Sassuolo, è un match ball: "Teniamo i piedi per terra"
Mister Grosso predica calma verso la gara da potenziale +9 sui toscani "Contento di quello che stiamo facendo, però siamo solo a metà percorso".
Ammette che non si aspettava di arrivare a questo punto della stagione con sei punti di vantaggio sulla seconda, ma precisa subito che "sei punti non significano nulla" e che "il primato deve essere uno stimolo a fare ancora meglio". Uno strano Natale per il Sassuolo capolista, che oggi e domani prepara al Mapei Stadium la ‘madre di tutte le partite’, ovvero lo scontro diretto contro il Pisa che varrebbe ai neroverdi non solo l’ennesimo record ma uno ‘strappo’ che somiglierebbe molto a una fuga. "Ma non guarderei troppo oltre l’impegno che ci aspetta", dice Grosso, che ha un modo tutto suo di cavalcare gli entusiasmi che si stanno creando attorno ad un Sassuolo che da fine agosto ad oggi detta legge, sulla scorta di 14 gare utili consecutive. E gestisce il momento dei neroverdi senza perdere di vista la necessità di "tenere i piedi per terra: sono contento di quello che stiamo facendo, e sono contento dello spirito con il quale i ragazzi stanno lavorando come dell’atmosfera che c’è in gruppo, ma anche consapevole che manca ancora una partita, difficilissima, a chiudere l’andata e che una volta chiusa l’andata saremo a metà percorso, quindi…". Quindi calma e gesso, e massima attenzione al Pisa, "alla sua batteria di attaccanti, che hanno grandi qualità, e all’energia che sapranno trasmettere ai nostri avversari Tanto Pippo Inzaghi, che conosco bene, quanto uno stadio già sold out. Sarà una gara stimolante, ma alla fine in palio ci sono sempre tre punti". Non sarà, da questo punto di vista, una partita diversa dalle altre, e a questo punto ci si augura i neroverdi sappiano ‘riempirla’ come ne hanno riempite tante fin qua. "Stiamo lavorando per questo, più concentrati su di noi che su di loro perché la miglior prestazione – chiude Grosso – porta sempre al miglior risultato". Non ci saranno, come col Palermo, Mulattieri, Romagna e Volpato, vale la pena non aspettarsi un undici non troppo diverso da quello che ha disarcionato l’ex Dionisi: uniche concessioni ai ballottaggi della vigilia i duelli, in difesa, tra Doig e Pieragnolo e in mediana tra Ghion e Obiang, con probabile conferma dal 1’ per Moro e Pierini pronto ad entrare.
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