Serie C Vis, niente derby: Ancona esclusa

La Vis perde l’unico campanile regionale che le era rimasto, il proprietario dei dorici Tiong non ha pagato e il club precipita nei dilettanti

6 giugno 2024
Serie C Vis, niente derby: Ancona esclusa

Serie C Vis, niente derby: Ancona esclusa

La Vis perde l’unico derby marchigiano che le era rimasto in serie C, dopo le retrocessioni sul campo di Fermana e Recanatese. L’Ancona infatti sarà esclusa dalla serie C e ripartirà dalla D nella migliore delle ipotesi, questo a causa dei mancati versamenti dei bonifici ai tesserati ad opera del proprietario Tiong. Una mancanza che provocherà l’automatica esclusione dal campionato senza possibilità di appello.

L’epilogo è andato in scena tra martedì e ieri e ha fatto seguito all’improvviso voltafaccia del presidente che fino a una settimana fa parlava di budget per il prossimo anno con Boscaglia e di campagne di marketing con il resto della società. Ma nel giro di tre giorni prima ha detto di avere problemi di liquidità e di non poter onorare per intero la scadenza degli stipendi, poi ha fatto un ulteriore passo indietro e, infine, alle 15.30 di martedì pomeriggio ha detto che proprio non avrebbe pagato nulla. A quel punto la dirigenza locale, Roberta Nocelli e Mauro Canil, ha cominciato una corsa contro il tempo per trovare la cifra necessaria, circa 450mila euro, e per effettuare i bonifici. L’importo è arrivato in serata nelle casse dell’Ancona grazie a Mauro Canil e a un versamento effettuato da un imprenditore che si sarebbe dichiarato pronto a rilevare l’Ancona a costo zero. A patto, naturalmente, che risultasse iscritta in serie C. L’Ancona a quel punto ha provveduto a effettuare i bonifici nei confronti dei propri tesserati. Salvo scoprire, ieri mattina, che nessuna forzatura bancaria le avrebbe permesso di far risultare quei bonifici come emessi il 4 giugno, anche se pagati regolarmente entro quella data, attorno alle 23.30. Di qui lo storno dei bonifici stessi. Con la conseguente restituzione dell’importo versato al diretto proprietario, che non poteva pagare gli stipendi a una squadra che non può essere ammessa al prossimo campionato. Rinunciando al pagamento, dunque, l’Ancona ha rinunciato anche a compiere quel passaggio economico indispensabile per ottenere la licenza nazionale per il prossimo campionato di serie C, sapendo che mai quei bonifici sarebbero stati datati 4 giugno come richiesto dalle norme federali. Addio serie C. A questo punto salgono le percentuali di ripescaggio della Recanatese, mentre cadono le possibilità del Forlì che aveva fatto ricorso contro il Carpi segnalando il presunto impiego di un giocatore squalificato. Nel girone della Vis, già attiva sul mercato con la ricerca di esterni e di un rifinitore, ci sarà probabilmente anche il Carpi.

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