Sassuolo Mulattieri, la punta irrinunciabile

Con le due reti in cinque gare l’attaccante si sta dimostrando determinante come lo era a Frosinone proprio con Grosso in panchina

17 settembre 2024
Sassuolo Mulattieri, la punta irrinunciabile

Samuele Mulattieri è sempre più il punto di riferimento dell’attacco neroverde e con mister Fabio Grosso si è già tolto grandi soddisfazioni al Frosinone

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Dopo aver rincorso infruttuosamente in estate prima Coda e poi Tutino, e aver cercato il colpo last minute in Gytkjaer il Sassuolo non ha ancora chiuso le porte al ritorno in neroverde di ‘Ciccio’ Caputo, o almeno così lascia intendere l’ad Giovanni Carnevali. Piuttosto che parlare di centravanti che non ci sono, tuttavia, dopo il Carrarese-Sassuolo che ha spinto la squadra di Fabio Grosso ad una dimensione di classifica finalmente compiuta vale la pena parlare del centravanti che c’è.

Sulla schiena ha il 9, gioca da nove e mezzo e se è lontano, per tecnica e movimenti, dai centravanti classici, come i centravanti classici risulta, nel Sassuolo di Grosso, oltremodo decisivo. Samuele Mulattieri, con 2 gol in 5 partite (e 387’ in campo) di campionato e uno in 83’ giocati in Coppa, batte un colpo, e chissà che un rendimento non dissimile a quello che aveva durante la sua stagione record (2022/23, il Frosinone allenato, guarda un po’, da Grosso, vinse la B anche grazie ai suoi 12 gol, 2 dei quali realizzati nelle prime 5) non ne rafforzi il ruolo di ‘irrinunciabile’. Con buona pace, va da sé, delle voci di mercato che vogliono i neroverdi ancora a caccia del centravanti. Che Mulattieri ha scacciato, fin qua, confermandosi tra i più pronti, del Sassuolo retrocesso, ad adattarsi al ‘nuovo’ universo della cadetteria. Dei due gol che lo agganciano alla sua stagione migliore si è detto, ma al ruolino di marcia del ‘Mula’ si aggiungono anche due assist che ne fanno non solo finalizzatore, ma anche facilitatore, e sempre al suo posto, e puntuale, dentro le diverse architetture offensive che Grosso gli ha costruito attorno. Con due esterni a supporto nel 4-3-3, con il trequartista vicino, o magari a ‘girare attorno’ ad una punta ‘pesante’ come Moro o Russo: il prodotto cambia, i fattori anche, ma il fattore-Mulattieri resta lì.

La fiducia di Grosso è una garanzia, l’intelligenza di un giocatore che non si è fatto ‘scottare’ da una stagione non semplice cui era atteso da protagonista e gli ha regalato invece solo una presenza da titolare – e 26 subentri – e nessun gol ha fatto il resto. Ha segnato il primo gol ufficiale di stagione del Sassuolo in Coppa contro il Cittadella, ha firmato in campionato la prima e ultima rete neroverde e non è un dettaglio che fin qua abbia segnato, Coppa Italia a parte, solo in trasferta. Anche perché il calendario, al Sassuolo, sabato propone un’altra trasferta, a Cosenza, campo che all’attaccante scuola Inter dice bene: ci ha giocato una volta – in Coppa Italia – con il Sassuolo e ha fatto due gol, due volte in B con Crotone e Frosinone e ha segnato ancora. Tre gare, tre gol: tanto basti.

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