Arnautovic fa volare l'Inter: 2-1 alla Fiorentina tra le polemiche. Napoli a meno uno
L'austriaco decide la sfida di San Siro con un colpo di testa vincente nella ripresa, ma ci sono ancora polemiche tra il primo gol nerazzurro e il rigore per la Fiorentina. Inter a meno uno dal Napoli

Marko Arnautovic stende la Fiorentina
Milano, 10 febbraio 2025 - Il campionato è riaperto. L'Inter dimentica il Franchi e si porta a meno uno dal Napoli di Conte. La vittoria contro la Fiorentina, quattro giorni dopo la gara di 'andata', è stata sancita dall'uomo che non ti aspetti, ovvero quel Marko Arnautovic subentrato nel primo tempo a Marcus Thuram appiedato da una botta alla caviglia. Zuccata vincente e San Siro in tripudio. Partita vibrante, comandata dai nerazzurri ma infarcita di polemiche. L'autogol di Pongracic dell'uno a zero è viziato da un corner inesistente, la palla era uscita per la rimessa dal fondo, mentre il pareggio viola su rigore ha destato proteste e polemiche per il tocco di mano di Darmian, molto ravvicinato dopo il colpo di testa di Gosens. Giornataccia per gli arbitri e sui falli di mano si naviga ancora in alto mare. Il risultato è però chiaro e l'Inter ha riscattato la brutta prestazione di giovedì con un match tutto grinta e gioco. La vittoria, al netto degli episodi, è meritata e ora si staglia la volata scudetto con Conte che è solo a meno uno dopo il pari con l'Udinese. Ma attenzione anche all'Atalanta che è di nuovo vicina.
Autogol e rigore: polemiche
Inzaghi punta ancora sulla Thu-La, ma non ha Dimarco in fascia e c’è Augusto. Palladino va ovviamente con Kean prima punta, Parisi-Beltran a supporto. L’Inter, stavolta, approccia forte, con ritmo e intensità e tempo 50 secondi arriva la prima occasione con una girata di Lautaro che fa passare un brivido a De Gea. I nerazzurri continuano il forcing e poco dopo c’è una botta di Calhanoglu dalla distanza, ma la conclusione esce centrale e il portiere viola blocca. La Fiorentina fatica a uscire, soprattutto non riesce a manovrare palla con qualità e i nerazzurri riconquistano in riaggressione dopo pochi secondi. Sembra una partita totalmente diversa rispetto a quella di quattro giorni fa. La terza chance nerazzurra sfiora il capolavoro, quando sul cross di Carlos Augusto arriva la bicicletta aerea di Barella con la palla che sfiora il palo. Sarebbe venuto giù San Siro. Il possesso è tutto interista, con la viola arroccata dietro a fare densità in zona centrale, ma l’Inter crea una quarta occasione al 20’: sul corner di Calhanoglu sbuca il sinistro di Carlos Augusto che si stampa sul palo esterno. Fioccano le chance, ancora da corner poco dopo con lo stacco di Lautaro con lo stesso risultato: traversa. La tegola interista arriva a metà tempo, perché Thuram ha un problema fisico (contusione alla caviglia) e tocca ad Arnautovic: una brutta botta anche pensando alla Juve. Un istante dopo la sostituzione, gli sforzi nerazzurri vengono premiati. Il gol nasce da un corner controverso - la palla era uscita per la rimessa dal fondo sul cross di Bastoni - con la battuta di Calhanoglu che innesca una selva di teste e l’ultima, quella di Pongracic, colpisce involontariamente nella propria porta: 1-0 al 28’. L’Inter è scatenata, non solo perché può riavvicinare il Napoli, ma anche per riscattare la partita del Franchi e il neo entrato Arnautovic impegna De Gea con un potente diagonale destro. Sostanzialmente non c’è traccia della viola che non è riuscita a uscire dalla sua metà campo al cospetto di una Inter trasformata e rinvigorita. Episodio da moviola in area interista al 42’: su una palla aerea, Gosens stacca in posizione ravvicinata a Darmian, che ha il braccio largo e tocca la palla del tutto involontariamente. La Penna viene richiamato all’on field review: rigore. Mandragora impatta al 44’.
La decide Arnautovic
Inzaghi cambia all’intervallo, dentro Zielinski al posto di Calhanoglu, mentre Palladino, che ha riagguantato il pari allo scadere del primo tempo, decide di continuare con gli undici iniziali. L’Inter prova a riprendere da dove aveva finito nel primo tempo, cioè attaccando, schiacciando la Fiorentina che continua a difendersi strenuamente. Lautaro ci prova anche da fuori: palla alta. E chi è che rimette avanti l’Inter? Proprio Arnautovic, che stavolta sfrutta lo stacco aereo per impattare al meglio il docile cross di Carlos Augusto: 2-1 al 52’. San Siro vibra, perché il Napoli è a meno uno e c’è voglia di una vittoria e poco dopo una punizione di Barella sfiora la traversa. Col nuovo vantaggio i nerazzurri possono anche sfruttare il contropiede, mentre Palladino va con i primi cambi e sceglie Folorusho e Cataldi per Richardson e Parisi. L’Inter ha altre due occasioni per il terzo con Lautaro, prima con un destro scaricato dal limite ma deviato, poi con la solita zuccata da corner che sfila a lato. Rispetto a giovedì è tutta un’altra squadra. Spazio anche ai nuovi innesti in casa viola per provare a pareggiare e così tocca a Zaniolo e Fagioli, Inzaghi invece risparmia qualche minuto a Bastoni che ha accusato un affaticamento muscolare. La squadra di casa prova ad addormentare la partita negli ultimi venti minuti, con possesso palla cadenzato e per rallentare i ritmi dopo oltre un’ora decisamente sostenuta, mentre la Fiorentina tenta di prendere in mano la situazione con l’intento di produrre un intenso finale di gara. Fagioli ha una bella imbeccata per Kean che non riesce a girare di testa, Gosens ha un movimento da attaccante consumato, che non è, ma il sinistro gli esce sballato. L’Inter vede abdicare anche Arnautovic, dolore all’adduttore, tocca a Taremi, ma c’è spazio in contropiede e Zalewski sfiora il tris a dieci dalla fine. L’ultima mossa di Palladino è Gudmundsson per una viola a trazione anteriore e i nerazzurri devono soffrire nel finale, con gli ospiti arrembanti e con tanti giocatori di qualità in campo, ma Barella è ovunque e la diga tiene. L'ultima palla viola è gettata nel vuoto. Vince l'Inter, grazie a uno dei più discussi, cioè Arnautovic. Napoli a meno uno e ora il big match con la Juve di Motta.
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