Spezia-Sassuolo, che sliding doors. Mulattieri e Falcinelli, sfida al passato

Entrambi gli attaccanti si troveranno di fronte la squadra che li ha lanciati nel calcio che conta .

di LORENZO LONGHI
23 gennaio 2025
A sinistra Samuele Mulattieri e a destra Diego Falcinelli

A sinistra Samuele Mulattieri e a destra Diego Falcinelli

di Lorenzo LonghiSASSUOLOQuando in un club professionistico ci si finisce da giovanissimi, o addirittura ci si cresce e vi si esordisce, il prosieguo della carriera rende altissime le probabilità di trovarsi ad affrontarlo da ex. Nelle rose attuali di Spezia e Sassuolo, che domani sera si affronteranno al ’Picco’, vi sono due giocatori che, nonostante la differenza anagrafica, in questo senso rappresentano il paradigma della situazione. I percorsi di Diego Falcinelli, giunto in Liguria giusto un anno fa, e Samuele Mulattieri, al Sassuolo dall’estate 2023, entrambi attaccanti ed entrambi lanciati fra i pro’ dalle rispettive avversarie, mostrano in effetti una storia di affinità e divergenze che spiegano, in fondo, quante siano le variabili che incidono nel curriculum di un calciatore. Le divergenze, prima di tutto: nove anni di differenza, ovvero calcisticamente quasi una generazione (classe 1991 l’attaccante spezzino, 2000 quello neroverde), e l’origine, perché Falcinelli, che a Sassuolo ha iniziato a diventare grande con la Primavera e debuttando prima in B e poi in A, sassolese non è, e nemmeno emiliano, mentre Mulattieri, oltre a essere cresciuto nel settore giovanile dello Spezia e ad avere segnato con gli aquilotti il suo primo gol in cadetteria, spezzino – di Arcola, in val di Magra – lo è di nascita e di formazione e, insomma, in questo senso è ’più’ ex.

Le affinità non mancano, a partire dall’Inter, che si è messa in mezzo con entrambi. Per poco tempo, giusto un anno agli Allievi Nazionali, in quello di Falcinelli, per poi tornarsene al Pontevecchio e di lì riprovarci, stavolta con più successo, nella Primavera del Sassuolo; più lungo, invece, è stato il dominio del club nerazzurro su Mulattieri, con il club milanese a rilevarlo dopo il debutto con lo Spezia in B, alla sua prima esperienza lontano da casa, per poi prestarlo in Olanda al Volendam, a Crotone e a Frosinone, salvo poi spedirlo al Sassuolo nell’ambito dell’operazione Frattesi. C’è un’esperienza europea, alla Stella Rossa, anche nel cv di Falcinelli, che un po’ d’Italia l’ha girata: Foligno, Juve Stabia, Lanciano, Perugia, Crotone anch’egli, Fiorentina, Bologna, Modena, con sprazzi di precariato neroverde sino al 2018. E qualche gol da ex, un paio, l’ultimo dei quali nel derby con il Modena del 2022, in Coppa Italia. Giocheranno? Difficile dirlo, anche per l’abbondanza dei vari reparti offensivi (Falcinelli deve vedersela con i vari Francesco Pio Esposito, Soleri, Colak, Di Serio ed Elia; il tecnico D’Angelo, tuttavia, ha voluto che non venisse ceduto durante il mercato), ma è Mulattieri – pur facendo i conti con una concorrenza di altissimo livello – ad avere più possibilità. Nello 0-0 dell’andata lo spezzino neroverde giocò un’ora di gara, mentre Falcinelli rimase in panchina. Ma questa volta vale di più.

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