Scommesse calcio, Fagioli patteggia: stop di sette mesi più cinque di pene alternative. Tonali in procura a Torino, l’agente: “E’ scosso, ma ha iniziato a combattere”
Il centrocampista della Juve arriva all’accordo con la procura federale dopo aver ammesso puntate su partite, ma non sulla sua squadra. Potrà tornare in campo dalla prossima stagione. L’audizione dell’ex Milan durata due ore e mezzo
Londra, 17 ottobre 2023 – Nicolò Fagioli ha patteggiato con la procura federale dopo aver ammesso le scommesse illegali su partite di calcio, anche se non della sua Juve. La squalifica è di dodici mesi, cinque dei quali commutati in pene alternative. Riguardo queste ultime, si legge in una nota della Figc, Fagioli “dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell'arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla Figc».
Fagioli ha già iniziato a intraprendere un percorso con uno specialista contro la ludopatia, dopo che già nella primavera scorsa il suo nome era spuntato nel corso dell’inchiesta torinese. In linea teorica, Fagioli potrebbe tornare in campo per Bologna-Juventus del 19 maggio, penultima giornata di A, e poi per Juve-Monza della domenica successiva, ultimo turno.
Sandro Tonali nel pomeriggio è giunto in procura a Torino ed è durata due ore e mezzo l’audizione con il sostituto procuratore Manuela Pedrotta sulla vicenda delle scommessi illegali. Il centrocampista ex Milan, indagato, potrebbe a sua volta avviarsi a un patteggiamento con la procura Figc dopo aver ammesso la propria ludopatia. “È molto importante che in questo momento questi ragazzi non si sentano soli. Sandro è un po' scosso dalla situazione, ma ha già iniziato a combattere, ha sempre combattuto. Sta giocando una partita più importante contro la ludopatia: ci ha abituati a grandi gare e sono sicuro che la vincerà”. Così il procuratore, Giuseppe Riso, sul coinvolgimento del suo assistito nella vicenda scommesse, in un evento all'Ambasciata italiana a Londra. “La sua esperienza – ha aggiunto l’agente ai microfoni di Sky Sport – salverà la vita di altri ragazzi”. Sarà sentito a breve a Torino anche Nicolò Zaniolo, che sostiene con forza di non aver mai scommesso, ma solo di aver giocato a carte su piattaforme che non sapeva essere illegali.
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