Sassuolo verso Frosinone: sfida tra ex e ricordi di Serie A

Il Sassuolo di Fabio Grosso affronta il Frosinone, con molti ex protagonisti in campo e ricordi della Serie A.

di Redazione Sport
13 dicembre 2024
Grosso, ritorno allo Stirpe. In quattro sfidano il passato

Mister Fabio Grosso, il Frosinone lo ha portato in serie A nel 2023 (fotofiocchi)

Lanciato in vetta alla classifica da una striscia record di 32 punti in 12 partite e da cinque vittorie consecutive, il ‘gruppone’ di ex Frosinone di stanza a Sassuolo marcia verso lo ‘Stirpe’, l’impianto ciociaro dal quale i neroverdi la scorsa stagione – entrambe le squadre erano in A – uscirono sconfitti per 4-2 e dove sono in diversi, tra quanti saranno in campo domani da ospiti, ad avere ricordi importanti.

Nel Sassuolo che rincorre la A ci sono infatti quattro protagonisti del Frosinone che la A la centrò, stravincendo il campionato cadetto nel 2022/23, sfruttando le capacità di Fabio Grosso, oggi seduto sulla panchina neroverde, ma anche di Daniel Boloca, Samuele Mulattieri e Luca Moro, anche loro protagonisti dell’ultimo exploit ciociaro.

Fu, quella stagione, quella della consacrazione del tecnico romano, poi passato all’Olympique Lione, ma anche e soprattutto di Boloca – che passerà al Sassuolo, con cui esordirà in A, in estate, e con il Frosinone ha esordito tra i ‘pro’ – e Mulattieri, anche lui arrivato in neroverde in estate, che marchiò la promozione dei laziali segnando quei 12 gol che sono, ad oggi, il suo migliore score stagionale.

Ci fu gloria anche per Moro, che contribuì alla causa con 6 gol e piace pensare che per i ‘fantastici quattro’ possa essere, quella di domani, una partita speciale. Anche perché ad aspettare il Sassuolo degli ex ci sono ex neroverdi anche in Ciociaria, ovvero Riccardo Marchizza (10 presenze in A con il Sassuolo del 2022/23 prima del passaggio ai laziali la stagione successiva) e soprattutto Guido Angelozzi, dirigente di lunghissimo corso che la sua l’ha detta tanto in neroverde quanto agli ordini della famiglia Stirpe.

A Sassuolo Angelozzi, che arrivava da La Spezia, è rimasto, come direttore tecnico, tre stagioni, dal 2015 al 2018, legando il suo nome a trattative di mercato non prive di spessore – Politano e Pellegrini, ma anche Frattesi e Scamacca arrivarono sotto la sua gestione, di fatto ‘sbagliò’ solo con Babacar – e poi è tornato in Liguria.

Giusto in tempo per costruire la squadra che porterà in serie A gli aquilotti e scegliere, subito dopo, la Ciociaria. Facendo ‘bingo’ anche qui: un decimo posto, con Nesta allenatore, nel 2020/21, poi un nono, con Grosso in panchina la stagione successiva e, nel 2022/23, la promozione in A. Dove tuttavia i ciociari sono rimasti solo fino allo scorso maggio, retrocedendo insieme a quei neroverdi che ritrovano oggi.

Partito malissimo, il Frosinone si è risollevato con due vittorie nelle ultime due gare, ma è ancora lontano degli standard attesi, mentre del Sassuolo si sa, anche se in casa neroverde si predica umiltà e non si guarda troppo avanti, come ha fatto capire Filippo Romagna che, ospite di ‘Barba e capelli’, ha parlato di "stagione ancora lunghissima", confermando peraltro il suo rientro – il centrale è out a causa di un problema muscolare accusato nel corso di Reggiana-Sassuolo – per gennaio.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su