Verona-Torino 1-2, l’Hellas si spegne sul più bello, Savva e Pellegri per la rimonta granata

Gli scaligeri vanno avanti Swiderski dopo l’ora di gioco, poi Savva e Pellegri firmano la rimonta che permette al Toro di vedere l’Europa

di MANUEL MINGUZZI
12 maggio 2024

Zanos Savva in gol contro il Verona

Verona, 12 maggio 2024 - Il Verona era praticamente salvo fino al 76’, gol di Swiderski su inopinata rimessa laterale di Tameze al 66', ma il black out di sei minuti condanna gli uomini di Baroni che si vedono rimontare con Savva e Pellegri. Il sacco del Toro fa vedere l’Europa a Juric, mentre il Verona deve continuare a guardarsi dietro nelle ultime due partite. Un doppio colpo da ko inaspettato per come si era messa la partita e a nulla sono valsi gli assalti finali. Il pari era arrivato al 90’ con Henry, ma Marinelli ha fischiato fallo in attacco. Toro a 50 a meno uno dal Napoli, Verona fermo a 34 e ora con 4 punti sull’Udinese che ha una partita in meno.  

Primo tempo brutto

Baroni conferma Bonazzoli al centro dell’attacco, a supporto ci sono Lazovic e Noslin. Juric ripropone la coppia Sanabria-Zapata davanti, mentre Buongiorno lascia spazio a Lovato in difesa. Il Toro per l’Europa, il Verona per la salvezza. Il Bentegodi vive sul filo della tensione ma prova a dare la carica esattamente come accaduto con Udinese e Fiorentina. I granata mancano di una vittoria in trasferta dal 16 marzo, ma la sconfitta del Napoli fa riassaporare l’odore europeo. Partita ovviamente dai toni fisici, spesso uomo su uomo per entrambe le formazioni come da mantra dei rispettivi tecnici. L’inizio non è esattamene spettacolare, d’altronde il modo di giocare delle due squadre non propizia un palleggio fluido e veloce, ma ci si dipana verso duelli ovunque e con massima attenzione alle preventive e alle transizioni. Si punta molto su lanci lunghi in verticale e sulle seconde palle, ma c’è tanta imprecisione e i portieri restano tranquilli per larga parte della prima frazione. I ritmi sono decisamente primaverili, poi c’è qualche fallo di troppo a spezzettare una partita già di per sé senza ritmo. La prima mezza occasione arriva solo verso il trentesimo con una girata aerea di Noslin che finisce docile tra le braccia di Milinkovic. Gli unici tentativi sono sulle palle alte: il Toro si fa vedere solo allo scoccare del 30’ con un colpo di testa innocuo di Zapata che sorvola la traversa. Non ci sono grosse idee, anzi alla fine prevale di più la prudenza piuttosto che il coraggio di cercare il gol, poi il resto ce lo mette il primo caldo stagionale e si vedono più giocatori sbracciare, in cerca di una linea di passaggio che nessuno fornisce, che vere azioni da gol. Il taccuino è poverissimo di cose da segnalare e il primo tempo si chiude con questi malinconici dati: 0.1 a testa di xG, un tiro in porta totale e 21 falli (praticamente uno ogni due minuti).  

