Sassuolo: ultime giornate decisive per la riconferma dei calciatori in Serie A
Le ultime cinque giornate del campionato saranno cruciali per i giocatori del Sassuolo in cerca di riconferma in Serie A.

Moro e compagni esultano dopo la vittoria sul Pisa dello scorso marzo (fiocchi)
SASSUOLOPer il primo posto e per i record: le ultime giornate di questo campionato, per il Sassuolo, serviranno principalmente per regalarsi, diciamo così, beni voluttuari, come lo sono i primati a corollario di un traguardo raggiunto con pieno merito. Ma le ultime cinque giornate, per qualcuno, serviranno anche a convincere Grosso e il club al fine di guadagnarsi la riconferma nella rosa che, da luglio, affronterà la Serie A. In allenamento e in campo, c’è chi avrà qualche motivazione in più, a prescindere dai contratti. Se è vero che tre dei giocatori più importanti di questa annata vanno in scadenza – Toljan, Romagna e Obiang – e ognuno può farsi ascoltare con interesse, c’è chi attende la A come un sogno. Il punto non è tanto se certi giocatori meriterebbero la possibilità, perché la stagione ha chiarito che la meriterebbero tutti, ma se avranno spazio, considerando che ci sarà per forza qualche arrivo ad aumentare la rosa. Chi ha giocato meno in questa stagione, come Iannoni e Ghion per esempio, mettendosi però sotto una buona luce, rischierebbe di fare numero in A (dove il primo non ha mai giocato, e il secondo ha appena una manciata di presenze in neroverde nel 2020), e lo stesso si potrebbe dire di Moro: in A sarebbero riserve di fatto, puntelli comunque importanti conoscendo allenatore, gruppo e meccanismi di gioco, ma nelle gerarchie partirebbero verosimilmente piuttosto indietro. Cinque partite possono rivelarsi una vetrina e aiutare le valutazioni finali di tecnico e club. Magari, poi, di qui alla fine si potrà capire qualcosa in più di Laurs Skjellerup, mentre Cas Odenthal è uscito dai radar a inizio febbraio e di Tijs Velthuis si ricorda appena un’epifania in panchina contro la Reggiana. Con chi ha contratti in essere, del resto, le valutazioni si fanno in due: la A è la A, certo, ma non necessariamente è la soluzione migliore per tutti.
Lorenzo Longhi
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