Scandalo partite truccate e scommesse illegali in Cina: squalificati a vita 38 calciatori e 5 dirigenti
L’indagine è durata due anni: scoperte 120 gare alterate, con 41 club coinvolti. A marzo era stato inflitto l’ergastolo all’ex presidente della Federazione Chen Xuyuan
Pechino, 10 settembre 2024 – La Chinese Football Association, la Federcalcio cinese, ha squalificato a vita 38 calciatori e 5 cinque dirigenti di club alla chiusura di un'indagine durata due anni su partite truccate e gioco d'azzardo.
Lo scandalo, che si aggiunge ai pessimi risultati della nazionale maschile, sconfitta la scorsa settimana con un clamoroso 7-0 dal Giappone, ha fatto emergere che erano state truccate 120 partite, con 41 club di calcio coinvolti, ha riferito Zhang Xiaopeng, un alto funzionario del ministero della Pubblica sicurezza, in una conferenza stampa tenuta a Dalian, secondo l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
La notizia è arrivata poche ore prima della partita di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 tra la Cina e l’Arabia Saudita guidata dal ct Roberto Mancini. Tra i giocatori coinvolti il nazionale sudcoreano Son Jun-ho, che ha giocato fino al luglio 2023 con lo Shandong Taishan: dal canto suo è accusato di aver partecipato a partite truccate e di aver accettato tangenti. Il centrocampista è tornato in Corea del Sud nel marzo 2024 dopo essere stato detenuto in Cina. Nel mirino anche l'ex nazionale cinese Jin Jingdao, che ha giocato anche lui per lo Shandong Taishan.
Circa dieci alti funzionari della federazione erano già stati rimossi dai loro incarichi nell'ambito di indagini sulla corruzione. Ad agosto un tribunale cinese ha condannato Li Yuyi, ex vicepresidente della federazione, a undici anni di carcere, anche lui per aver ricevuto tangenti. A marzo, infine, è stato inflitto l'ergastolo all'ex presidente Chen Xuyuan per aver ricevuto tangenti definite "particolarmente ingenti" da persone squalificate a vita.
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