Serie C, tutto ciò che c’è da sapere. "La squadra trovi la sua identità». Parla l’ex mister biancorosso

Intervista a Marco Alessandrini "Quelle che si giocheranno saranno partite importanti ma non così decisive".

1 febbraio 2024
"La squadra trovi la sua identità". Parla l’ex mister biancorosso

"La squadra trovi la sua identità". Parla l’ex mister biancorosso

Le prossime sfide saranno certamente importanti, ma non decisive per il campionato dell’Ancona: parola di Marco Alessandrini, ex tecnico dell’Ancona e con una lunga esperienza in Serie C, presente domenica scorsa allo stadio Del Conero per assistere alla sfida tra i dorici e la capolista Cesena. Tra campo e mercato, Alessandrini prova a fotografare la situazione dei dorici.

Alessandrini, che Ancona ha visto col Cesena?

"Ha giocato bene, ma alla lunga è venuta fuori la forza di un Cesena che sta dimostrando tutto il suo valore in questo campionato: è una squadra organizzata, che sa difendere e ripartire, non si trova prima per caso. I dorici sono stati sempre in partita, mostrando grinta e carattere: è normale che il pubblico si aspetti sempre qualcosa in più, ma ora bisogna guardare avanti per cercare di fare risultato già contro la Juventus. I biancorossi devono ripartire dalla vittoria di Pineto per tirarsi fuori da questa situazione: bastano tre risultati positivi per spostarsi in acque tranquille, così come è sufficiente incappare in altrettante sconfitte per essere risucchiati nelle zone pericolose, questa è la Serie C".

Le prossime tra sfide saranno tutti scontri diretti, possono già essere considerati decisivi per il prosieguo del campionato?

"No, è ancora troppo presto: sono sicuramente partite importante, ma restano ancora tante gare da giocare, non vanno viste come un’ultima spiaggia. Sono sicuro che tutti sono consapevoli dell’importanza che rivestono questi impegni: ci sono sicuramente dei margini di miglioramento, tenuto conto di un mercato che sta per scadere". Ecco, il mercato: cosa pensa della campagna acquisti operata finora dalla società?

"Il mercato di gennaio non è mai semplice, perché difficilmente si riescono a prendere dei giocatori che stanno facendo bene, di solito si punta su degli elementi in cerca di riscatto. Dipende anche dalle esigenze dell’allenatore, ogni tecnico ha necessità differenti: è giusto che il direttore si allinei alle richieste del mister, ma non è sicuramente il mercato di gennaio a raddrizzare un’annata, quanto piuttosto l’identità della squadra, che Colavitto sta cercando di costruire in base alle proprie idee".

Questa squadra può ambire ad una salvezza tranquilla e ad un decimo posto utile a disputare i playoff?

"L’obiettivo deve essere sempre quello massimo, non il minimo: secondo me, per avere degli obiettivi più propositivi, bisogna ritrovare l’identità del mister, che in questo momento non sto vedendo. Ma sono convinto che ci possa riuscire, al di là dei moduli: l’idea deve essere quella di avere un gioco propositivo sfruttando le caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione".

Gianmarco Minossi

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