Sassuolo Il quarto clean sheet non dà gioie

Senza infamia e senza lode il sabato pomeriggio al ’Mapei’ che ha visto i neroverdi e lo Spezia annullarsi. Il peso del punto lo si scoprirà oggi

di STEFANO FOGLIANI -
29 settembre 2024
Sassuolo Il quarto clean sheet non dà gioie

Senza infamia e senza lode il sabato pomeriggio al ’Mapei’ che ha visto i neroverdi e lo Spezia annullarsi. Il peso del punto lo si scoprirà oggi

Un passettino per uno a consolidare una classifica comunque ok per Spezia e Sassuolo, che al Mapei Stadium si annullano l’un l’altra e, dal secondo e terzo gradino della classifica, aspettano i risultati di oggi. Il primo zero a zero stagionale dei neroverdi – quarto clean sheet consecutivo per i neroverdi e i liguri restano ancora imbattuti – ne conferma la ritrovata solidità difensiva – a settembre sono dunque quattro gare, zero gol subiti – ma ne ferma a tre le vittorie di fila tra Coppa e campionato.

Due punti persi, quindi, o uno guadagnato? Lo scopriremo solo più avanti, perché è inutile chiederselo dopo 40 giorni di campionato mentre, a margine del pomeriggio ‘in bianco’ del Mapei Stadium, da registrare c’è soprattutto un’impressione. Ovvero che tanto Grosso quanto D’Angelo, che si temevano e si rispettavano, abbiano preso atto, con il passare dei minuti, che una gara del genere era meglio pareggiarla che rischiare di perderla. Non che i due mister si siano accontentati, ci mancherebbe, ma diciamo che hanno fatto di necessità virtù. Lavorando soprattutto sulle cautele reciproche con cui le loro squadre si sono affrontate, infruttuosamente appese a quell’episodio che tuttavia non si è mai materializzato, lasciando il tabellino immacolato e aggiungendo un punto alla classifica di entrambi.

Poco, in effetti, ha detto il primo tempo, poco il secondo: la sintesi, ovvia, in uno zero a zero dentro il quale ci sono più attenzioni difensive che inefficienze offensive, più compattezza tra i reparti che voglia di allungarli e, magari, prendere rischi. Basterà dire che il primo tiro in porta nello specchio da parte del Sassuolo arriva con Thorstvedt, limitato da Mateju, ben oltre la mezz’ora, quando lo Spezia in porta non è ancora arrivato, ed il secondo e il terzo, tra la fine del primo tempo e l’inizio secondo, sono soltanto ‘telefonate’ con cui Muharemovic e Mulattieri cercano Gori da lontano.

Non che faccia troppo poco, il Sassuolo, ma quello che fa non basta per andare oltre uno Spezia che tra l’altro, a lungo bloccato a lasciare ai neroverdi (oltre 60% di possesso palla a metà gara) il palleggio, ma mai il dominio. E se qualcosa subisce, altrettanto restituisce: va infatti vicino al ‘graffio’ decisivo con Di Serio che, prima dell’ora di gioco, chiama Moldovan ad una parata non semplicissima a suggerire come di attenzione non se ne faccia mai abbaastanza. I cambi – per Grosso subito Toljan, poi Russo e Volpato, infine Obiang, cinque invece per lo Spezia che ‘smonta’ l’attacco e metà centrocampo – non alterano lo spartito di una gara che non si scuote. Vivacchia, un tantino confusionaria, e nella parte finale viaggia verso un epilogo che si fa sempre più ovvio man mano che i minuti passano. Inducendo tanto il Sassuolo quanto lo Spezia a farsi bastare un punto che comunque oggi pesa e (forse) peserà domani. Per chi pesa, e peserà, di più lo scopriremo solo… giocando.

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