Sassuolo-Napoli, probabili formazioni e dove vederla in tv

Il recupero della giornata 21 metterà di fronte due squadre in difficoltà: Calzona recupera Osimhen, mentre Bigica, ancora senza Berardi, seguirà le orme del suo predecessore Dionisi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
27 febbraio 2024
Victor Osimhen (Ansa)

Victor Osimhen (Ansa)

Napoli, 27 febbraio 2024 - Se fino a pochi giorni fa per riaccendere la fiammella spenta ormai da mesi in casa Napoli serviva una scintilla, oggi per la stessa missione, dopo la beffa subita al 96' a Cagliari per mano di Zito Luvumbo, occorre ben altro: per esempio vincere il recupero della giornata 21, giocandosi quindi alla meglio forse l'ultimo bonus a disposizione anche sul piano psicologico per provare a lanciare un segnale alle rivali per la zona Europa. L'appuntamento è per mercoledì 28 febbraio, quando alle 18 gli azzurri saranno di scena al Mapei Stadium per sfidare il Sassuolo, un'altra squadra reduce da una stagione a dir poco tribolata.  

Le probabili formazioni  

 Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Tressoldi, Ferrari, Doig; Boloca, Matheus Henrique; Volpato, Thorstvedt, Laurienté; Pinamonti. Allenatore: Bigica Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera; Anguissa, Lobotka, Traoré; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona

Orario e dove vedere la partita in tv

  Sassuolo-Napoli (fischio d'inizio alle 18) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli

  Per ora il saldo negativo rispetto a una stagione fa, quella dello scudetto, recita -28 punti: un abisso che ben spiega, al di là della freddezza dei numeri, il crollo di quest'anno che per ora sta tenendo il Napoli addirittura fuori da qualsiasi posizione buona per l'Europa. In realtà, l'ambizione di Aurelio De Laurentiis, si sa, è scalare la classifica addirittura fino alla zona Champions League, che potrebbe significare arrivare fino alle top 4 o alla top 5: a maggior ragione ora che il nuovo imminente format della competizione continentale più prestigiosa offrirà un piatto ancora più ricco, oltre a una formula che ammicca molto a quella Superlega che ogni tanto induce in tentazione il patron. I problemi per gli azzurri sono diversi. Si comincia dal gap di punti dalle posizioni oggi buone per la Champions League: 11 dal Bologna quarto (ma con una partità in più) e e 9 dall'Atalanta quinta (ma a parità di gare disputate). A tal riguardo, gli imminenti recuperi della giornata 21 serviranno a chiarire ulteriormente la situazione, togliendo asterischi, alibi, illusioni o, nel caso opposto, timori e paure di essere fuori dai giochi. Si passa poi alle tante squadre attualmente avanti al Napoli che, oltre a curare le due lepri da seguire per la rincorsa, dovrebbe superare Roma, Fiorentina e Lazio. Poi c'è il problema più grande: il Napoli stesso, il peggior avversario con cui fare i conti. La partita di Cagliari ha ben fotografato le tante criticità aperte. Nell'ordine, si parte da un approccio spesso sbagliato alle partite, in particolare quelle esterne, come testimoniato anche da un rendimento fuori casa che a partire dall'avvento di Walter Mazzarri ha raggiunto medie punti da retrocessione. Si passa poi ai tanti sprechi offensivi: prima o addirittura dopo aver già segnato, proprio come successo all'Unipol Domus, dove un eccesso di sufficienza in zona gol ha impedito il colpo del ko. Si arriva alle leggerezze difensive, a loro volta complici di quanto accaduto in terra sarda, con Francesco Calzona costretto a rimandare ancora l'appuntamento con la sua prima vittoria da allenatore del Napoli. Il terzo tentativo per il tecnico calabrese arriverà al Mapei Stadium, dove gli azzurri cercheranno un successo che sarebbe prezioso per ridare slancio alle ambizioni europee. Tra i pali del 4-3-3 ci sarà ancora Alex Meret, con capitan Giovanni Di Lorenzo che tornerà a destra dopo aver scontato il turno di squalifica: a sinistra Mathias Olivera è in leggero vantaggio su Mario Rui. Al centro della difesa ci saranno Amir Rrahmani e Leo Ostigard, in ballottaggio con Natan per occupare la casella che a Cagliari era stata appannaggio di Juan Jesus, protagonista in negativo del grave errore che al 96' è costato il pareggio dei locali. In cabina di regia confermato Stanislav Lobotka, con André-Frank Zambo Anguissa e Hamed Junior Traorè ai suoi lati: per quest'ultimo, in rampa di lancio a maggior ragione alla luce del risentimento muscolare che ha fermato Jens Cajuste, c'è aria di incontro ravvicinato con la sua ex squadra. Oltre il danno la quasi beffa: l'1-1 dell'Unipol Domus aveva lasciato in eredità un acciacco muscolare a Victor Osimhen, con il Napoli che dal momento della sua sostituzione in poi sarebbe incappato nel già citato tunnel finale. Per il nigeriano, come tra l'altro già anticipato a caldo da Calzona, pare si sia trattato di un semplice problema di stanchezza che non dovrebbe pregiudicare l'impiego mercoledì sera. Il resto del reparto avanzato sarà composto da Matteo Politano, che scalzerà così Giacomo Raspadori nonostante l'ottima prova di Cagliari e Khvicha Kvaratskhelia, ancora in ombra nel capoluogo sardo e di nuovo sostituito: un'eventuale altra stecca, con annesso ulteriore cambio, rischierebbe di aprire già una crisi tecnica e diplomatica con Calzona.

Qui Sassuolo

  Dai pianti del Napoli a quelli del Sassuolo, con le rispettive proporzioni di classifica: l'ennesima sconfitta, quella nello scontro diretto con l'Empoli, è costata la panchina ad Alessio Dionisi, sostituito ad interim da Emiliano Bigica, oltre a complicare ulteriormente la questione salvezza. Il tecnico della Primavera neroverde partirà dal consueto 4-2-3-1, con Andrea Consigli tra i pali e Marcus Pedersen, Ruan Tressoldi, Gian Marco Ferrari e Josh Doig in difesa: a schermarli saranno Daniel Boloca (insidiato da Luca Lipani) e Matheus Henrique, mentre l'unica punta sarà Andrea Pinamonti, innescato da Cristian Volpato (in ballottaggio con Nedim Bajrami), Kristian Thorstvedt e Armand Laurienté. Ancora fuori causa invece Domenico Berardi, dal cui infortunio in poi il Sassuolo è finito in un baratro con vista Serie B.

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