Sassuolo, il nuovo attacco. Più opzioni senza bomber
In attesa del rientro di Berardi un reparto che mostra comunque grande talento. Fra giovani in rampa di lancio e chi cerca conferme ecco l’esperto Pierini.
Ampio e sostanzialmente completo, il reparto offensivo del Sassuolo, così come appare al primo impatto, è tra i migliori, se non proprio il migliore, dell’intero campionato di Serie B.
Questo dicono i nomi, e allora andiamo in ordine alfabetico: Janis Antiste, Domenico Berardi, Luca D’Andrea, Armand Laurienté, Luca Moro, Samuele Mulattieri, Nicholas Pierini, Flavio Russo, Cristian Volpato. Ci sono giocatori di talento sopraffino, ragazzi che in categoria hanno già mostrato un certo valore, giovani in rampa di lancio e punte che fanno la corsa in più per i compagni, spesso figure fondamentali. Dietro l’apparenza, però, ci sono situazioni fisiche e psicologiche da valutare. Berardi è futuro, ormai si spera piuttosto prossimo, ma non fa parte del presente, pertanto, per il momento, fuori uno. Laurienté è un’ipotesi, perché è rimasto, perché per tre partite c’era senza esserci, perché oggi e domani chissà, perché una vicenda così, anche in un mondo di professionisti, lascia qualche strascico e allora, in questo caso, va inserito il punto interrogativo, almeno ora. Gli altri sono tutti più o meno abili e arruolati.
L’ultimo arrivato, Nicholas Pierini ("La mia è stata una scelta di cuore, a Sassuolo mi sento a casa e Palmieri, che mi portò qui da Parma in Primavera, è stato uno dei fattori per i quali sono tornato volentieri", ha detto ieri presentandosi ai canali del club), fra tutti, è quello che la B la conosce meglio: 137 presenze, playoff compresi, una promozione e l’esperienza di diverse piazze nelle quali si è fatto apprezzare per generosità ed efficacia. Non è, chiaramente, un bomber: quello in teoria dovrebbe essere Mulattieri, anche se è improbabile attendersi nel Sassuolo odierno un goleador vero e proprio, perché nessuno di coloro che sono in rosa lotterà per la classifica cannonieri, verosimilmente, ma il bottino delle reti, anche considerando il tipo di gioco, sarà diviso per più uomini.
Gli stessi identikit dicono questo: per gli amanti delle statistiche inutili, messi assieme hanno segnato 65 reti in B. A parte D’Andrea e Volpato (senza contare le reti in Ligue 2 di Antiste e Laurienté), si sommano i 20 gol di Mulattieri ai 18 di Pierini, gli 11 di Berardi ai 10 di Moro, i 5 di Antiste all’unico di Flavio Russo. Proprio Moro e Russo sono gli unici che – il primo in C, l’altro in Primavera – hanno superato i 20 gol in una stagione, ma non è questo che si può chiedere loro. Piuttosto, Antiste e soprattutto Volpato sono chiamati, per quanto possibile, a una stagione definitoria, nella quale si dovrà capire di che pasta sono fatti. A livello di sistema di gioco, Grosso nelle prime 4 gare ha già sperimentato soluzioni diverse a causa degli impegni ravvicinati, ma l’impressione è che di titolari veri e propri non ce ne siano. O, meglio, ce ne sarebbero due, Berardi e Laurienté, ma siamo nell’ambito dei condizionali di cui sopra. Non ora, non qui.
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