Messias agguanta l’Inter su rigore al 95’: Inzaghi pareggia all’esordio 2-2

Intervento di Bisseck in area causa il rigore che Messias porta in rete per il pari. Marassi in festa, delusione per Inzaghi dopo la rimonta di una partita difficile

di MANUEL MINGUZZI -
17 agosto 2024
Genoa-Inter

Genoa-Inter

Genova, 17 agosto 2024 – L’Inter campione d’Italia apre con un pareggio per 2-2 la Serie A 2024/2025 in quel di Marassi contro il Genoa. Partendo dalla fine, Thuram aveva trovato l’1-2 a pochi minuti dal termine, in precedenza vantaggio di Vogliacco e pari proprio del francese nel primo tempo, ma uno sciocco intervento di Bisseck in area ha causato il rigore che poi Messias ha ribadito in rete per il pari al minuto 95. Marassi in festa, delusione per Inzaghi che aveva completato la rimonta di una partita difficile contro un coriaceo Genoa privo di Gudmundsson. Thuram nettamente migliore in campo, ma il tecnico nerazzurro dovrà registrare qualche amnesia difensiva e qualche errore di troppo: d’altronde siamo ad agosto e ci sono ancora i cartelli lavori in corso.  

Vogliacco e Thuram

Simone Inzaghi sceglie Bisseck e non Pavard braccetto di destra, per il resto opta come da previsioni con Darmian e Dimarco in fascia e la coppia Thuram-Lautaro davanti. Nel Genoa non c’è Gudmundsson, al centro di pensieri di mercato, giocano Messias e Vitinha davanti. Partita subito con una certa intensità, perché il Genoa non è intimorito dai campioni d’Italia mentre l’Inter prova a imbastire la manovra per scardinare l’arcigna retroguardia di casa. Fa caldo, ma si corre e soprattutto il Genoa scherma bene Calhanoglu, imbrigliato tra Vitinha e Messias che a turno lo prendono a uomo. Primo squillo nerazzurro all’8’. Il Genoa si scopre su una manovra offensiva e con tre tocchi i nerazzurri vanno in porta. Barella apre a memoria per Thuram che attacca la profondità e chiama Gollini all’intervento sul primo palo a sventare il potenziale vantaggio. Il possesso è degli ospiti che prendono campo e alzano il baricentro, ma il grifone fa buona guardia e sembra reggere l’urto, seppur con affanni qua e là. Al 15’ destro dalla distanza di Calhanoglu che per poco non prende il giro giusto verso la porta. L’Inter rischia invece al 18’ con una bella invenzione di Malinovskyi per Vitinha che non sfrutta l’indecisione di Sommer e si fa anticipare sul più bello. Il portiere svizzero non è irreprensibile e al 20’ compie l’errore fatale: sul colpo di testa di Bani si addormenta, palla che sbatte sulla traversa e poi Vogliacco anticipa tutti.

Uno a zero Genoa. I nerazzurri faticano a reagire, il possesso palla non ha ritmo e velocità, così il gol galvanizza il Genoa che mostra ottima personalità e coraggio, andando sia a mantenere di più la palla ma anche a pressare con attitudine e mentalità. Ma si sa, i campioni d’Italia possono in qualsiasi momento tirare fuori la giocata di qualità. Accade al 30’: cross preciso di Barella e imperioso anticipo di testa di Thuram. Uno a uno. L’Inter si accende di colpo e dopo un minuto c’è subito l’occasione per il vantaggio: fuga ancora di Thuram e diagonale destro che Gollini devia. Il finale di tempo riserva emozioni, con abbaglio dell’arbitro Feliciani che assegna un rigore all’Inter per un contatto Badelj-Thuram in area, ma è il genoano ad anticipare il nerazzurro e non viceversa. Interviene il Var a sanare l’errore. Al 40’ altra emozione, con tripla occasione ospite. Bisseck soffia palla a Martin in area di rigore, poi si inserisce Lautaro che viene murato e alla fine la stessa sorte tocca a Dimarco che vede Bani salvare sulla linea il sinistro a botta sicura.

Thuram e Messias

La ripresa si apre con una buona occasione Genoa. Sulla sponda aerea di Frendrup c’è Messias che ci cicca il pallone e tutto si tramuta in un assist involontario per Badelj, che spreca di sinistro da buona posizione. Siamo a inizio stagione e ci sono i cartelli lavori in corso per tutti e la confusione a volte regna sovrana. Poco dopo Gollini esce a farfalle e non si intende con Bani, ma Thuram non si avvede del pericolo e si fa anticipare. L’Inter il gol lo trova al 52’ con Barella che innesca Darmian, poi classica azione da quinto a quinto per il gol di Dimarco ma tutto è viziato da posizione di offside. Gli ospiti sembrano prendere possesso della partita e al 59’ è Thuram a mettere in moto la sua fisicità per il destro che Gollini è costretto a deviare di piede. Ci sono un paio di occasioni per parte, Sommer fa un altro regalo ma Frendrup non ne approfitta, mentre dalle parti di Gollini ci prova Mkhitaryan di destro ma la palla sfila lata. Partita aperta. Inzaghi va con i cambi e opta per Frattesi e Dumfries per dare maggior gamba alla fase offensiva, mentre Gilardino è costretto a togliere Vogliacco, infortunio muscolare, per fare posto a Vasquez. Al 75’, con l’Inter che ci prova ma senza grandi occasioni, arriva il debutto di Taremi per un 3-4-3 offensivo alla ricerca della vittoria. Saltano gli schemi e spesso si aprono voragini nelle rispettive ripartenza, tuttavia manca la precisione necessaria a far saltare il banco. Ci prova Vitinha in contropiede, ma prima sbaglia l’assist per Messias, che era solo davanti a Sommer, e poi spara il tiro a giro alle stelle. Stanchezza e imprecisione. L’Inter, però, passa all’84’. L’azione è meravigliosa, con Frattesi che si inserisce tra le linee, poi palla deliziosa per l’affondo di Thuram: scavetto e 1-2. Il guardalinee segnala offside ma il Var, dopo lungo review, corregge perché il piede di De Winter tiene in gioco il francese. Vantaggio nerazzurro. L’emozioni non sono finite, infatti al terzo di recupero Bisseck interviene in maniera scomposta su un cross di Sabelli, Feliciani non ravvede un tocco di braccio e così il Var interviene ancora: rigore. Dal dischetto Messias si fa parare il tiro da Sommer, ma il pallone rimane a disposizione e il dieci può ribadire in rete: 2-2. Finisce così, con un pareggio che rende soddisfatto Gilardino e amareggia Inzaghi. I tre punti per i campioni in carica sfumano a pochi secondi dal termine.

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