Sassuolo torna in Serie A: festa in città con il suono del campanone
Il Sassuolo celebra il ritorno in Serie A con una grande festa cittadina, tra cori, bandiere e il suono del campanone.

Il Sassuolo celebra il ritorno in Serie A con una grande festa cittadina, tra cori, bandiere e il suono del campanone.
di Stefano FoglianiSASSUOLOSuona poco meno di due ore dopo la rete del 2-2 Mantova che ha riportato il Sassuolo in serie A il campanone di piazza piccola, che dà corso all’auspicio che la curva neroverde aveva appeso, a mezzo striscione, al Braglia sabato sera. ‘Deg tri gol ca souman al campanoun’, c’era scritto a citare Pietrangelo Bertoli, il cantautore sassolese di ‘Eppure soffia’. E il vento ha soffiato forte, tra la serata di sabato dentro lo stadio del Modena, accompagnando i tre gol con cui il Sassuolo ha regolato i ‘cugini’ gialloblù sotto la torre di piazza Garibaldi, che poco prima delle 21 ha fatto sentire i suoi tocchi più attesi alla città in festa. Prima gli slogan, i fumogeni e i petardi che hanno accompagnato la Sassuolo neroverde in piazza, dopo l’inno composto da Nek che ha ‘sciolto’ i ranghi, in mezzo i saluti alla piazza del Presidente del Sassuolo Carlo Rossi e di Remo Morini, che canta, citando il suo amico Gianni Morandi, ‘uno su mille ce la fa a tornare in serie A’. Attorno la gente, con sciarpe e bandiere: per tributare gli onori del caso a squadra e staff ci sarà tempo, ma il tempo che scorre sul selciato bagnato che riflette le luci dei bengala accesi dal tifo organizzato neroverde mentre dal ‘campanone’ scende la bandiera neroverde è tutto di una città che ritrova quello che aveva perso. Si assiepa e festeggia, senza allungare troppo i festeggiamenti, che domani è lunedi, marcia compatta in corteo, arruola il sindaco Matteo Mesini che da’ bene la misura di un’attesa lunga, ma non lunghissima, che restituisce a Sassuolo la massima serie. "È da tempo che aspettiamo questo momento, siamo contenti di poterlo festeggiare. Vuol dire tanto, tutto questo, per la società e per la proprietà, e la città è con loro, contenta di esserci", dice il primo cittadino, mentre attorno la festa comincia. Il Campanone, che aveva suonato per la Liberazione e quando, nel 2013, il Sassuolo ascese alla massima serie, suona di nuovo. Tanto basta alla Sassuolo neroverde, che torna in serie A e si riannoda a quella favola sportiva che Giorgio Squinzi cominciò a costruire, dalla C2, ormai 20 anni fa e di strada, da allora ad oggi, ne ha fatta parecchia. Sotto al ‘campanone’ tutti cantano ‘la capolista se ne va’, e fanno bene. La capolista se ne è andata davvero. E nessuno la prende più.
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