Mapei’ del 1 marzo (fotofiocchi)

di Lorenzo Longhi SASSUOLO Ci ha messo appena un mese, il Sassuolo, per capire la Serie B. Sebbene, alla vigilia, tutti pensassero che avrebbe fatto un campionato a parte, cosa che poi in effetti si è verificata, un conto sono i ragionamenti teorica, un altro è l’atto pratico e così, ancora ad agosto, la partenza della squadra di Fabio Grosso era stata al rallentatore: pari a Catanzaro (1-1), vittoria col Cesena (2-1), altro pareggio a Bari (1-1) e, infine, la sconfitta casalinga con la Cremonese, l’1-4 del 31 agosto. Cinque punti in 4 partite, poco, ma attenzione: non può sfuggire all’analisi che, sino ad allora, il mercato fosse ancora aperto, e un giorno sì e l’altro pure vi erano voci sui potenziali addii di questo o quell’altro giocatore, sostanzialmente i vari Thorstvedt, Laurienté e Bajrami (l’unico che poi se n’è andato per davvero), e con ancora da risolvere la questione relativa ai portieri.

Chiuso il mercato, è nato il Sassuolo 2024-25 vero e proprio, e c’è da dire che lo schiaffo dei grigiorossi è servito, perché tra quel ko – al quale era seguita la sosta per l’attività delle nazionali – e la ripresa del campionato, due settimane dopo, Grosso ha avuto modo di lavorare con il gruppo completo (con anche il nuovo portiere, Moldovan) e ormai certo di restare. I risultati sono stati immediati: 16 punti nelle successive 6 partite, il pari a Castellammare, quindi una striscia di 7 vittorie consecutive (dalla dodicesima alla diciottesima giornata) nel mezzo delle quali, il 23 novembre dopo la vittoria 4-0 contro la Salernitana, i neroverdi si sono finalmente presi la vetta, approfittando della sconfitta del Pisa contro la Carrarese. Era la quattordicesima giornata e, da lì, Berardi – tornato in campo nel 6-1 contro il Cittadella, sette mesi esatti dopo l’infortunio – e compagni non hanno più abbandonato la testa della classifica, al netto di anticipi e posticipi che possono avere, eventualmente, modificato la graduatoria per qualche ora. Considerando che l’approdo in cima alla B era giunto a metà di una striscia positiva, il Sassuolo è stato protagonista, nei mesi seguenti, di un sostanziale assolo, e le sette vittorie consecutive si sono interrotte solo a Pisa, nel giorno di Santo Stefano: se il Sassuolo fosse arrivato a otto, avrebbe eguagliato un record storico per la B, ma quel ko lo ha evitato, pur non avendo avuto alcun effetto negativo in termini di classifica, anche perché i neroverdi già dalla partita seguente, contro il Cosenza, hanno ripreso a correre. Vittorie e gol, gol e vittorie e pure clean sheet, e così ecco altre sei vittorie in sette gare, con una sconfitta a La Spezia.

Ecco: mancava solo, al Sassuolo, il successo contro una delle più immediate rivali per la promozione, arrivato però l’1 marzo nello scontro diretto con il Pisa a Reggio Emilia, un 1-0 (gol di Moro) che ha infine legittimato il dominio anche al cospetto dei nerazzurri, comunque lontani ma, a tutti gli effetti, avversari irriducibili. Da sottolineare, poi, le 4 vittorie su 4 nei derby contro Reggiana e Modena, e il resto è storia nota: i match point, il ko col Palermo, il 3-1 del Braglia e la promozione differita, sul divano, in una domenica indimenticabile.

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