Ultima mezz’ora scoppiettante

La ripresa si apre invece con una occasione, e serve una giocata del singolo. Noslin ne salta tre e scarica il destro a giro che Milinkovic sventa in piena estensione. Le squadre sembrano più vispe, perché da una parte c’è Bellanova che prova a mettere in moto i cavalli, dall’altra c’è Noslin che può accendersi ed essere decisivo. Juric non è soddisfatto e opta per un triplo cambio con Lazaro, Pellegri e Linetty per Rodriguez, Zapata e Vojvoda con l’obiettivo di rendere più pericoloso il Toro. Le fiammate iniziali hanno però vita breve e la partita torna sui binari del primo tempo, con lanci lunghi, lotta sulle seconde palle, poca manovra e imprecisa, zero azioni da gol. Si continua a giocare a ritmo basso, quasi come se il pari, tutto sommato, possa andare bene a entrambe. Baroni tenta le carte Suslov e Swiderski per dare più imprevedibilità alla manovra e alla ricerca di maggiore efficacia tra le linee. Ci riesce. Proprio i neo entrati creano la prima chance quando Silva sfugge a centrocampo, poi palla larga per Noslin che centra per Suslov: sinistro accartocciato che sfila malamente a lato. Serve un episodio, ed è clamoroso al 66’. Il Toro regala letteralmente una rimessa laterale e spiana la strada alla percussione di Serdar che assiste il neo entrato Swiderski: 1-0 e tripudio al Bentegodi. Non poteva esserci maniera peggiore di prendere gol per il Toro che fatica a reagire ad una scoppola inaspettata. I gialloblù, invece, segnato il gol che può valere una salvezza, iniziano a sporcare sempre di più la partita, impedendo al Toro di giocare da dietro e costringendo Milinkovic al lancio lungo che diventa spesso preda di Coppola, autoritario su Pellegri da poco entrato. Al 73’, proprio il difensore, può trovare il match point grazie all’uscita a vuoto di Milinokovic su cross di Centonze, ma la zuccata termina a lato. Un minuto dopo, con i granata allo sbando, ci prova Suslov in contropiede ma Milinkovic effettua una sontuosa parata a una mano. Sarà decisiva. Il secondo gol non arriva e gli ospiti restano in partita. Juric butta dentro i giovani Savva e Dellavalle, sembra una mossa di resa, invece al 76’ sul cross col contagiri di Lazaro sbuca proprio il georgiano che bagna il debutto in Serie A con un gol bello e prezioso di sinistro. Quasi inspiegabilmente il Verona inizia a ballare dietro e Montipò due minuti dopo mette una pezza su Ricci. La partita si è accesa in un attimo. Pellegri ci prova di testa, palla alta. Hellas in ginocchio. Il raddoppio è nell’aria e arriva all’83. Gli scaligeri si aprono in mezzo e ne approfitta Pellegri che piazza il diagonale sotto le gambe di Montipò che bacia i due pali e si infila in rete: 1-2. Il Verona ha una reazione con Duda che trova i pugni di Milinkovic che si infrangono su Swiderski per quello che sarebbe stato il gollonzo dell’anno: palla fuori di poco. Il gol arriva al 90’, è il neo entrato Henry di testa a trafiggere il portiere granata ma l’arbitro Marinelli vede fallo in attacco. Si resta così. Gli ultimi assalti in mischia, con anche Montipò in area, non hanno effetto. Il Toro vince una partita incredibile e ora vede l’Europa, per il Verona una sconfitta sanguinosa e due partite da giocare con l'ansia della zona calda.  

Il tabellino

Verona-Torino 1-2 Verona (3-4-2-1): Montipo, Magnani (16’ s.t. Silva), Dawidowicz, Coppola; Centonze, Duda, Serdar (41’ s.t. Henry), Cabal (35’ s.t. Vinagre); Noslin, Lazovic (16’ s.t. Suslov); Bonazzoli (16’ s.t. Swiderski. All. Baroni. A disposizione: Belahyane, Charlys, Chiesa, Corradi, Mitrovic, Perilli, Tavsan, Tchatchoua. Torino (3-4-1-2): Milinkovic Savic, Vojvoda (10’ s.t. Linetty), Lovato, Masina (31’ s.t. Dellavalle); Bellanova (23’ s.t. Savva), Tameze, Ilic, Rodriguez (10’ s.t. Lazaro); Ricci; Sanabria, Zapata (10’ s.t. Pellegri). All. Juric. A disposizione: Buongiorno, Giammaglichella, Gemello, Kabic, Okereke, Passador, Sazonov, Silva. Marcatori: Swiderski 66’, Savva 76’, Pellegri 83’ Ammoniti: Noslin, Magnani, Suslov, Pellegri, Linetty Espulsi:

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